giovedì 18 luglio 2013

DALL'ALBUM DI VINCI NEL CUORE! CATERINA E LE ALTRE. VINCI, 12 LUGLIO 2013 . LE FOTO DI DOMENICO ALESSI

La panchina vinciarese. Agonia (Cesare Berni), Vera (Sandra Pacini) e i'Poeta (Andrea Cinelli)

I piccioncini sulla panchina vinciarese, Federica Giotti e Ranieri Vezzosi

Il rappresentante del Comitato Vinci nel Cuore!, Silvano Guerrini

"La notte aperse lenta i suoi tesori". Rossana Bertini legge Giorgio Nicodemi (1891)



"Vinci esultò, da lungi, nel mezzodì sonoro". Luigi Palandri legge Bruno Bruni (1973)


"Come un pescatore di terra tornerò per la vendemmia". Luana Bertini legge dalla Via di Caterina di N. Baronti




Simone Giacomelli, canta Caterina

Chiara e Giovanni Ciattini leggono Saverio, il poeta giornalista

"Prendetemi per mano stelle" Giovanni legge le poesie del padre, Saverio Ciattini

Chiara, legge le liriche dello zio, Saverio Ciattini

Patricia Ferrali legge il medico umanista Umberto Marianelli

Nicola Baronti per il Comitato con Letizia e Paola, figlie di Umberto Marianelli
Emanuela Berni, la Signorina Co'icché, legge Renato Fucini e Luigi Galardi


I nuovi Cantastorie di Vinci

Ma icchè ci si fa in questo posto?

Le rime sgangherate

Federica Giotti, legge la poesia dello zio Giacomo Tofani, La Befanata delle donne

Sandra Pacini, nipote del sacerdote Ilario Tofani, legge la poesia "Vitolini"

Roberta Pucci interpreta "La mia Toscana" di Anzio Baldacci

Angela Donnadio alle prese con la poesia dei "bon bon" di Anzio

Le ombre. Nicola Baronti e Elena Tozzi

Elena Tozzi interpreta dal Governatore delle Acque di N. Baronti, "La promessa di matrimonio, come salice e fiume"


L'Amore per la Donna, Ranieri Vezzosi nel contrasto in ottava di Natale Masi


L'Odio per la Donna, Giacomo Mazzanti nel contrasto in ottava di Natale Masi

Pamela, nipote di Natale Masi, conclude la serata con la bellissima poesia Donna
Il saluto del Sindaco, Alberto Casini

Il pubblico


COMUNICATO STAMPA



“I vinciani raccontano il paese di Leonardo”, un successo di piazza e un nuovo catalogo con l’Archivio dei Poeti di Vinci (1843-1942), curato del Comitato Vinci nel Cuore!





Venerdì sera, 12 luglio 2013, nella Piazza dei Guidi, opera di Mimmo Paladino, si è raccolto il paese di Vinci per ascoltare i suoi poeti. Vinci nel Cuore! I Vinciani  raccontano il paese di Leonardo è stata una serata magica, sotto il campanile di Santa Croce e la torre, simboli della comunità, gratificata da una numerosa partecipazione di pubblico e di interpreti delle liriche, sempre cittadini vinciani. L’organizzazione è stata curata dal Comitato Vinci nel Cuore!, nato nell’ambito della Parrocchia di Santa Croce per volontà di Mons. Renato Bellini, appassionato cultore e studioso delle tradizioni popolari  ( a lui si deve, per esempio, la costituzione del Centro Studi dedicato alle poetessa pastora Beatrice del Pian degli Ontani), in collaborazione con le compagnie del «Teatro di Vinci», con particolare riguardo de I soliti Ignoti da Vinci e il patrocinio del Comune, presente con il Sindaco, Alberto Casini.

Sotto il titolo di “Caterina e le altre”  sono state riproposte opere dedicate a Caterina, madre di Leonardo, e alle altre donne di Vinci di autori come il leonardista Giorgio Nicodemi; il poeta scrittore Bruno Bruni; il giornalista poeta Saverio Ciattini; il medico umanista Umberto Marianelli; il capostipite dei poeti vinciani, Renato Fucini; il farmacista Luigi Galardi; il sacerdote Ilario Tofani; il contadino Giacomino Tofani; l’artigiano Anzio Baldacci; il poeta contadino, anche materassaio, Natale Masi, conosciuto come maestro e ispiratore di un Roberto Benigni agli esordi.  A leggere e interpretare queste «anime poetiche» erano i loro familiari oppure dei concittadini. Nella serata è stata presentata inoltre una piece teatrale in vernacolo della serie “La panchina vinciarese”, che ha visto come protagonisti tre personaggi del paese, conosciuti come Agonia, i’Poeta e la Vera. È stata l’occasione per il debutto dei nuovi “Cantastorie di Vinci” con le “rime sgangherate e gli stornelli vinciaresi”, a cura della Compagnia Teatrale Unicorno,  nonché per ricordare una recente fortunata esperienza di teatro popolare itinerante realizzata a Vinci, “La via di Caterina, sulle orme di Leonardo fanciullo”. Il cantautore vinciano, Simone Giacomelli, ha curato gli interventi musicali. I video, invece, sono state piccole “opere” di Domenico Alessi. È veramente impossibile elencare i nominativi di tutti i partecipanti, a cui il Comitato Vinci nel Cuore rivolge un sentito ringraziamento. Da estendere tuttavia anche a  coloro che hanno donato  nuovo materiale agli archivi fotografici storici ed hanno permesso la presentazione, in contemporanea, del secondo Catalogo di Vinci nel Cuore, dedicato all’Archivio dei Poeti di Vinci, ovvero ad oltre quaranta autori, nati dal 1843 (anno di nascita di Renato Fucini, il capostipite)  al 1942, che hanno vissuto e amato il paese. Si tratta di un’opera unica nel suo genere.  La raccolta si compone di otto sezioni letterarie, con autori di varia provenienza, formazione e stile, oltre a quattro nuove sezioni fotografiche storiche. Tempo fa qualcuno parlava di Vinci come di una piccola “Spoon River toscana”. Sfogliando le pagine del nuovo Catalogo se ne ha la conferma. Dal professore accademico al contadino, tantissime persone si sono raccontante con la poesia. Tale coinvolgente passione veniva notata anche dallo scrittore Renato Fucini, in alcuni suoi scritti dedicati a questo lembo del Montalbano, tra Vinci, Cerreto Guidi e Lamporecchio. Grazie alla ricerca storica è stato possibile ricostruire delle dinastie, con il talento che passava di padre in figlio, soprattutto tra i poeti contadini. Si parla così delle storie dei Pieri, Ferrali, Vezzosi, Tofani, Santini e di tante altre famiglie di Vinci. Alcune addirittura ritornate al paese per l’occasione.  Il tutto – come sottolinea Mons. Bellini nell’introduzione del nuovo catalogo dell’Archivio dei Poeti di Vinci, senza distinzioni di ceto sociale, culturale o politico. Anche se vivono all’interno di varie ispirazioni spirituali, “ li accomunano i fondamentali umani e l’odore del Montalbano. Riproducono, nella creatività della poesia e nella leggerezza del canto, la vita vera, quella quotidiana, striata di gioia e di sofferenza, di festa e di lavoro, di fede e rassegnazione, di satira e umorismo, di ripicche e risentimenti, di ingiustizie e maldicenze, di ritratti caricaturali e di mordenti prese in giro”.    

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