lunedì 24 luglio 2017

A VINCI NEL CUORE "SONO ARRIVATI GLI INGLESI". SUCCESSO DI PUBBLICO PER LA SERATA SAVAGE LANDOR




SONO ARRIVATI GLI INGLESI A «VINCI NEL CUORE»

La manifestazione vinciana si conferma tra le più originali del nostro territorio. Un nuovo Quaderno di storia locale

Mercoledì 19 luglio 2017 si è svolto a Vinci, nel cortile della chiesa, tra la torre e il campanile, il tradizionale evento dedicato ai vinciani e con i vinciani: l’edizione estiva di Vinci nel Cuore, organizzata dall’omonima associazione culturale.
Ogni anno è previsto un tema diverso, con gli abitanti del borgo sempre protagonisti nell’organizzazione e nella realizzazione del progetto, fino alla creazione del Quaderno della serata, termine da alcuni considerato riduttivo per descrivere la raccolta antologica dei testi e dei materiali raccolti nell’occasione e conservati nell’Archivio della manifestazione. Giunti ormai al sesto anno si è infatti costituita una piccola collezione di saggi e di studi, un prezioso scrigno di informazioni, notizie e curiosità per chi, negli anni a venire, vorrà  conoscere la storia del paese, raccontata dai suoi protagonisti, la gente di Vinci, conservati nelle biblioteche e nelle famiglie del posto.
Il ciclo degli eventi,  intitolato “I Vinciani raccontano il paese di Leonardo”, questa volta ha avuto come protagonista un inglese “fiorentino” vissuto a cavallo tra Ottocento e Novecento, che negli ultimi anni della sua vita ha abitato nelle campagne vinciane presso la Fattoria di Calappiano: Henry Savage Landor (1865-1924). Il titolo della serata “Arrivano gli Inglesi” è ispirato al passaparola dei contadini che preannunciava l’arrivo della famiglia inglese nella tenuta vinciana. Ma chi era questo personaggio? La serata organizzata dai giovani dell’Associazione Vinci nel Cuore, senza alcun intento accademico, pensata in forma di un’originale conferenza-spettacolo con l’attore Andrea Giuntini nelle veste del protagonista, ha permesso di scoprire una personalità poliedrica: un esploratore, un antropologo, un pittore, un fotografo, un inventore, uno scrittore e conferenziere, appartenente a una famosa famiglia (il nonno Walter è stato un importante poeta dell’Ottocento inglese) che, tuttavia, è rimasto per quasi un secolo ingiustificatamente all’ombra della fama dei suoi antenati.
A intervistare Henry Savage Landor sono stati direttamente i vinciani del pubblico.
Le risposte invece sono state tratte dall’autobiografia del personaggio “Everywhere “(1924) appositamente tradotta dall’inglese, con la consulenza storica di Piero Fusi, appassionato studioso e collezionista, e l’attività dei volontari vinciani. L’adattamento teatrale è stato curato da Irene Marini e Luca Dal Canto. È nato così uno spettacolo elegante, con una scenografia pensata e costruita come una piccola mostra dei cimeli trovati nei mercatini o prestati da appassionati (grazie soprattutto ai vinciani Matteo Cioni e Raffaello Santini), l’originale accompagnamento musicale di un virtuoso del violino, Pierpaolo Ugolini (nelle vesti del violinista Wolff, amico di Landor e della Regina d’Inghilterra) e una grande partecipazione degli abitanti del posto, sempre più coinvolti nel progetto di Vinci nel Cuore.
La serata è stata introdotta dai saluti del proposto, Mons. Renato Bellini, e conclusa con quelli del prof. Francesco Morena, curatore tre anni or sono della mostra dedicata a Henry Savage Landor a Palazzo Pitti, e dell’Amministrazione Comunale, rappresentata dall’assessore Paolo Santini; presente la famiglia Sensi, Giovanni con la figlia Roberta, attuale proprietaria della Fattoria di Calappiano e della Villa detta “degli Inglesi”. 
Il progetto di Vinci nel Cuore si conferma un’originale e peculiare esperienza del popolo vinciano, anche se ormai ha superato gli storici confini del capoluogo; un nuovo modo per fare “storia” coinvolgendo la gente attraverso varie forme di spettacolo, dalla musica fino alla poesia e al teatro; in sinergia con le associazioni del paese via via coinvolte nei vari progetti, in questo caso la Pro Loco Vinci, l’Associazione Orizzonti e la Compagnia Teatrale I Soliti Ignoti, quest’ultima in particolare ha curato la parte tecnica dello spettacolo.
L’augurio è che “Arrivano gli Inglesi” possa avere una replica invernale nella stagione ufficiale del Teatro di Vinci.







Foto di Ivano Biscardi
Comunicato stampa a cura dell'Associazione Vinci nel Cuore

Nessun commento: