COMUNICATO
STAMPA
LA
BEFANATA DEI POETI, GRANDE EVENTO DELL’EPIFANIA DAL MONTALBANO ALLA VALDELSA,
CON IL CENTRO TRADIZIONI POPOLARI
5
gennaio 2016
LA
BEFANA ITINERANTE
Empoli
(ore 16,30) Cantine Montalbano
Vinci (ore 18,00) Oleificio Montalbano
Ingresso libero
Faltognano
- Circolo ARCI ore 20
LA
VEGLIA DELL’EPIFANIA CON LA BEFANATA DEI POETI
Cena Spettacolo con la rievocazione dell'antico gioco della Befanata
Proclamazione della Befana dell'Anno
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
Recapiti telefonici 338 6640772 – 331 1170558
6
gennaio 2015
Certaldo Alto - Casa del Boccaccio, ore 17,00
Alle
origini dell’Ottava Rima
I poeti estemporanei rendono omaggio al maestro
Giovanni Boccaccio.
Ingresso libero
La
«Befanata dei Poeti» giunge alla terza edizione con grandissime novità. Innanzitutto
l’organizzazione generale della manifestazione passa al Comitato Promotore
Centro Tradizioni Popolari dell’Empolese Valdelsa, recentemente costituito, con il patrocinio
dell’Unione dei Comuni del territorio di riferimento. Il giorno dedicato non
sarà soltanto quello tradizionale, la Vigilia dell’Epifania ovvero il 5 gennaio
2016, ma interesserà anche il giorno della festa con un nuovo evento, speciale.
I
luoghi della befanata coinvolgono quest’anno ben tre comuni. A Vinci, nella
frazione di Faltognano, dove il rito delle befanate in poesia è stato rinnovato
e riportate in auge, si aggiungono i comuni di Empoli e di Certaldo, per
ragioni e motivi storici diversi. Protagonisti rimangono i poeti dell’ottava
rima che si cimenteranno nelle diverse tradizioni e versioni della Befanata, da
quella di questua alla versione lirica, tipica del Montalbano e Valdelsa. Le
feste avranno inizio con il canto della Befana itinerante, riprendendo uno
schema rituale presente soprattutto nella campagna dove la Befana girava di
podere in podere con testi spesso identici, chiedendo per compensa cibo e vino.
Il
giorno 5 gennaio 2016, i “canterini” partiranno alle ore 16,30 dalle cantine
Montalbano poste in via Livornese a Empoli, con una merenda musicale aperta a tutta la
cittadinanza. Verso le ore 18,00 il
gruppo dei poeti si sposterà all’Oleificio Montalbano di via Beneventi a Vinci.
Per saper cantare serve anche l’olio nuovo, quest’anno peraltro di una qualità
eccellente. Entrambi gli eventi sono ad ingresso libero.
Alle
20,00 infine l’arrivo a Faltognano presso il Circolo Arci, nel luogo dove il
rito della Veglia dell’Epifania è stato riscoperto e rinnovato ormai da qualche
anno. Durante la cena spettacolo, a prenotazione obbligatoria (tel. 338 6640772 – 331 1170558)
dato il limitato
numero di posti, si svolgerà l’antico gioco cinquecentesco delle polizze, la
Befanata ”lirica”, con il sorteggio dei personaggi ed eventi dell’anno appena
trascorso, su cui i poeti saranno inviati a cantare, nella forma del contrasto
e con l’applauso del pubblico ad indicare
il successo nella disfida poetica. Al termine della serata, sulla base delle segnalazioni raccolte, della qualità del
canto dei poeti, verrà proclamata la Befana dell’anno, ovvero il personaggio che
più ha colpito l’attenzione dei partecipanti, nel bene o nel male, durante l’anno
appena trascorso. Nell’occasione saranno esposti i nuovi cartelloni delle
befanate, un retaggio del vecchio rito paesano
nel corso del quale le “befane”, ovvero le rime inventate sui personaggi e le
sorti del paese durante la veglia dell’Epifania, venivano trascritti su grandi
fogli e appesi per le vie con il divertimento della popolazione. Come ormai
succede da qualche anno, il circolo di Faltognano conserva i cartelloni per l’intero anno
solare, fino alla prossima edizione della Befanata.
Il 6 gennaio 2016 l’appuntamento è alle ore 17,00. La Befana dal Montalbano volerà in Valdelsa, alle antiche torri di Certaldo Alto, per incunearsi nella Casa del Boccaccio dove i poeti dell’ottava rima renderanno omaggio al loro maestro. Un modo per significare come la poesia popolare toscana abbia una radice colta, che affonda nei secoli più importanti della nostra storia e cultura. L'ottava rima è infatti il metro usato nei cantari trecenteschi e nei poemetti del Boccaccio. Non è certo chi l'abbia inventato. Qualcuno sostiene che sia invenzione del poeta di Certaldo ripreso poi dai cantari (detti anche canterini), altri sostengono esattamente il contrario. È certo che il suo uso può essere rintracciato fin dal XIV sec. Diventerà poi il metro di poeti popolari, come Antonio Pucci e colti come Franco Sacchetti che lasceranno al Pulci, al Boiardo e all’Ariosto di elevarlo alle più alte cime. È, in pratica, lo stesso metro utilizzato dai poeti estemporanei per i loro contrasti improvvisati, espressione di quella oralità tipica della cultura e poesia popolare toscana. Un vero e proprio ritorno alle comuni origini della poesia popolare e colta, aspetto tra i più belli e significativi della cultura toscana. A dare il benvenuto al ritorno dei poeti dell’ottava rima sarà il prof. Franco Dei della Società Storica della Valdelsa, assieme alle autorità e al consiglio del Comitato. Nell’occasione verrà consegnata una targa d’onore ai familiari di Natale Masi, uno degli ultimi poeti estemporanei del Montalbano, ricordato come un maestro di ottave da un certo Roberto Benigni. I poeti improvvisatori di questa edizione saranno Fabrizio Ganugi (Prato) Enrico Rustici (Braccagni) Gabriele Ara (Prato) Marzio Matteoli (San Miniato) Una bella pagina di storia, cultura e tradizione della nostra Toscana che ben s’identifica nel “bel stile di chi improvvisa e canta”.
Tutti gli eventi
sono patrocinati dai comuni di Vinci e Certaldo.Il 6 gennaio 2016 l’appuntamento è alle ore 17,00. La Befana dal Montalbano volerà in Valdelsa, alle antiche torri di Certaldo Alto, per incunearsi nella Casa del Boccaccio dove i poeti dell’ottava rima renderanno omaggio al loro maestro. Un modo per significare come la poesia popolare toscana abbia una radice colta, che affonda nei secoli più importanti della nostra storia e cultura. L'ottava rima è infatti il metro usato nei cantari trecenteschi e nei poemetti del Boccaccio. Non è certo chi l'abbia inventato. Qualcuno sostiene che sia invenzione del poeta di Certaldo ripreso poi dai cantari (detti anche canterini), altri sostengono esattamente il contrario. È certo che il suo uso può essere rintracciato fin dal XIV sec. Diventerà poi il metro di poeti popolari, come Antonio Pucci e colti come Franco Sacchetti che lasceranno al Pulci, al Boiardo e all’Ariosto di elevarlo alle più alte cime. È, in pratica, lo stesso metro utilizzato dai poeti estemporanei per i loro contrasti improvvisati, espressione di quella oralità tipica della cultura e poesia popolare toscana. Un vero e proprio ritorno alle comuni origini della poesia popolare e colta, aspetto tra i più belli e significativi della cultura toscana. A dare il benvenuto al ritorno dei poeti dell’ottava rima sarà il prof. Franco Dei della Società Storica della Valdelsa, assieme alle autorità e al consiglio del Comitato. Nell’occasione verrà consegnata una targa d’onore ai familiari di Natale Masi, uno degli ultimi poeti estemporanei del Montalbano, ricordato come un maestro di ottave da un certo Roberto Benigni. I poeti improvvisatori di questa edizione saranno Fabrizio Ganugi (Prato) Enrico Rustici (Braccagni) Gabriele Ara (Prato) Marzio Matteoli (San Miniato) Una bella pagina di storia, cultura e tradizione della nostra Toscana che ben s’identifica nel “bel stile di chi improvvisa e canta”.
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