sabato 25 settembre 2010

.. E PER SAN MICHELE I MAIALI TORNANO A CIRCOLARE !!!!!

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PER SAN MICHELE
I MAIALI TORNANO A CIRCOLARE
Vinci, 29 settembre
Storia degli abitanti più curiosi
nel sabato del villaggio
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Fin dai tempi di Leonardo, per San Michele di settembre, i maiali tornano a circolare per il paese, come ricorda lo statuto comunale del 1418, che inibiva la loro circolazione dal dì di San Michele a maggio fino a quello di settembre.

Della pena di tenere phorco fuori (R.60)
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Sia lecito a ciascuna sanza pena menare et menare fare porci overo troia in pastura o porcho dalla festa di Sancto Michele di Septembre per in sino alla festa di sancto Michele di maggio et da indi innanzi qualunque menasse o menare facesse o mandassi fuori i detti porci porcha o troia sia punita

Le ragioni erano senza dubbio molteplici. Innanzi tutto il cattivo odore, poi la sporcizia. La preoccupazione era tale che lo statutario si preoccupava, con la previsione di sanzioni pecuniare assai gravi, che non venisse sporcata la loggia e gli altri centri del potere politico e civile del paese

“ .. niuna persona del comune di Vinci ardisca lasciare per terra di Vincio o vero borghi o mercatale dessa alcuno porco o vero troia ne alcuna bestia lasciare o vero tenere di di o di nocte sopra alcuno cimitero o vero terreno del Comune overo dalcuna chiesa sagrato ne sotto la loggia del Comune se non ne il dì de mercato”

“ Et che niuno ardisca legare o fare legare o tenere alcuna troia legata in niuna via pubblica”

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Non solo. Una volta alla settimana era compito del Notaio del Comune, controllare che tutti i vinciaresi avessero pulito il giardino e lo spazio antistante la loro abitazione.
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Della pena di porre letame nelle vie o loggia ingombrare ( R. 60)
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“ … niuna persona ardisca overo presumma in niuno modo nelle vie publiche o vero in sul terreno del comune porre letame o spazatura nella terra di Vincio o vero borghi o piaze oltre a uno dì o vero esso letame porre o vero tenere fuori dalla casa in alcuno luogo per lo quale potesse alcuno puzo in tedio dalchuno uomo generare et ciascuno habitante in castello o in sul mercatale o borgo di castello di Vinci sia tenuto et debba ciascuno dì di sabato spazare et nectare o vero spazare et nectare fare innanzi alla casa della sua habitat ione. Et il notaio del comune sia tenuto et debba ciascuno dì di sabato cercare et chi facesse contro alle predette cose o alcuna desse

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Ma per quanto tempo sono circolati liberamente i maiali a zonzo per il paese di Leonardo? Per molto tempo in verità !
E’ sempre un anonimo detrattore dell’uso vinciarese segnare, o meglio glossare, lo statuto del comune del 1564 con la seguente famosa nota:
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Vidi Vinci da lungi e suo torrione
Lo credei culto e di person ripieno:
quando vi giunsi poi ‘l trovai sol pieno
di porci, brutte donne e ….. buggerone
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Tutto ciò lascia pensare come l’immagine del paese di allora fosse assai diversa da quella odierna, tutta curata, con la pavimentazione di cotto delle strade e piazze del borgo del Castello, molto raffinata negli arredamenti urbani di Piazza del Mercatale. Come del resto siano cambiati gli usi e costumi degli abitanti. Oggi la Publiser controlla che la gente addirittura separi la spazzatura, la cataloghi giorno per giorno, con apposita tassazione.
Ma i maiali ?
Il maiale era chiaramente il cibo dei più poveri. Vinci , senza dubbio, non era ricchissima quindi niente di male se il porcho o troia, come si diceva, circolassero liberamente. Senza cadere nel facile gioco di parole, già in uso fin dal XVI secolo, come dimostra l’anonimo poeta.
L’uso dell’allevamento del maiale è stato molto sentito nella civiltà contadina. La sua uccisione era un evento a cui partecipava tutta la famiglia, anche perché spesso legato ad un’economia di sopravvivenza, delle carni naturalmente non si sprecava niente!

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