IL CULTO DI SAN BIAGIO A VINCI
3 febbraio
La Compagnia dello Spirito Santo è la più antica
confraternita dedita alle opere di Misericordia sorta nel “castello di Vinci”
anche se non si conosce esattamente la data della fondazione. Probabilmente
nasce dalle ceneri di un sodalizio della prima metà del Quattrocento intitolato
alla Vergine Maria e a San Biagio. Il culto di San Biagio, vescovo di Sebaste
in Armenia, è ancora oggi molto sentito dal popolo di Vinci ed è testimoniato
dal bellissimo dipinto del Miracolo di
San Biagio, opera di Gaetano Piattoli del 1756, già collocato sull’altare
della famiglia Alessandri nella Chiesa di S. Croce ( da T. Berni in “La Compagnia dello
Spirito Santo” , IV Quaderno di Vinci nel Cuore!). Quello di S. Biagio è uno
dei culti cristiani più antichi ed è condiviso anche dalla chiesa d’Oriente.
San Biagio, Vescovo di Sebaste, visse e fu martirizzato con la
decapitazione nel IV secolo d. C dopo essere stato scorticato con pettini
di ferro e gettato in un lago. Prima di diventare Vescovo era stato medico. Per
sfuggire alle persecuzioni aveva vissuto in una grotta tra i monti ove avvicinato
dagli animali selvatici, li ammansiva e curava. Fu martirizzato dal governatore
romano Agricolao. Tra i miracoli del Santo, l’intervento per salvare la vita di
un ragazzo soffocato da una lisca di pesce. Per questo è invocato dai fedeli contro
il mal di gola. Il culto si è diffuso soprattutto per la protezione accordata agli
animali e le grandi virtù taumaturgiche del Santo. Nella civiltà agropastorale
il culto di S. Biagio ha sostituito le antiche divinità preposte alla tutela
della terra e degli animali. In molti paesi, compreso Vinci, è ancora vivo l'uso di
invocare la protezione del Santo incrociando due candele sotto la gola (l'appuntamento è al termine della messa pomeridiana)
Che si tratti di un Santo molto amato anche dal popolo si evince dai tanti proverbi dedicati a questo giorno: " Se a San Biagio il sole è buono, dell'inverno siamo fuori"; oppure "San Biagio la goccia al naso", a dimostrazione che in tale periodo il clima è ancora freddo, seppure ancora per poco "Per San Biagio l'invernata è fuori". Curioso infine il detto "Per San Biagio tutte le giovani storcono il naso" , in quanto era l'ultima data tradizionalmente disponibile per il matrimonio, prima dell'arrivo della Quaresima.
Dal Calendario Contadino di Gangalandi
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