SONO ARRIVATI GLI INGLESI A «VINCI NEL CUORE»
La manifestazione
vinciana si conferma tra le più originali del nostro territorio. Un nuovo
Quaderno di storia locale
Mercoledì
19 luglio 2017 si è svolto a Vinci, nel cortile della chiesa, tra la torre e il
campanile, il tradizionale evento dedicato ai vinciani e con i vinciani:
l’edizione estiva di Vinci nel Cuore, organizzata dall’omonima associazione
culturale.
Ogni anno è previsto un tema
diverso, con gli abitanti del borgo sempre protagonisti nell’organizzazione e
nella realizzazione del progetto, fino alla creazione del Quaderno della serata,
termine da alcuni considerato riduttivo per descrivere la raccolta antologica
dei testi e dei materiali raccolti nell’occasione e conservati nell’Archivio
della manifestazione. Giunti ormai al sesto anno si è infatti costituita una piccola collezione di saggi e di studi,
un prezioso scrigno di informazioni, notizie e curiosità per chi, negli anni a
venire, vorrà conoscere la storia del
paese, raccontata dai suoi protagonisti, la gente di Vinci, conservati nelle
biblioteche e nelle famiglie del posto.
Il ciclo degli eventi, intitolato “I Vinciani raccontano il paese di
Leonardo”, questa volta ha avuto come protagonista
un inglese “fiorentino” vissuto a cavallo tra Ottocento e Novecento, che negli
ultimi anni della sua vita ha abitato nelle campagne vinciane presso la
Fattoria di Calappiano: Henry Savage Landor (1865-1924). Il titolo della
serata “Arrivano gli Inglesi” è ispirato al passaparola dei contadini che
preannunciava l’arrivo della famiglia inglese nella tenuta vinciana. Ma chi era
questo personaggio? La serata
organizzata dai giovani dell’Associazione Vinci nel Cuore, senza alcun intento
accademico, pensata in forma di un’originale conferenza-spettacolo con l’attore
Andrea Giuntini nelle veste del protagonista, ha permesso di scoprire una
personalità poliedrica: un esploratore, un antropologo, un pittore, un
fotografo, un inventore, uno scrittore e conferenziere, appartenente a una
famosa famiglia (il nonno Walter è stato un importante poeta dell’Ottocento
inglese) che, tuttavia, è rimasto per quasi un secolo ingiustificatamente
all’ombra della fama dei suoi antenati.
A intervistare Henry Savage
Landor sono stati direttamente i vinciani del pubblico.
Le risposte invece sono state
tratte dall’autobiografia del personaggio “Everywhere “(1924) appositamente
tradotta dall’inglese, con la consulenza storica di Piero Fusi, appassionato
studioso e collezionista, e l’attività dei volontari vinciani. L’adattamento
teatrale è stato curato da Irene Marini e Luca Dal Canto. È nato così uno
spettacolo elegante, con una scenografia pensata e costruita come una piccola
mostra dei cimeli trovati nei mercatini o prestati da appassionati (grazie
soprattutto ai vinciani Matteo Cioni e Raffaello Santini), l’originale accompagnamento
musicale di un virtuoso del violino, Pierpaolo Ugolini (nelle vesti del
violinista Wolff, amico di Landor e della Regina d’Inghilterra) e una grande
partecipazione degli abitanti del posto, sempre più coinvolti nel progetto di
Vinci nel Cuore.
La serata è stata introdotta dai
saluti del proposto, Mons. Renato Bellini, e conclusa con quelli del prof.
Francesco Morena, curatore tre anni or sono della mostra dedicata a Henry
Savage Landor a Palazzo Pitti, e dell’Amministrazione Comunale, rappresentata
dall’assessore Paolo Santini; presente la famiglia Sensi, Giovanni con la
figlia Roberta, attuale proprietaria della Fattoria di Calappiano e della Villa
detta “degli Inglesi”.
Il
progetto di Vinci nel Cuore si conferma un’originale e peculiare esperienza del
popolo vinciano, anche se ormai ha superato gli storici confini del capoluogo;
un nuovo modo per fare “storia” coinvolgendo la gente attraverso varie forme di
spettacolo, dalla musica fino alla poesia e al teatro;
in sinergia con le associazioni del paese via via coinvolte nei vari progetti,
in questo caso la Pro Loco Vinci, l’Associazione Orizzonti e la Compagnia
Teatrale I Soliti Ignoti, quest’ultima in particolare ha curato la parte
tecnica dello spettacolo.
L’augurio è che “Arrivano gli
Inglesi” possa avere una replica invernale nella stagione ufficiale del Teatro
di Vinci.
Foto di Ivano Biscardi
Comunicato stampa a cura dell'Associazione Vinci nel Cuore
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