venerdì 6 gennaio 2017

LA BEFANATA 2017, IL RITO INAUGURALE DELLA FESTA DELL'EPIFANIA. LE IMMAGINI



LA VEGLIA DELL’EPIFANIA E LA BEFANATA DEI POETI, TRADIZIONE E PATRIMONIO STORICO DI VINCI.
Si rinnova il “rito” della vigilia dell’Epifania come inizio augurale della festa della Befana nell’Empolese-Valdelsa.
(Le foto sono di Ivano Biscardi)


Il Sindaco di Vinci premia Luciano Bindi, Presidente del Circolo Arci Faltognano

La festa dell’Epifania ha avuto inizio con la caratteristica Veglia dedicata alla Befanata dei Poeti in quel di Faltognano: un’antica tradizione, plurisecolare, riscoperta qualche anno fa e rinnovata in una vesta più adatta all’odierna sensibilità, iscritta da quest’anno come “Patrimonio” della Rete Italiana di Cultura Popolare, presieduta dal compianto e ricordato prof. Tullio De Mauro. La candidatura, sostenuta anche dal Comitato Tradizioni Popolari dell’Empolese Valdelsa, formalizzata con una delibera dell’Amministrazione Comunale, è nata dopo uno studio della tradizione sul territorio dell’empolese- valdelsa, nei suoi aspetti rituali: la cena e la veglia conviviale con i prodotti e il buon vino del Montalbano, il gioco di società in poesia secondo lo schema cinquecentesco delle “polizze” (biglietti sui quali gli ospiti scrivono il nome e i temi proposti per la serata, d’obbligo personaggi e eventi dell’anno passato), il canto improvvisato della Befana con l’allestimento di un teatrino e i poeti, i cartelli con la trascrizione delle befanate più belle, che resteranno appese per un anno presso il circolo Arci di Faltognano, come una volta avveniva per i punti di ritrovo delle varie frazioni. Un successo che si ripete da qualche anno. La “Befanata lirica di Faltognano”, nel Comune di Vinci, è stata riconosciuta come Patrimonio Culturale dalla Rete Italiana – così scrive il Direttore della Rete, Antonio Damasco -  in funzione delle caratteristiche non solo relative all’espressività poetica improvvisata , tipica dell’ottava rima diffusa nelle aree del centro Italia, ma anche per la connotazione ludica, per la continuità di esecuzione e la capacità di reinterpretare del passato alla luce della contemporaneità, un dialogo intorno al “passaggio del testimone” da una generazione all’altra, salvando la tradizione senza per questo rinunciare all’innovazione implicita nel transito. Un riconoscimento che, insieme ai complimenti, la Rete Italiana rivolge all’amministrazione di Vinci e a tutti quei soggetti che si sono adoperati per la valorizzazione dei territori e della comunità”.


 
Il discorso del Sindaco, alla sua sinistra Alessandro Alderighi Presidente del Comitato Tradizioni Popolari Empolese Valdelsa
 
 Paolo Santini, Assessore alla Cultura, spiega il significato del Patrimonio Nazionale della Rete



La serata ha avuto inizio con la consegna formale dell’attestato nazionale agli organizzatori del Circolo Casa del Popolo di Faltognano da parte del Sindaco di Vinci, Giuseppe Torchia, dell’Assessore alla Cultura Paolo Santini e dal Presidente del Comitato Tradizioni Popolari, Alessandro Alderighi. Tutti quanti consideravano il traguardo raggiunto un punto di partenza, l’occasione per mettere in rete le tante manifestazioni legate all’Epifania che si svolgono sul territorio di Vinci. Per il Comitato delle Tradizioni Popolari dell’Empolese Valdelsa è il primo passo verso un censimento e una valorizzazione delle tante e diffuse manifestazioni rituali legate, magari, al vecchio calendario contadino, ad antichi riti, a piccole frazioni del circondario, che purtroppo vanno scomparendo.

 Il Vice-Sindaco estrae la prima polizza, inizia il gioco in poesia

 Fabrizio Ganugi e Donato De Acutis



Per la cronaca, i poeti improvvisatori di questa edizione della Befanata sono stati Fabrizio Ganugi e Donato De Acutis di Roma, originario di un paesino dell’Amatriciano,  a conferma di un legame nel segno dell’ottava rima tra i popoli del Montalbano e di quella zona, purtroppo oggi ferita dal terremoto. Il personaggio più sorteggiato, cantato e applaudito è stato Dario Fo; anche se quello più segnalato dal pubblico presente è stato Donald Trump. A pensarci bene non poteva essere diversamente. Dario Fo, il Nobel italiano della Letteratura, è stato il “maestro” dell’antica arte dello sberleffo, a cui si richiama in qualche modo il gioco delle befanate toscane; Donald Trump è il personaggio dell’anno passato e di quello nuovo, in ragione delle molte aspettative suscitate dalla sua recente elezione. Insomma, la Befana non sbaglia mai, regalando a tutti un sorriso, una rima, l’ultimo momento di svago prima di portarsi via tutte le feste, secondo l’antico detto.

 
 
 
Organizzazione:CIRCOLO ARCI CASA DEL POPOLO FALTOGNANO
Patrocinio: COMUNE DI VINCI – RETE ITALIANA DI CULTURA POPOLARE – COMITATO TRADIZIONI POPOLARI EMPOLESE VLDELSA
Le foto sono di Ivano Biscardi



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