venerdì 20 maggio 2011

ATTENTI AL LUPO VINCIARESE !!!!

, VINCI, IL PAESE DEI LUPI
Una tradizione smarrita?


Nei primi anni del Seicento, Vinci era famoso, in tutto il circondario e ben oltre, per la bravura dei cacciatori di lupi, che infestavano la zona. La grande carestia del 1590-91 e la peste del 1630 comportarono un notevole calo demografico. Molti terreni furono abbandonati alle erbacce infestanti per mancanza di braccia. Ritornarono quindi i lupi e gli animali selvatici a spadroneggiare. La fama dei cacciatori vinciaresi è ricordata in un bellissimo articolo di Giovanni Cipriani, pubblicato su I Fochi della San Giovanni n.1/2011 “ Vinci. Una comunità toscana dal Cinquecento all’Ottocento”. Nell’anno 1606, il lupaio più famoso di Vinci fu addirittura chiamato dalla comunità di Montopoli Val d’Arno per cacciare i lupi che oltre ad uccidere i greggi dei dintorni, insediavano i cittadini . Per difendersi da questi animali, gli abitanti erano costretti al tramonto a chiudere le porte della città e provare una serie di accorgimenti. Forse da tale tradizione così lontana derivano i nomi di alcune località del posto, basti pensare alla Frallupaia, alle porte del paese tra San Pantaleo e Streda, ed un cognome assai diffuso come quello dei Lupi. A tale famiglia appartiene peraltro una gloria vinciarese, Clemente Lupi, nato a Vitolini nel 1840, importante paleografo e storico, professore universitario e direttore dell’Archivio di Stato di Pisa.
Ci sono ancora i lupi a Vinci ?
L’importante è mantenere la cura e l’attenzione per il Montalbano, la garanzia di una presenza costante di braccia che provvedano alle varie coltivazioni, per non incorrere nel ricorso storico seicentesco. Di altri lupi, magari a due zampe, la zona invece ancora abbonda, ma questa è una nota polemica di chi scrive.
L’espressione latina homo homini lupus (letteralmente "l'uomo è un lupo per l'uomo"), il cui precedente più antico si legge nel commediografo latino Plauto,
si è tramandata fino ai nostri giorni, lasciando tracce di sé in detti popolari, luoghi e cognomi ma anche in comportamenti e dinamiche che, ancora oggi, trovano spesso spiegazione esclusivamente nel personale tornaconto, senza alcuna prospettiva generale per la collettività. E in tal senso i vinciaresi sono stati storicamente molto parsimoniosi … a cominciare dalla famiglia più importante dei Da Vinci !



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