martedì 28 novembre 2017

"QUANDO LA CRONACA DIVENTA STORIA": LA CERIMONIA FINALE DEL PREMIO LI OMINI BONI DESIDERANO SAPERE e LEONARDO BERNI 2017



A VINCI “LI OMINI BONI DESIDERANO SAPERE”
Il fisico Giovanni Passaleva, il regista Franco Zeffirelli, l’italianista Margherita Pieracci, i giornalisti Viola Centi e Mauro Lubrani.
Da Vinci, l’appello di Eugenio Giani per la prossima Festa della Toscana: “Un’ora a settimana nelle scuole sulla storia locale”. Quando la cronaca diventa storia, immagine di un territorio e comunicazione.  

 Prof. Giovanni Passaleva (CERN Ginevra)  riceve l'Albero della Vita
 
 La presentatrice della serata, Sara Bessi
 Margherita Pieracci Harwell, premiata a Vinci
 
 Cecila Sandroni, rappresentante della Fondazione Franco Zeffirelli, premiata dal Vescovo di Pistoia, dall'Assessore alla Cultura, Paolo Santini e Pro Loco Vinci
 Mauro Lubrani, Premio Speciale per la Comunicazione, con Mara Fadanelli dell'Associazione Culturale Orizzonti
L'onorevole Dario Parrini premia Viola Centi, Premio Leonardo Berni per il cronista toscano 2017

 Foto finale con i vincitori e l'autorità
I vincitori in visita al Museo Leonardiano
 
 Scienza e Fede a confronto tra le stanze di Leonardo

Vinci, 26 novembre 2017 - “Dedicare almeno un’ora a settimana, nelle scuole toscane, alla storia locale”.  Questo l’auspicio del presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani intervenuto domenica, nel Teatro della Misericordia di Vinci, alla cerimonia “Li omini boni desiderano sapere”: un premio, in parte giornalistico e in parte dedicato a diverse branche della comunicazione, che trae il titolo da una frase di Leonardo da Vinci sull’importanza della conoscenza.

Lo hanno ricevuto il fisico Giovanni Passaleva, coordinatore presso il super acceleratore al CERN di Ginevra, il regista Franco Zeffirelli, intervenuto tramite la responsabile relazioni pubbliche della Fondazione a lui intitolata, Cecilia Sandroni, la professoressa Margherita Pieracci Harvell nella sua veste di ambasciatrice negli USA della letteratura italiana.

Altri premi, stavolta prettamente giornalistici, a Viola Centi del “Corriere Fiorentino” e a Mauro Lubrani già caposervizio a “La Nazione” di Montecatini Terme. Un riconoscimento anche alla redazione di “Gonews”, testata empolese che ha compiuto 10 anni di attività.

Alla cerimonia, organizzata da una associazione locale (“Vinci nel cuore”) hanno partecipato il sindaco Giuseppe Torchia, il vescovo di Pistoia Fausto Tardelli, il deputato Dario Parrini oltre a varie autorità locali.

Di Franco Zeffirelli sono state ricordate sia le origini vinciane (il babbo, Ottorino Corsi, era originario di Vinci) sia i recenti studi su specifiche parentele fra i Corsi e la famiglia Da Vinci. Presto la comunità di Vinci andrà a Firenze per visitare, anche nel ricordo di questa particolare identità, la sede della Fondazione intitolata al grande maestro.

Di evidente singolarità – sottolinea Nicola Baronti, presidente di “Vinci nel cuore” – anche gli altri due premi alla divulgazione: il riconoscimento, nella città di Leonardo, a Giovanni Passaleva, neo coordinatore di uno fra i quattro esperimenti nella accelerazione delle particelle, con un forte invito “affinché la ricerca scientifica sia sostenuta con risorse adeguate nella sua capacità di essere strumento di pace e di progresso per ogni persona ovunque nel mondo”. Ricevendo il suo premio, la 87enne Margherita Pieracci Harwell, tornata ad abitare nella natia Vitolini, frazione di Vinci, dopo decenni di vita a Chicago, ha pronunciato parole forti “sul valore della lettura, la potenza della parola, la rivoluzione della scrittura”.

Grande soddisfazione anche per l’Amministrazione Comunale di Vinci che ha contribuito alla realizzazione della bellissima serata.

 “ I complimenti del Presidente Giani ci fanno infinitamente piacere “ – conclude il rappresentante dell’Associazione Vinci nel Cuore -  “ Ma ancor di più l’auspicio che la storia locale possa entrare a pieno titolo nelle scuole toscane. Da anni operiamo sul territorio per  la valorizzazione della storia e tradizione popolare di Vinci e del Montalbano, partendo proprio dalla cronaca quotidiana, dalla storia delle gente, motivo per il quale stiamo cercando, valorizzando  e premiando i cronisti dei nostri tempi”.

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