LA VEGLIA DELL’EPIFANIA E LA BEFANATA DEI
POETI, TRADIZIONE E PATRIMONIO STORICO DI VINCI.
Si rinnova il “rito” della vigilia
dell’Epifania come inizio augurale della festa della Befana
nell’Empolese-Valdelsa.
(Le foto sono di Ivano Biscardi)
Il Sindaco di Vinci premia Luciano Bindi, Presidente del Circolo Arci Faltognano
La
festa dell’Epifania ha avuto inizio con la caratteristica Veglia dedicata alla
Befanata dei Poeti in quel di Faltognano: un’antica tradizione, plurisecolare,
riscoperta qualche anno fa e rinnovata in una vesta più adatta all’odierna
sensibilità, iscritta da quest’anno come “Patrimonio” della Rete Italiana di
Cultura Popolare, presieduta dal compianto e ricordato prof. Tullio De Mauro.
La candidatura, sostenuta anche dal Comitato Tradizioni Popolari dell’Empolese
Valdelsa, formalizzata con una delibera dell’Amministrazione Comunale, è nata
dopo uno studio della tradizione sul territorio dell’empolese- valdelsa, nei
suoi aspetti rituali: la cena e la veglia conviviale con i prodotti e il buon
vino del Montalbano, il gioco di società in poesia secondo lo schema
cinquecentesco delle “polizze” (biglietti sui quali gli ospiti scrivono il nome
e i temi proposti per la serata, d’obbligo personaggi e eventi dell’anno
passato), il canto improvvisato della Befana con l’allestimento di un teatrino
e i poeti, i cartelli con la trascrizione delle befanate più belle, che
resteranno appese per un anno presso il circolo Arci di Faltognano, come una
volta avveniva per i punti di ritrovo delle varie frazioni. Un successo che si ripete
da qualche anno. “La
“Befanata lirica di Faltognano”, nel Comune di Vinci, è stata riconosciuta come
Patrimonio Culturale dalla Rete Italiana – così scrive il Direttore della Rete, Antonio Damasco
- in
funzione delle caratteristiche non solo relative all’espressività poetica
improvvisata , tipica dell’ottava rima diffusa nelle aree del centro Italia, ma
anche per la connotazione ludica, per la continuità di esecuzione e la capacità
di reinterpretare del passato alla luce della contemporaneità, un dialogo
intorno al “passaggio del testimone” da una generazione all’altra, salvando la
tradizione senza per questo rinunciare all’innovazione implicita nel transito.
Un riconoscimento che, insieme ai complimenti, la Rete Italiana rivolge
all’amministrazione di Vinci e a tutti quei soggetti che si sono adoperati per
la valorizzazione dei territori e della comunità”.
Il discorso del Sindaco, alla sua sinistra Alessandro Alderighi Presidente del Comitato Tradizioni Popolari Empolese Valdelsa
Paolo Santini, Assessore alla Cultura, spiega il significato del Patrimonio Nazionale della Rete
La
serata ha avuto inizio con la consegna formale dell’attestato nazionale agli
organizzatori del Circolo Casa del Popolo di Faltognano da parte del Sindaco di
Vinci, Giuseppe Torchia, dell’Assessore alla Cultura Paolo Santini e dal
Presidente del Comitato Tradizioni Popolari, Alessandro Alderighi. Tutti quanti
consideravano il traguardo raggiunto un punto di partenza, l’occasione per
mettere in rete le tante manifestazioni legate all’Epifania che si svolgono sul
territorio di Vinci. Per il Comitato delle Tradizioni Popolari dell’Empolese
Valdelsa è il primo passo verso un censimento e una valorizzazione delle tante
e diffuse manifestazioni rituali legate, magari, al vecchio calendario
contadino, ad antichi riti, a piccole frazioni del circondario, che purtroppo
vanno scomparendo.
Il Vice-Sindaco estrae la prima polizza, inizia il gioco in poesia
Fabrizio Ganugi e Donato De Acutis
Per
la cronaca, i poeti improvvisatori di questa edizione della Befanata sono stati
Fabrizio Ganugi e Donato De Acutis di Roma, originario di un paesino
dell’Amatriciano, a conferma di un
legame nel segno dell’ottava rima tra i popoli del Montalbano e di quella zona,
purtroppo oggi ferita dal terremoto. Il personaggio più sorteggiato, cantato e
applaudito è stato Dario Fo; anche se quello più segnalato dal pubblico
presente è stato Donald Trump. A pensarci bene non poteva essere diversamente.
Dario Fo, il Nobel italiano della Letteratura, è stato il “maestro” dell’antica
arte dello sberleffo, a cui si richiama in qualche modo il gioco delle befanate
toscane; Donald Trump è il personaggio dell’anno passato e di quello nuovo, in
ragione delle molte aspettative suscitate dalla sua recente elezione. Insomma,
la Befana non sbaglia mai, regalando a tutti un sorriso, una rima, l’ultimo
momento di svago prima di portarsi via tutte le feste, secondo l’antico detto.
Organizzazione:CIRCOLO
ARCI CASA DEL POPOLO FALTOGNANO
Patrocinio:
COMUNE DI VINCI – RETE ITALIANA DI CULTURA POPOLARE – COMITATO TRADIZIONI
POPOLARI EMPOLESE VLDELSA
Le foto sono di Ivano Biscardi
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