mercoledì 1 novembre 2017

VINCI RICORDA BIANCA BIANCONI, LA "BIANCA DA VINCI LEONARDESCA"

 Alla scoperta dei cittadini vinciaresi

BIANCA BIANCONI TALLONE 
la «Bianca da Vinci leonardesca» cantata da Pablo Neruda


In questi giorni ci ha lasciato uno dei personaggi della storia del Novecento vinciano. Con grande affetto ricordiamo la figura di Bianca Bianconi e l’incontro con il figlio Enrico Tallone, la nuora Elisa, in occasione della manifestazione Genio & Poesia del marzo 2016. Alberto Tallone, marito di Bianca, è l'inventore dell'omonimo "carattere" nonchè fondatore di una tipografia che ancora oggi realizza i libri come una volta, con la composizione manuale dei caratteri. La casa editrice Tallone è famosa in tutto il mondo, rappresentando una vera e propria eccellenza italiana nel settore dei libri d'arte e da collezione.

Era nata a Vinci nel 1927, dove nel 1950 conobbe Alberto – venuto per mettere a punto l'edizione di "Léonard Architecte" curata da Alberto Sartoris –  che la condusse con sé a Parigi.

Nel periodo parigino, Alberto e Bianca furono protagonisti della vita culturale della ville lumière e la stamperia il punto di riferimento per molti intellettuali, tra i quali Paul Valery (a cui Tallone pubblicò “L’Ange” in prima edizione), Paul Hazard, René Char, la pittrice Mariette Lydis, il poeta-aviatore André Malraux, Daniel Rops, Pierre de Nolhac, André Pézard. E inoltre Giuseppe Ungaretti, Angelo Roncalli (poi Papa Giovanni XXIII°), Eugenio Montale, Mario Bergamo, Luchino Visconti e Vittorio De Sica.

In questo contesto, come scrisse Gianfranco Contini, «Bianca recò ad Alberto sì dolcezza permanente, ma insieme ordine, disciplina, razionalità», promuovendo la pubblicazione di importanti opere, quali la “Divina Commedia” in 24° composta a mano e curata da Francesco Flora («il tipografo alla sua Bianca» reca scritta in dedica), e curando l’organizzazione delle molte esposizioni in diverse città europee, tra le quali a Venezia, Roma, Milano, Verona, Firenze, Torino, Amsterdam, Londra, Madrid.

Il 15 ottobre 1960 l’inaugurazione della nuova sede della casa editrice Tallone in Alpignano, in una terra avita, avvenne alla presenza di Luigi e Giulio Einaudi,   Riccardo Bacchelli, Giovanni Scheiwiller (giunto sulla fida bicicletta da Milano), Gustavo Colonnetti, Libero Lenti, Diana Torrieri, Vittorio Beonio Brocchieri, i cugini pittori Sandro e Guido Somaré, e di tanti amici, estimatori e collaboratori.

Sono di questo decennio l’amicizia e il rapporto professionale con i Premi Nobel Miguel Angel Asturias e Pablo Neruda che definì Alberto “Maestro de la claridad, professor de pureza, héroe del Libro”.

Nel 1968, dopo l'epopea vissuta con Alberto appena scomparso, Bianca fu ricevuta dal presidente De Gaulle all'Eliseo.

Gianfranco Contini scrisse: «Come lampadofori, Bianca, Aldo e Enrico erano pronti a succedergli  e perfino ad affrontare una rivoluzione nell’arte della stampa appena abbozzata al suo tempo. Auguriamoci che si parli un giorno dei Tallone come degli Aldi, dei Giunti, degli Elzeviri».

Nel 1971 Giuseppe Saragat la nominò commendatore per meriti culturali, fu lei che con Alberto a Parigi e dopo la sua scomparsa nel 1968, condusse la casa editrice Tallone.

Nel 1990 riceve dal Presidente del Consiglio il Premio per la Cultura 1990. Bianca in quegli anni arricchisce il catalogo della casa editrice con inediti di diversi autori composti a mano, tra i quali Guido Ceronetti, Elèmire Zolla, Jean-Pierre Rosnay, Elio Fiore; inoltre i testi presocratici greci; i classici latini, Il codice sul volo degli uccelli di Leonardo, i prestigiosi testi della collana metteliana, curati da Carlo Saggio, S. E. Gianfranco Ravasi, Mario Luzi, Carlo Carena, Luca Canali, Giovanni Giudici.

L'Ambasciatore José Goñi nel 2004 venne personalmente a consegnarle da parte del governo cileno la medaglia d'onore in virtù dell'amicizia e in veste di editore di testi inediti nerudiani.  

Il suo epistolario con filologi, scrittori, umanisti e artisti è vastissimo e giunge fino ad anni recenti. Fu lei, ad esempio, che nel 2006 promosse la pubblicazione di 35 poesie inedite di Alda Merini. Da quell’epoca, il figlio Enrico coadiuvato dalla moglie e dai figli, continua gli intenti del fondatore. 


Bianca Bianconi al centro, alla sua sinistra il poeta Pablo Neruda



Nessun commento: