mercoledì 6 agosto 2014

VINCI, 10 AGOSTO 2014. TORNA CALICI DI STELLE, UNA NOTTE PER CUORI POETICI


Il 10 agosto torna Calici di Stelle a Vinci
SAN LORENZO: CADONO LE STELLE
Una notte per cuori poetici
E’ sicuramente il proverbio più conosciuto e tipico della notte di San Lorenzo, caratterizzata dalla pioggia di lacrime a cui ciascuno affida un desiderio o un pensiero. Alla ricorrenza sono tuttavia legati altri modi di dire legati al ciclo della vite, per esempio A San Lorenzo l’uva si tinge oppure Per San Lorenzo chicchi maturi a cento a cento e infine A San Lorenzo va nella vigna e mettiti in mezzo. Nei campi si raccolgono invece le prime noci A San Lorenzo la noce è fatta.
Come accade molto spesso nella civiltà contadina dalle condizioni meteorologiche ovvero dal tempo che fa per la festa di San Lorenzo si cercano di trarre gli auspici per il futuro, anche se la tradizione ricorda che per San Lorenzo, gran calura, seppure altri modi di dire temperano assai tale aspetto in attesa dei temporali di agosto. Per San Maria ( ovvero il 5 agosto, dedicata alla Madonna della Neve, ricordata da Leonardo nel suo primo disegno) è per la via, per San Lorenzo è ancora a tempo, per San Rocco (16 agosto) tarda troppo (la pioggia, naturalmente). Godiamoci quindi ancora questi giorni di caldo, sulla base dell’esperienza contadina: Sant’Antonio, gran freddura, San Lorenzo gran calura, l’una e l’altra poco dura. I contadini aspettano chiaramente l’acqua per le loro coltivazioni e non disdegnano di rimarcarlo Se piove il giorno di San Lorenzo la campagna vince, pertanto se piove non se ne dispiacciono Se piove per San Lorenzo, ella viene a otta e tempo, oppure come si soleva dire in proverbi ottocenteschi toscani, Se piove per San Lorenzo, la viene a tempo; se piove per la Madonna ( quella Assunta, in questo caso), l’è ancora buona; se è per San Bartolommè soffiale di drè; c’è anche – come in tutte le cose - chi esagera, San Lorenzo dalla fiumana (addirittura) : di dietro o davanti. E’ anche vero che con la pioggia una parte dell’estate, forse quella più calda ormai se ne va, al punto di dire che per San Lorenzo l’inverno ha messo un dente, e qualche contadino, più poetico, come del resto sono quelli di Vinci, non può che osservare l’inizio del fenomeno per cui Le rondini se ne vanno per San Lorenzo, delegando tuttavia ad una stella cadente di questa magica notte il compito di custodire ancora un pensiero per l’amata o un desiderio tutto da esaudire. Le rondini torneranno di nuovo ad arridere ai cuori poetici nella nuova stagione primaverile, con i primi risvegli dei campi e gli amori di Messer Aprile. ( Gangalandi, I'calendario contadino 2008)








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