domenica 19 luglio 2015

VINCI NEL CUORE RACCONTA LA STORIA DI CECCO SANTI, TRA L’OTTOCENTO E IL NOVECENTO, QUANDO VENIVA VOLATO DAI FESTAIOLI DEL SS. CROCIFISSO.

Andrea Fucini legge Renato Fucini
VINCI NEL CUORE! 2015
 I FESTAIOLI DEL SS. CROCIFISSO, IL MIRACOLO DI MILLO, IL VOLO DI CECCO SANTI A VINCI
TRA L'OTTOCENTO E IL NOVECENTO
Quando il Gonfaloniere discuteva con il Proposto e la linguaccia del Fucini ce l'aveva per tutti.
VINCI, 16 LUGLIO 2015 , NEL GIARDINO DI S.CROCE

Grande successo di pubblico, giovedì scorso, per la serata estiva di Vinci nel Cuore! dedicata a rievocare le storie e le leggende legate al Volo di Cecco Santi a Vinci, tra Ottocento e Novecento, tramite le testimonianze del tempo, anche di illustri personaggi, come Renato Fucini, Telemaco Signorini, Gustavo Uzielli, Quirino Giani e Renzo Cianchi. In particolare l’attenzione si concentrava sul Volo del 1861 quando sarebbe caduto dalla torre il “campanajo” Millo, salvandosi fortunosamente, facendo sorgere una diatriba tra liberali e ecclesiastici, per stabilire a chi attribuire il merito del presunto miracolo: il SS. Crocifisso, il Tricolore che sventolava sulla torre oppure il buon vino di Vinci, essendo Millo un noto adoratore di Bacco? Il piccolo “giallo” storico consentiva di rintracciare negli archivi nuovi documenti sulla tradizione del Volo di Cecco Santi: sul primo Volo del 18 maggio 1856, sulle modalità e direzioni del canapo, sulle vesti del fantoccio e dell’animale fantastico che lo accompagnava per tutto l’Ottocento: un “serpentone antico”, leggi drago alato, che sputava fuoco. A Vinci la poesia e l’originalità non sono mai mancate. Il tutto è stato raccolto in un piccolo quaderno curato da Nicola Baronti e dal Comitato Vinci nel Cuore!, dedicato alle origini del Volo a Vinci, contenente uno studio e una ricerca di testimonianze sul territorio condotta nel 1967 da Renzo Cianchi, finora rimasti inediti. Allegata una stampa tratta da un disegno originale di una giovane artista di Vinci, Silvia Gigli, raffigurante il primo Cecco Santi del 1856. I testi venivano presentati da Paolo Santini, storico e attuale assessore alla cultura del Comune di Vinci, e da un soddisfatto Mons. Renato Bellini, quali successori dei due grandi protagonisti dell’accesa discussione sul Volo di Cecco Santi del 1861 e del presunto miracolo: il Gonfaloniere e il Proposto di Vinci. Nel mezzo, la “linguaccia” dello scrittore Renato Fucini aveva da dire su tutto e su tutti, soprattutto sui preti e i vinciani del tempo, impersonato da uno splendido Andrea Giuntini, attore empolese in gran forma, accompagnato dagli stornelli della cantastorie, Katia Faccenda. Grazie ai nuovi documenti di archivio, il Volo di Cecco Santi si può considerare una delle feste più antiche del paese di Vinci, storicizzata dai racconti di vinciani e non, per quasi ottanta anni organizzata dai “Festajuoli del SS. Crocifisso” nella domenica successiva al giorno della Pentecoste. Dopo una pausa di oltre quaranta anni, nel 1989, la manifestazione veniva ripresa per la Fiera di Luglio, grazie ai giovani dall’Associazione del Volo di Cecco Santi. Un presente che si riallaccia tuttavia ad una tradizione e ritualità secolari, al di là delle storie e leggende dei vari paesi legati a questo particolare Volo, come aveva modo di sottolineare Ugo Berni, tra gli organizzatori del “nuovo” Volo.  Dietro all’urlo del “Bei Cecco” di Vinci ci stanno infatti personaggi storici dell’immaginario paesano, con soprannomi incredibili, dal fabbro Millo, al sagrestano Pitto al venditore di mangia e bei detto il Canapa. É stata infine l’occasione per mostrare - in via eccezionale -  uno dei cimeli del paese di Vinci, esposto nella vecchia Chiesa fino agli anni Trenta del secolo scorso, conservato gelosamente dalla parrocchia: una tavoletta commemorativa (a modo di  ex voto) come ricordo della grazia ricevuta da Millo in occasione della caduta dalla torre. Vi sono però raffigurati sia il SS. Crocifisso di Vinci che il Tricolore sulla torre. Il mistero quindi continua, fino al momento in cui non verrà trovato il documento chiarificatore.

LE FOTO DELLA SERATA SONO DI IVANO BISCARDI

Nicola Baronti mostra Millo e la tavoletta commemorativa per grazia ricevuta (1861)
Stornellata toscana con Katia Faccenda

Ugo Berni dell'Associazione Volo di Cecco Santi
Paolo Santini, storico, giornalista e assessore alla cultura del Comune di Vinci
Mons. Renato Bellini con nello sfondo la ricostruzione del primo Cecco Santi del 1856, quando veniva volato dai Festajoli della Parrocchia di S. Croce
Il finale dell'edizione 2015
 Fonte: Dama di Bacco/Vinci nel Cuore

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