Limite sull'Arno, Volo di Cecco Santi - anni 'Venti
E se “Cecco Santi”
andasse in salita?
Un curioso aneddoto sullo storico Volo
Il "mistero" di una fotografia rovesciata oppure con una prospettiva particolare per la quale Cecco Santi sembrerebbe andare in salita ha riportato alla
mente un episodio legato alla storia di
Limite sull’Arno che con Vinci ed altri paesi della Toscana condivide la
tradizione del “Volo di Cecco Santi”.
Quella riproposta e pubblicata in vari testi (che ogni anno tuttavia ricompare, non si sa come, in occasione dei Voli ancora oggi rimasti, ovvero a Vinci, Lecore, Samminiatello) risale probabilmentre alla fine degli anni
Venti del secolo scorso, nel momento in cui si smontava il “fantoccio da
cavallo dell’aquila”, così come riferito da uno dei testimoni dell’epoca. Cecco
Santi volava a Limite fino al 1906, poi dal 1927 al 1931.
L’episodio del Cecco Santi “in salita”
è pubblicato e documentato, anche se probabilmente non è legato alla “nota” fotografia. Risale infatti alla prima
edizione del secondo dopoguerra limitese, ovvero al 1946. L’episodio è
riportato dallo storico Giuseppe Lisi in una pubblicazione del 1979 (“Il Regolo”
Firenze), ricordato e narrato dal primo sindaco di Limite sull'Arno del secondo dopoguerra, Leo Negro, e da Silio
Bini. In quella edizione la macchina per volare veniva preparata dagli operai dei cantieri navali
Picchiotti. Alla sera tuttavia uno dei carpentieri preso dall’entusiasmo volle
provare la macchina in salita, caricandola di balistite tolta a proiettili inesplosi, il salto del tappo
evitò un disastro ( per la storia completa vedi Giuseppe Lisi “Il REGOLO”, 1979 pag. 240-241).
Il bello di questa vicenda? ... come da un particolare strano si
possa passare ad un altro, magari scoprendo un nuovo aneddoto.
Il “Volo di Cecco Santi” si rivela sempre più una tradizione ricca di
letteratura e di curiosità, assurgendo ad una delle manifestazioni più pittoresche della tradizione popolare della Toscana.
Gangalandi