sabato 4 aprile 2009

SAN PANTALEO E LO YEONGDONG
Storica visita della delegazione della Regione dello Yeongdong (Corea) a San Pantaleo di Vinci, paesaggio "materno" di Leonardo
3 Aprile 2009


Una giornata storica per San Pantaleo di Vinci, balzato agli onori della cronaca mondiale per la riscoperta della memoria storica di Caterina, madre di Leonardo, e per un paesaggio suggestivo, la valle del Vincio con i salici ( detti anche "vinci"), lo sfondo del Montalbano, delle torri medievali e del caratteristico cono di Monsummano, giustamente definiti il "paesaggio materno" del Genio di Vinci, che li rappresentava nel primo disegno a noi pervenuto (datato 1473), attualmente conservato agli Uffizi di Firenze. La visita della delegazione della Regione dello Yeongdong (Corea), rappresentata nei suoi massimi vertici istituzionali dal Presidente e dai rappresentanti delle maggiori associazioni della nazione, sotto gli auspici della provincia di Firenze, è avvenuta in un clima di estrema cordialità, spirito di amicizia e gemellaggio con quella regione lontana, accomunata a San Pantaleo per la suggestiva presenza di bellissimi monti e fiumi e una fiorente agricoltura. Si è quindi venuto a creare una sorta di "ponte ideale" fra occidente e oriente oggetto peraltro di molte profezie leonardiane ( Parleransi li omini di remotissimi paesi l'uno all'altro, e reponderansi)
La delegazione è stata ricevuta dall'avv. Nicola Baronti, in rappresentaza di padre Antonio Velotto e del Comitato San Pantaleo, che ha illustrato agli ospiti le finalità del progetto di salvaguardia ambientale " Salvatico è quello che si salva", in collaborazione e patrocinio del Comune di Vinci, a tutela del paesaggio materno di Leonardo e la valorizzazione del borgo medievale di San Pantaleo, con le sue storie e leggende, compresa quella legata al "magico" castagno selvatico.
Lo Yeongdong è considerata la culla coreana della musica classica. In omaggio a tale tradizione, la visita del borgo di San Pantaleo è stata accompagnata dalle "note musicali" di Leonardo, lasciate qua e là nei suoi scritti, riprese e rielaborate da alcuni musicisti locali nell'opera Leonardiana, già presentata a Vinci alla fine degli anni novanta, edita dal Museo Ideale Leonardo Da Vinci.
San Pantaleo sta comunque diventando un po' la "culla" di tutti gli artisti del Montalbano affascinati dalla storia e vicenda umana di Caterina, la madre di Leonardo.
Nell'occasione il Comitato San Pantaleo ha presentato agli ospiti coreani "LA MADONNA DEI VINCI", opera della pittrice Monica Niccolai di Lamporecchio, una maternità nel paesaggio di San Pantaleo che evoca Caterina ed il piccolo Leonardo, che nel momento tragico della loro forzata separazione strappa un nicchio (una piccola congliglia fossile) dalla "collana contadina" che le adorna il collo. A contorno del bellissimo quadro, altre opere di artisti locali, gentilmente concesse dagli autori e dal Comitato Dama di Bacco.
Prima dei saluti finali, non poteva non mancare l'accoglienza dei produttori locali, con i vini di San Pantaleo, provenenti dalle stesse terre coltivate da Caterina e dall'Accattabriga cinque secoli or sono, a cura della Tenuta Buccialla della famiglia Baronti Michele e Maria Elisa e dei dolci realizzati con le antiche ricette delle donne di San Pantaleo, a partire dai "bucciallini", antesignani del più famoso cantuccino, e dai biscotti della "Caterina" reinterpretati con gusto e passione dalla cuoca Cristina dell'Agriturismo Il Vincio e da Maria Elisa dell'Agriturismo Poggio al Sole . Nell'occasione sono stati presentati alle autorità coreane i progetti della locale condotta Slow Food Vinci e Montalbano, associazione internazionale, già conosciuta nel loro paese per le iniziative di Terra Madre.

In segno di amicizia e di pace, l'avv. Nicola Baronti a nome della piccola comunità e del Comitato ha salutato la delegazione consegnando loro un ramoscello di olivo, gesto simbolico, in ricordo della prossima domenica dell'olivo, ma anche dell'antica leggenda per cui Vinci, una volta detto Castello della Nave, rappresenterebbe l'arca pietrificata di Noè, da cui una colombina riportando a Noè un rametto di olivo avrebbe annunciato la fine del famoso diluvio; ulteriore occasione di confronto fra tradizioni e culture di due popoli ormai soltanto apparentemente distanti.
La visita della delegazione è poi proseguita alla volta di Vinci dove ad attenderli vi erano il Sindaco di Vinci e l'assessore alla cultura, Alberto Casini.
Un grazie e un sincero augurio di buon ritorno agli ospiti che hanno onorato San Pantaleo e l'omonimo Comitato, suggellando un patto di amicizia fra le "colline" di San Pantaleo e dello Yeongdong, con la firma del libro d'onore del Comitato Dama di Bacco.
Scambio di cartoline San Pantaleo e Yengdong




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