Recital teatrale
“A VINCI SCRIVONO
TUTTI … ALLA ROVESCIA?”
Testi inediti di
Giorgio Sostegni e musica di Ivano Giacomelli con la partecipazione
straordinaria di Simone Giacomelli e della BANDINA DI LAMPORECCHIO
Rielaborazione testi:
Compagnia Soliti Ignoti da Vinci
Contributi e
consulenza storica: VINCI NEL CUORE!
Organizzazione
teatrale: Compagnia I Soliti Ignoti da Vinci
Enti patrocinatori:
Comitato Vinci nel Cuore/Parrocchia di S. Croce/Comune di Vinci
Piazza dei
Guidi, martedì 26
luglio 2016, ore 21,15
CLXXXIV FIERA DI VINCI
Un tuffo nella Vinci degli Anni ’60 e ‘70
quando in uno scantinato di via Montalbano si riuniva uno strampalato e
improvvisato complessino musicale di ragazzi del paese dove la batteria era
fatta di pentole e coperchi da cucina, il ritmo dei chitarristi autodidatti era
sostenuto da un tamburo rappezzato. Il loro cavallo di battaglia era "La
motoretta" degli Scooters. Chi se la ricorda?
Oggi quei musicisti, per un verso o
l’altro, si sono dedicati all’arte, per diletto s’intende, anche se poi nessuno
si è più occupato di musica... Chi fa il pittore, chi il poeta, chi il filosofo
“peripatetico”, consumando il marciapiede dietro torre, pontificando su ogni
argomento, chi purtroppo … non c’è più!
A questa brigata di giovani “nonni” è
dedicato il recital “ A Vinci scrivono tutti … alla rovescia?”. Anche perché a
uno di questi non bastava dipingere, riempiendo di quadri le pareti di
casa e degli amici, ma gli è entrato anche lo schiribizzo di scrivere, di
scrivere come tutti gli altri (perché a Vinci scrivono proprio tutti, anonimi o
dichiarati ….) ma “alla rovescia”, da buon mancino!
L’autore dei testi del nostro recital
sostiene che a Vinci ci sia un’alta percentuale di “mancini”, non solo di cognome,
ma di fatto. Chissà perché? Perseguitati da strane dicerie, ma
soprattutto dalle maestre delle scuole elementari che per anni hanno loro
imposto di usare la destra, senza neppure considerare l'eredità onnipresente
del Genio cittadino, mancino anche lui per antonomasia. Man mano che crescevano
gli sciagurati amici vinciaresi si vendicavano nei modi più ingegnosi. Ma sarà
anche la notte degli “anonimi” scrittori con un finale a
fulmicotone con le ultime e travolgenti Befanate Vinciaresi degli Anni Settanta
di cui questi “artisti” furono gli autori del tempo.
Cinque piccoli monologhi, con
l'accompagnamento di alcune musiche originali, scritte a suo tempo e mai
pubblicate, e la straordinaria partecipazione della Bandina di Lamporecchio a
fare da filo conduttore ad una storia senza tempo, grazie anche alle immagini
tratte dall'Archivio di Vinci nel Cuore! proiettate sulle pietre
sempre"vive "del paese.
Tra i mancini più famosi della storia c'è anche il protagonista dello "special" della Fiera di Vinci.... e non è il testone !
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