domenica 24 maggio 2015

VINCI E I SUOI CADUTI, A CENT'ANNI DALL'INGRESSO DELL'ITALIA IN GUERRA, 24 MAGGIO 1915 - 2015.

L'ara dei Caduti, opera di A. Coppedè - Archivio Vinci nel Cuore!
 A CENT'ANNI DALL'ITALIA IN GUERRA
24 MAGGIO 1915-2015
VINCI E I SUOI CADUTI

Potrebbe sembrare un anniversario dimenticato. In realtà, Vinci ha già ricordato i suoi caduti con significative manifestazioni nel 2014, forse prima tra tutte le altre città del nostro comprensorio, in occasione dei cent'anni dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale. 
Chi era presente il 27 giugno scorso a Vinci difficilmente potrà dimenticare la grande commemorazione nel Parco della Rimembranza, pensato dall'architetto Coppedè, diventato un enorme palcoscenico con le compagnie del teatro amatoriale di Vinci, le autorità e le tante associazioni del paese, grazie all'iniziale positiva sinergia tra il Comitato Vinci nel Cuore!, la Parrocchia di Santa Croce e il Comune di Vinci. 
Il titolo della manifestazione era volutamente emblematico e senza fronzoli: "La Grande Guerra contro tutte le guerre", anche quelle invisibili, vigliacche, non ricordate. 
Non a caso, nello spettacolo teatrale costruito su di un'idea di Ilaria Morelli e Nicola Baronti, veniva riabilitato un "traditore" di Vinci, un giovane soldato  giudicato e giustiziato sommariamente dalle autorità militari italiane con l'accusa di tradimento perché risultava essere rientrato in ritardo dalla licenza. Una condanna esemplare per indurre timore nei commilitoni. Quel soldato tornava nel mezzo dello spettacolo giustificandosi con la gente del paese e con i propri genitori che non avevano avuto i benefici di guerra. Anzi erano stati messi alla berlina per la sua "colpa". Con una invettiva contro i politici del tempo denunciava l'ingiustizia della guerra, ricordando la storia e vicenda di un altro soldato del paese, della stessa classe che, invece, traditore lo era stato veramente, consegnandosi al nemico. Alla fine della guerra, tuttavia, il compagno veniva restituito, incarcerato dagli italiani e graziato nei giorni precedenti all'inaugurazione del grande Parco della Rimembranza di Vinci, per le intercessioni del locale segretario politico e del potente ministro vinciano che garantivano sulla fede fascista della famiglia del soldato. Anche all'epoca la comunicazione sociale e politica contavano molto. 
Per tale motivo, invece del silenzio, Vinci ha preferito la parola contro gl'inganni della guerra, di tutte le guerre. 
Oltre ai monumenti dei caduti, alcuni scomparsi (come la grande ara dell'arch. Coppedè) altri restaurati dall'amministrazione comunale, come il Parco della Rimebranza di Vinci e l'edificio delle vecchie scuole elementari dedicato ai caduti, sono stati realizzati dal Comitato Vinci nel Cuore!, con il patrocinio del Comune, un recital di poesie (21 marzo 2014 ), la grande commemorazione con lo spettacolo teatrale "La Grande Guerra contro tutte le guerre" in collaborazione con il Teatro di Vinci (27 giugno 2014), un quaderno di storia locale a cura di Ilaria Morelli, uscito e distribuito per l'occasione dedicato ai "Memoriali popolari della Grande Guerra a Vinci", terzo appuntamento del ciclo "I Vinciani raccontano il paese di Leonardo"; restaurata la lapide, memoriale "popolare", della chiesa di Santa Croce.
Dalle ultime notizie, grazie all'iniziativa del Comune di Vinci, lo spettacolo teatrale "La Grande Guerra contro tutte le Guerre" dovrebbe essere ripreso a breve dalle compagnie del Teatro di Vinci, in attesa del bel tempo, in quanto richiede uno spazio aperto in notturna, non sussistendo al momento sufficienti garanzie. Andate a vederlo, è il consiglio per chi non era presente lo scorso anno. E' un bellissimo affresco sulla storia di Vinci e della sua gente.
Altre iniziative sono però allo studio e in preparazione per ricordare la storia dei vinciani alla Grande Guerra. Vi terremo informati
Gangalandi

Il Parco della Rimembranza di Vinci

 La lapide di Santa Croce di Vinci




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