IL RICORDO DI FRANCO ZEFFIRELLI, L’ULTIMO DEI «CORSI» DI
VINCI.
Il ricordo e le condoglianze dell’Associazione Vinci nel
Cuore. Li omini boni desiderano sapere
“Babbo è già un pezzo che mi prega di occuparmi in qualche
modo delle celebrazioni: per il centenario di Leonardo. « E’ un dovere per te –
mi dice – in fin dei conti sei anche tu in un certo modo cittadino di Vinci...».
E’ un ragionamento perfettamente conseguente poiché è certo che nelle mie vene
scorre un sangue che è da tempo immemorabile sangue vinciarese “ : così scrive
Franco (ovvero Gianfranco Corsi Zeffirelli, figlio di Ottorino, il “babbo”) in una
lettera a Guido Masi, sindaco di Vinci ( 22 luglio 1949). Un piccolo cimelio
conservato negli archivi comunali di Vinci presentato nel corso della prima
edizione del Premio per la Comunicazione “Li Omini Boni desiderano sapere”
(2015) organizzato dall’Associazione Vinci nel Cuore con il patrocinio del
Comune di Vinci, raccontato anche in un bellissimo articolo a cura di Ilaria
Morelli sulla rivista dell’Associazione Culturale Orizzonti del novembre 2015. Nel 2017 il premio vinciano per la
Comunicazione veniva formalmente assegnato
al Maestro, tramite la Sua Fondazione fiorentina, nel corso di una bellissima
serata al Teatro di Vinci. Fiorentino di nascita, le origini della famiglia
paterna sono però vinciaresi o
vinciane, come si dice oggi, da secoli. I Corsi sono stati personaggi
importanti nella storia del nostro paese, seppure ricordati da Uzielli e da
Signorini nel loro diario di viaggio a Vinci nel 1872 con un certo sospettoso
pregiudizio, proprio perché talvolta polemici (al tempo già si ritenevano
discendenti della famiglia Da Vinci), al punto di diventare talvolta anche
divisivi (famose le discussioni tra la Filarmonica Leonardo da Vinci e la
Società Musicale Guido Monaco di Olinto Corsi, personaggio simpatico,
stravagante e sempre controcorrente, nonno di Franco Zeffirelli, appassionato
direttore di orchestra, che a suo dire a
Montecatini Terme ebbe addirittura le congratulazioni di Giuseppe Verdi), non
perdonavano niente ai signorottoli locali del tempo (Martelli e Masetti), dotati
però di un innato spirito artistico (infatti sono tra i primi a progettare già
con l’Unità d’Italia un teatro per Vinci, poi realizzato nel 1928 proprio dai
signorottoli) e molto passionali (Olinto, peraltro unico figlio maschio della
contessa Bracci, è un vero protagonista della vita culturale vinciana di fine
Ottocento, seppure un po’ “matto”, nel
senso divertente toscano, così ricorda
il nipote). Franco Zeffirelli è stato poi allievo al tempo del liceo fiorentino
di un altro grande vinciarese, il prof. Enzo Fucini, nipote di Renato Fucini,
primo vice-sindaco di Vinci, dopo la Liberazione, anche lui personaggio colorito
e molto anticonvenzionale, come scrive il regista (Zeffirelli , Autobiografia,
Mondadori, 2006).
Si può dire che oggi, nell’anno del Cinquecentenario della
morte di Leonardo, un altro grande vinciano e fiorentino, se ne sia andato
l’ultimo dei Corsi di Vinci, un personaggio che del “sangue vinciarese” aveva
tutti i caratteri e i connotati, i pregi e i difetti. Speriamo che i suoi figli
adottivi e la Fondazione Zeffirelli, a cui vanno le nostre sincere condoglianze
e un rinnovato ringraziamento per avere accettato il Premio degli «Omini Boni»
del 2017, possano conservare la memoria
“vinciana” della famiglia Corsi. Come Associazione Vinci nel Cuore! noi li
attendiamo ancora a Vinci.
Vinci, 15 giugno 2019
Nicola Baronti
Associazione Vinci nel Cuore. Li omini boni
desiderano sapere
Le immagini della serata degli Omini Boni 2017 con l'Albero della Vita, simbolo della manifestazione. A premiare la Fondazione Zeffirelli il Vescovo di Pistoia
Mons. Fausto Tardelli e il Presidente del Consiglio Regionale, Eugenio Giani
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