Alla
scoperta dei cittadini vinciaresi
BIANCA
BIANCONI TALLONE
la
«Bianca da Vinci leonardesca» cantata da Pablo Neruda
In
questi giorni ci ha lasciato uno
dei personaggi della storia del Novecento vinciano. Con grande affetto
ricordiamo la figura di Bianca Bianconi e l’incontro con il figlio Enrico Tallone, la
nuora Elisa, in
occasione della manifestazione Genio & Poesia del marzo 2016.
Alberto Tallone, marito di Bianca, è l'inventore dell'omonimo
"carattere" nonchè fondatore di una tipografia che ancora oggi realizza i
libri come una volta, con la composizione manuale dei caratteri. La
casa editrice Tallone è famosa in tutto il mondo, rappresentando una vera e
propria eccellenza italiana nel settore dei libri d'arte e da collezione.
Era nata a
Vinci nel 1927, dove nel 1950 conobbe Alberto – venuto per mettere a punto
l'edizione di "Léonard Architecte" curata da Alberto Sartoris –
che la condusse con sé a Parigi.
Nel periodo
parigino, Alberto e Bianca furono protagonisti della vita culturale della ville
lumière e la stamperia il punto di riferimento per molti
intellettuali, tra i quali Paul Valery (a cui Tallone pubblicò “L’Ange” in
prima edizione), Paul Hazard, René Char, la pittrice Mariette Lydis, il
poeta-aviatore André Malraux, Daniel Rops, Pierre de Nolhac, André Pézard. E
inoltre Giuseppe Ungaretti, Angelo Roncalli (poi Papa Giovanni XXIII°), Eugenio
Montale, Mario Bergamo, Luchino Visconti e Vittorio De Sica.
In questo
contesto, come scrisse Gianfranco Contini, «Bianca recò ad Alberto sì dolcezza
permanente, ma insieme ordine, disciplina, razionalità», promuovendo la
pubblicazione di importanti opere, quali la “Divina Commedia” in 24° composta a
mano e curata da Francesco Flora («il tipografo alla sua Bianca» reca scritta
in dedica), e curando l’organizzazione delle molte esposizioni in diverse
città europee, tra le quali a Venezia, Roma, Milano, Verona, Firenze, Torino,
Amsterdam, Londra, Madrid.
Il 15
ottobre 1960 l’inaugurazione della nuova sede della casa editrice Tallone in
Alpignano, in una terra avita, avvenne alla presenza di Luigi e Giulio Einaudi,
Riccardo Bacchelli, Giovanni Scheiwiller (giunto sulla fida bicicletta
da Milano), Gustavo Colonnetti, Libero Lenti, Diana Torrieri, Vittorio Beonio
Brocchieri, i cugini pittori Sandro e Guido Somaré, e di tanti amici,
estimatori e collaboratori.
Sono di
questo decennio l’amicizia e il rapporto professionale con i Premi Nobel Miguel
Angel Asturias e Pablo Neruda che definì Alberto “Maestro de la claridad,
professor de pureza, héroe del Libro”.
Nel 1968,
dopo l'epopea vissuta con Alberto appena scomparso, Bianca fu ricevuta dal
presidente De Gaulle all'Eliseo.
Gianfranco
Contini scrisse: «Come lampadofori, Bianca, Aldo e Enrico erano pronti a
succedergli e perfino ad affrontare una rivoluzione nell’arte della
stampa appena abbozzata al suo tempo. Auguriamoci che si parli un giorno dei
Tallone come degli Aldi, dei Giunti, degli Elzeviri».
Nel 1971
Giuseppe Saragat la nominò commendatore per meriti culturali, fu lei
che con Alberto a Parigi e dopo la sua scomparsa nel 1968, condusse la casa
editrice Tallone.
Nel 1990
riceve dal Presidente del Consiglio il Premio per la Cultura 1990. Bianca in
quegli anni arricchisce il catalogo della casa editrice con inediti di diversi
autori composti a mano, tra i quali Guido Ceronetti, Elèmire Zolla, Jean-Pierre
Rosnay, Elio Fiore; inoltre i testi presocratici greci; i classici latini, Il
codice sul volo degli uccelli di Leonardo, i prestigiosi testi della collana
metteliana, curati da Carlo Saggio, S. E. Gianfranco Ravasi, Mario Luzi, Carlo
Carena, Luca Canali, Giovanni Giudici.
L'Ambasciatore
José Goñi nel 2004 venne personalmente a consegnarle da parte del governo
cileno la medaglia d'onore in virtù dell'amicizia e in veste di editore di
testi inediti nerudiani.
Il suo
epistolario con filologi, scrittori, umanisti e artisti è vastissimo e giunge
fino ad anni recenti. Fu lei, ad esempio, che nel 2006 promosse la
pubblicazione di 35 poesie inedite di Alda Merini. Da quell’epoca, il figlio
Enrico coadiuvato dalla moglie e dai figli, continua gli intenti del
fondatore.
Bianca Bianconi al centro, alla sua sinistra il poeta Pablo Neruda
Nessun commento:
Posta un commento