domenica 5 settembre 2010

ECHI DALL'ESTATE 2010 : UN FILM SU CATERINA E LEONARDO FANCIULLO ?


Le prime scene dal set di Caterina, la madre di Leonardo,
regia di Graziana Forzoni su soggetto di Andrea Giuntini
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CATERINA di CAMPO ZEPPI,
PROTAGONISTA DI UN FILM
Una storia vinciarese
Agosto, 2010

Sì, è vero ! Dopo tanti comunicati stampa, rettifiche per alcune inesattezze contenute nelle iniziali informazioni giunte dalla stampa, grande clamore ed interesse suscitato a livello nazionale, sono iniziate le riprese del film dal titolo provvisorio Caterina madre di Leonardo, con la regia di Graziana Forzoni, che ha visto, come set cinematografico, per le prime scene, l’Ospedale del Bigallo di Bagno a Ripoli e il Pozzo Alfredo della Miniera di Montecatini Val di Cecina.
Il soggetto del cortometraggio nasce da un’idea dell’attore empolese, Andrea Giuntini, liberamente ispirato al piccolo libro di Nicola Baronti, LA VIA DI CATERINA. Guida storica e note poetiche per il ben camminatore, pubblicato nel 2009 da La Versiliana Editrice.
Il film è chiaramente dedicato alla figura di Caterina, la misteriosa madre di Leonardo da Vinci . Non intende offrire una ricostruzione storica della vicenda, peraltro oggetto di un acceso dibattito fra gli studiosi, bensì di esplorare poeticamente il misterioso rapporto che legava la madre con il figlio che custodiva in grembo. La via artistica, poetica, aperta dall’esperienza, tutta vinciarese, della Via di Caterina si ripropone quindi in una veste cinematografica, con un linguaggio ancor più ricco di forme evocative.
Di Caterina sappiamo soprattutto grazie agli studi di Renzo Cianchi, autore del testo Ricerche e documenti sulla madre di Leonardo, pubblicato dalla Giunti-Barbera nel 1975, testo ormai introvabile, forse meritevole di una nuova edizione, in considerazione anche dell’ulteriore contributo del figlio Francesco La madre di Leonardo era una schiava? Ipotesi di studio di Renzo Cianchi, pubblicato nel 2008, a cura di Alessandro Vezzosi e Agnese Sabato. A Caterina è inoltre dedicato il progetto di valorizzazione e promozione per la tutela e salvaguardia della valle del Vincio e di San Pantaleo del 2007, ideato, curato e realizzato anche sotto forma di percorso enoteatrale da Nicola Baronti e Diletta Lavoratorini, in collaborazione con le associazioni locali.


La Via di Caterina, Vinci 2009 - Caterina (Lisa Lavoratorini)
Foto di Camilla Boldrini

La nuova Caterina del film è la cantante Ilaria Savini, coinvolta anche nella colonna sonora per sottolineare, in modo ancor più marcato, la sua aderenza al personaggio. La regista Graziana Forzoni è autrice di video arte, cortometraggi e scenografie virtuali per spettacoli teatrali e concerti.
Da considerare – e non è da poco – che il film è completamente autofinanziato e si avvale della collaborazione di attori professionisti e non, musicisti, tecnici, semplici appassionati che prestano la loro opera per amore della loro terra e delle figure straordinarie che l’hanno attraversata. La produzione è di Chimera Vision in collaborazione con la TEDAVI di Alessandro Riccio.
Un’ultima curiosità. Se nella Via di Caterina vinciarese Leonardo non appariva ma era soltanto evocato dai personaggi, nel film si vedrà probabilmente un giovanissimo interprete, un fanciullo di due anni che si chiama Dario ( come il Sindaco di Vinci !) che interpreterà il nostro Leonardo fanciullo.

Un augurio dalla Dama di Bacco a tutti i protagonisti della nuova avventura cinematografica dedicata a Caterina, con la soddisfazione di aver anche noi contribuito con una piccola esperienza del microcosmo vinciarese che ha suscitato e ancora oggi sta suscitando tanto interesse, quasi amore, fuori dalle mura paesane.
Purtroppo, quest'anno, la Via di Caterina, sulle orme di Leonardo fanciullo il percorso enoteatrale da Vinci a San Pantaleo, con le incursioni poetiche, i personaggi reali e fantastici della biografia di Leonardo è sospeso, nella speranza di trovare nuovi sponsor e collaboratori per dare vita al grande affresco vinciano !
Speriamo quindi che almeno Caterina, madre di Leonardo possa avere la sua prima a Vinci per consegnare, idealmente, ai nuovi protagonisti il testimone della nostra Caterina, tutta vinciarese, come si chiamavano ai tempi di Leonardo gli abitanti di Vinci.
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Dama di Bacco, 2010

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