venerdì 21 settembre 2012

SULLA TRADIZIONE DEI LUPI DI VINCI. UN ALTRO ANEDDOTO SEICENTESCO

 La Chiesa de La Querce - Fucecchio


QUANDO DA VINCI SI CACCIAVANO
 I LUPI DI FUCECCHIO
La Fonte dei Lupi : Querce di Fucecchio, 26 aprile 1651

La tradizione dei lupi vinciaresi e dei “lupai”, ovvero dei cacciatori, è stata già oggetto di un post della Dama dello scorso anno ( 20 maggio 2011- Vinci, il paese dei Lupi: una tradizione smarrita?), in seguito ad una interessante e inedita riscoperta archivistica del prof.Cipriani in relazione ad un evento dei primi del Seicento, in quel di Montopoli Val d’Arno, quando vennero chiamati dei “provetti” cacciatori vinciaresi per scongiurare dal pericolo di questi animali. Si riporta oggi un altro aneddoto dello stesso secolo, a dimostrazione della fama locale dei cacciatori di lupi, che probabilmente numerosi vivevano sul territorio. Il nuovo episodio è tratto dal volume dello storico e, come si chiamavano in quel tempo, “direttore didattico”  di Fucecchio, Pietro Palavisini, dal titolo  Fucecchio, ieri e oggi (1978) pag. 173 dedicato alla località La Querce, posta in mezzo ai boschi delle Cerbaie, sopra Fucecchio. Il luogo è ricordato per i suoi eventi miracolosi e  la presenza nel Cinquecento di un santo eremita dal nome di beato Gino da Lucca, il quale ebbe per primo la visione della Madonna presso una Querce
« La Madonna apparve altre volte. L’ultima apparizione ebbe il 26 aprile 1651, com’è attestato da un documento dell’archivio dei Medici. Si narra che un ferocissimo lupo aveva assalito ed ucciso numerose persone nella zona boschiva della Querce. Nessuno riusciva a trovarlo nel fitto intrigo di piante, che allora coprivano tanta parte delle Cerbaie. Il duca Ferdinando II vi spedì da Vinci il proprio guardacaccia con due locali provetti cacciatori. Costoro, la mattina, prima d’iniziare la battuta nel bosco, si recarono in chiesa e, dopo avere ricevuto la santa Comunione, rivolsero una fervida preghiera di aiuto alla Madonna. E questa si rivelò ai tre uomini e parlò loro rassicurandoli sul buon esito della loro impresa. Inoltratisi fiduciosi nel bosco, scorsero ad un tratto il lupo che stava abbeverandosi ad una fonte. Avvicinatasi cautamente a giusta distanza, poterono centrarlo in pieno con i colpi dei loro fucili. Così la zona fu liberata dal feroce animale. Quella fonte trovasi a breve distanza dalla chiesa ed è chiamata, anche adesso, la” fonte del lupo” ».
Chissà se i lupi vivono ancora sulle colline di Vinci.  Alla prossima luna piena !

La Croce di Frallupaia, luogo dei mitici "lupi" vinciaresi

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