mercoledì 9 novembre 2011

PREMIO SCRITTORE TOSCANO DELL'ANNO 2011

EX-LIBRIS DI NICOLA BARONTI (EDIZIONI HELICON DI AREZZO) E' NELLA ROSA DEI FINALISTI DEL PREMIO SCRITTORE TOSCANO DELL'ANNO 2011

Il libro Ex-Libris, la nuova raccolta di poesie di Nicola Baronti, contenente l'omonima silloge già vincitrice del Premio Casentino per l'inedito 2011, uscita per le Edizioni Helicon di Arezzo nel giugno scorso, è entrato nella rosa dei finalisti per il premio AUTORE TOSCANO DELL'ANNO 2011, organizzato dall'Associazione Fiera del Libro Toscano di San Miniato in collaborazione con la Presidenza del Consiglio Regionale della Toscana. La giuria tecnica sceglierà fra i 29 autori il vincitore e i due segnalati che verranno proclamati il prossimo 17 dicembre.

mercoledì 2 novembre 2011

TORNA VINCINCONTRI. OSPITE MARCO TARQUINIO, Vinci 11 novembre 2011, h.21,15

Riceviamo e pubblichiamo l'invito a.



Consiglio Pastorale del Montalbano Occidentale

Commissione Cultura

VINCINCONTRI 2011

Chiesa, mondo, laici

Vinci, Palazzina Uzielli

Venerdì, 11 novembre 2011 h. 21,15

MARCO TARQUINIO

Direttore de L'AVVENIRE

LA PRESENZA ED IL RUOLO DEI CATTOLICI NELL'ITALIA DI OGGI

Marco Tarquinio, umbro, nato a Foligno, è dal 2009 direttore responsabile del quotidiano L’Avvenire, succedendo a Dino Boffo « costretto » ad improvvise dimissioni. Come giornalista professionista ha lavorato al Corriere dell'Umbria, a La Gazzetta, dal 1990 al 1994 a Il Tempo di Roma, dapprima alla redazione esteri e poi alla redazione politica che ha guidato negli anni caldi della fine della Prima Repubblica. Dal 1994 lavora all’Avvenire, di cui nel 2007 ne diventa vice-direttore. È vincitore del prestigioso Premio Fregene 2011 per il giornalismo. Marco Tarquinio è un profondo conoscitore del mondo giornalistico italiano, nonché un commentatore fine e competente della società e del sistema politico italiano. Sotto la sua guida, Avvenire ha accentuato la propria fisionomia di giornale rappresentativo di una vitale componente della società italiana, in grado allo stesso tempo di offrire una prospettiva esauriente e uno sguardo complessivo sul mondo contemporaneo.
A Vinci parlerà del ruolo dei cattolici nella società italiana di oggi, anche alla luce degli ultimi eventi e del recente incontro a Todi delle maggiori associazioni cattoliche.


Il prossimo incontro è fissato per il 9 dicembre 2011 con S.Ecc. Giancarlo M. Bregandini, Vescovo di Campobasso - Boiano dal titolo Non si può tacere : esperienze di un vescovo

sabato 8 ottobre 2011

SAN PANTALEO E LE STORIE DI ARCHIVIO DI UNA CHIESA MILLENARIA, San Pantaleo di Vinci, 2 ottobre 2011

CRONACA DI UNA GIORNATA MEMORABILE PER SAN PANTALEO VINCI, 2 OTTOBRE 2011

San Pantaleo e Leonardo

Storie d'archivio di una chiesa millenaria

Vinci - San Pantaleo, un borgo allargato

Carlo Pedretti, Adriano Prosperi, Alessandro Vezzosi, Romano Nanni, Graziano Concioni, Alexader Di Bartolo, Dario Parrini, Sindaco di Vinci, con Mons. Fausto Tardelli, Vescovo di San Miniato, padre Antonio Velotto, parroco di San Pantaleo e Nicola Baronti del Comitato San Pantaleo uniti per la salvaguardia e la tutela della storia del piccolo borgo, dell'antico castagno selvatico, della valle del Vincio, "paesaggio materno di Leonardo" :

SALVATICO E' QUEL CHE SI SALVA




Il 2 ottobre 2011 si è svolto presso la chiesa di San Pantaleone Martire di Vinci l’evento “San Pantaleo e Leonardo”, il convegno organizzato dalla Parrocchia e Comitato San Pantaleo. La manifestazione ha ottenuto un meritato e lusinghiero successo, grazie al prestigio dei relatori e ad una importante presenza di pubblico. Il riscontro immediato è la notizia che gli atti verranno a breve raccolti in una pubblicazione, la cui presentazione costituirà l’occasione per mostrare l’archivio parrocchiale e stabilire il ritorno definitivo di qualche opera d’arte, speriamo restaurata. Per il piccolo borgo pietroso di San Pantaleo di Vinci si è trattata di una giornata memorabile. Il Vescovo di San Miniato, Mons. Fausto Tardelli e il parroco, padre Antonio Velotto hanno fatto gli onori di casa e dato il saluto di benvenuto ad insigni studiosi e tanti appassionati di storia, non solo locale, presenti. Carlo Pedretti, uno dei maggiori esperti al mondo dell’opera di Leonardo, cittadino onorario di Vinci, ha portato la sua testimonianza di affetto a San Pantaleo, nel ricordo della precedente manifestazione ed apertura straordinaria del borgo nel 2007, quando tenne una piccola “lettura vinciana” dal titolo Omo con lettere. L’occasione dell’odierno incontro è stata la riscoperta e riordino dell’archivio parrocchiale di San Pantaleone Martire in San Pantaleo, una chiesa quasi millenaria, come ha avuto modo di evidenziare nel suo intervento introduttivo Graziano Concioni, archivista della Diocesi di Lucca ed ora di San Miniato. Una parrocchia che ha avuto la fortuna di incrociare le sorti della famiglia Da Vinci e di Leonardo, per aver ospitato nel vicino Campo Zeppi la madre di Leonardo, Caterina, accasata a quel personaggio, altrettanto misterioso, dell’Accattabriga. Alessandro Vezzosi, Direttore del Museo Ideale di Vinci, ha ricordato le ricerche archivistiche di Renzo Cianchi sulla madre di Leonardo e le ultime ipotesi sulla origine orientale. Delle tante altre “Caterine” che hanno vissuto però San Pantaleo nei secoli successivi hanno parlato Alexander Di Bartolo, dottore di ricerca in storia della scienza presso l’Università di Pisa, ordinatore dell’archivio parrocchiale di San Pantaleo, e soprattutto Adriano Prosperi, professore di storia alla Normale di Pisa ed Accademico dei Lincei. Adriano Prosperi si è soffermato sul ruolo dei parroci come registratori della storia, in particolare su alcune significative annotazioni dei parroci di San Pantaleo, che registravano il periodo risorgimentale come gli anni della “rivoluzione italiana”, approfondendo così anche il ruolo svolto dalla chiesa toscana per la costituzione di uno stato unitario italiano. Non potevano comunque sfuggire all’attenzione del fine studioso alcune vignette di un parroco di San Pantaleo del primo Novecento che illustrava l’anno trascorso secondo una propria originale interpretazione. Romano Nanni, direttore della Biblioteca Leonardiana di Vinci, oltre a ricordare altri recenti studi sulle origini della Caterina, ha evidenziato le peculiarità della manifestazione, che partendo da Leonardo vuol riportare alla luce quella storia impropriamente definita minore del territorio di Vinci e dei suoi abitanti, che vede anche l’istituzione vinciana direttamente impegnata in una attività di ricerca e catalogazione dei vari archivi presenti nel comune. Hanno portato il loro saluto Dario Parrini, sindaco di Vinci, ed una troupe televisiva del Giappone presente a San Pantaleo per filmare e preparare un documentario su Leonardo.


La manifestazione è stata l’occasione per presentare la nuova iniziativa del Comitato San Pantaleo destinata alla raccolta dei fondi necessari al restauro dell’antica tela di San Pantaleone Martire del XV secolo, ormai da moltissimi anni in stato di abbandono. Nicola Baronti, rappresentante del Comitato San Pantaleo, che ha diretto e coordinato i lavori del convegno, ha anticipato che i ricavi della pubblicazione dello scorso Natale, La befanata vinciarese, a cura della Dama di Bacco di Vinci, verranno destinati dagli autori a tale finalità, anche se non saranno sufficienti a finanziare l’importante restauro. L’augurio finale è che la giornata del 2 ottobre 2011 possa costituire per San Pantaleo l’inizio di una rinascita che consenta alla chiesa ed al suo borgo di vivere una nuova stagione e tornare ad essere un punto di riferimento, non solo paesaggistico, ma anche religioso e culturale del Montalbano, con il completamento dei lavori di restauro degli edifici, il ritorno delle opere d’arte, la presenza di artisti e studiosi del mondo richiamati dalla bellezza del posto e dalle suggestioni leonardesche, a San Pantaleo di un Vinci, sempre più borgo allargato ai luoghi circostanti, con la riapertura delle vecchie strade vicinali e dei sentieri poderali, la memoria di una cultura contadina, la riscoperta degli antichi saperi. La manifestazione, progettata e ideata da Alexander Di Bartolo e Nicola Baronti, si è autofinanziata con l’entusiasmo e l’impegno dei volontari e la gratuita disponibilità dei relatori e studiosi presenti, come tengono a ricordare gli organizzatori. In un momento di crisi economica , di tagli al mondo della cultura, anche questo è un segno importante di partecipazione e di speranza per la salvaguardia di quei valori fondanti della nostra società civile.
San Pantaleo e Leonardo - Storie d'archivio di una chiesa millenaria - San Pantaleo di Vinci, 2 ottobre 2010
Organizzazione della parrocchia di San Pantaleo - Apparita e del Comitato San Pantaleo - Comitato Dama di Bacco di Vinci, su progetto di Alexader Di Bartolo e Nicola Baronti, con il patrocinio della Diocesi di San Miniato e del Comune di Vinci.
Si ringraziano:
la ditta Pratikagroup per l'ausilio dato; l'Associazione Culturale e Sportiva di Bassa per la collaborazione nella pubblicazione degli atti del convegno; gli autori della Befanata Vinciarese , 2010 ( Francesco Cianchi, Raffaello Santini e Cristina Anotonini) e coloro che hanno " Vinci nel cuore", le famiglie e coloro che hanno preparato l'accoglienza, dando una mano per rendere accogliente San Pantaleo, l'Agriturismo Il Vincio per l'amicizia ed il supporto, gli operai del comune di Vinci che sono venuti a montare il faretto e i microfoni, Antenna 5 e la Bacheca per la segnalazione della manifestazione, i giornalisti e tutti coloro che hanno diffuso la notizia del convegno per la salvaguardia di San Pantaleo e la valle del Vincio, un grazie a coloro che ci siamo dimenticati, ma che sappiamo vicini; agli amici di una volta e ai nuovi che abbiamo incontrato; ai relatori ed appassionati di storia locale; a coloro che hanno firmato l'appello per San Pantaleo .... un grazie particolare ad Alexander Di Bartolo, che si è fatto primo promotore della nuova iniziativa, nello spirito originario del Comitato San Pantaleo 2007 e dell'evento San Pantaleo e Caterina. Grazie infine a Camilla Boldrini, fotografa per passione, che ci ha concesso l'uso di questo album fotografico.



Dall'album dei ricordi Padre Antonio Velotto, parroco San Pantaleo, con Carlo Pedretti
Romano Nanni, Direttore Biblioteca Leonardiana di Vinci
Graziano ConcioniIl saluto di Dario Parrini, sindaco di Vinci Il saluto della regista della televisione nazionale del Giappone Adriano Prosperi a San Pantaleo L'intervento di Adriano Prosperi Alexander Di Bartolo, relatore e progettista dell'evento Carlo Pedretti firma il registro d'onore della Dama di Bacco Alessandro Vezzosi firma il registro d'onore della Dama di Bacco
San Pantaleo, ottobre 2011



(Foto di Camilla Boldrini - commento e didascalie di Nicola Baronti)

mercoledì 21 settembre 2011

CENTO ANNI CON VINCI NEL CUORE. IL CAMPANILE DELLA SS. ANNUNZIATA, 1 OTTOBRE 1911 - 1 OTTOBRE 2011

Vinci 1921, particolare



CENTO ANNI CON VINCI NEL CUORE, CENTO ANNI DEL CAMPANILE DELLA SS. ANNUNZIATA, CENTO ANNI DI STORIA DEL PAESE DI LEONARDO, CENTO ANNI VINCIARESI, CENTO ANNI DI NOI


Vinci 1 ottobre 2011 - 30 novembre 2011


MOSTRA FOTOGRAFICA DI IMMAGINI STORICHE TRA OTTO E NOVECENTO


È stato definito il programma per il Centenario del Campanile della SS. Annunziata di Vinci che ricorre il prossimo primo ottobre, predisposto dalla Parrocchia di Santa Croce di Vinci, in collaborazione con il Comitato organizzatore, il consiglio parrocchiale e le autorità locali. La parte religiosa dell’evento si svolgerà nella mattina, alle ore 11, con la Messa solenne, in ricordo di tutti coloro che nel primo decennio del secolo scorso si adoperarono per la costruzione di un’opera a completamento di quel piccolo santuario, punto di riferimento della parte bassa del paese da sempre legata al culto della Vergine, diventato a sua volta il simbolo della nuova urbanizzazione novecentesca del borgo vinciano, fuori le storiche mura medievali.
Alle ore 12, l’evento sarà festeggiato con il Concerto delle campane di Vinci, da quelle del piccolo Santuario a quelle di Santa Croce e al Campano civico. Vinci e le sue campane rappresentano un connubio antico, tanto da diventare a loro volta degli storici simboli del paese, nonché il loro suono uno dei ricordi più cari per chi ha vissuto il paese o lo ha semplicemente visitato come turista.
Alle ore 16 avranno inizio le cerimonie civili, con l’inaugurazione della mostra Cento anni con Vinci nel cuore, una raccolta di immagini del paese tra Ottocento e Novecento. La mostra è stata realizzata con il materiale offerto da alcune famiglie di Vinci, nonché con il contributo di collezionisti privati, coordinati da Matteo Cioni. Non ha l’intento di una ricostruzione storica esaustiva del secolo trascorso all’ombra del campanile, bensì quella di ricordare le suggestioni e le atmosfere dei vari periodi storici attraverso le foto e le cartoline del paese più significative degli ultimi cento anni, come tengono a mettere in evidenza i rappresentanti del comitato organizzatore. Alle ore 16,15 l’introduzione storica sarà tenuta dallo studioso Paolo Santini, con interventi di Antonio Cinelli e Nicola Baronti su alcuni aspetti della mostra fotografica. A dare il benvenuto agli intervenuti oltre al Proposto di Vinci, Mons. Renato Bellini ci sarà il Sindaco, Dario Parrini. Il commento musicale dell’evento sarà curato da Luca Prosperi con musiche della tradizione mariana. La mostra sarà aperta fino al giorno di Sant’Andrea, patrono ed avvocato del popolo di Vinci secondo gli Statuti del XVI° secolo, ovvero fino al 30 novembre 2011. In realtà, come tengono a ribadire gli organizzatori, la mostra resta un cantiere aperto a contributi e disponibilità dei nuovi e vecchi abitanti. La mostra fotografica è infatti il primo evento di un programma di valorizzazione e promozione finalizzato ai festeggiamenti per il quarto centenario della benedizione della chiesa mariana vinciana previsto per il prossimo mese di maggio.



Il campanile - Foto Romano

Parrocchia di Santa Croce
Vinci

Il Campanile della SS. Annunziata
Cento anni con Vinci nel cuore

VINCI, 1.10.2011

h. 11,00
SS. Messa
Nel ricordo di coloro che si adoperarono per la costruzione del campanile
h. 12,00
Concerto delle campane di Vinci
h. 16,00
Inaugurazione della mostra
Cento anni con Vinci nel cuore
Mostra di immagini storiche del paese tra Ottocento e Novecento
con il contributo delle famiglie del paese
h. 16,10
Cerimonia per il Centenario del Campanile
Saluti di
Mons. Renato Bellini Proposto di Vinci
Dario Parrini Sindaco di Vinci

Introduzione storica di Paolo Santini
Interventi di Antonio Cinelli, Nicola Baronti

Commento musicale a cura di Luca Prosperi
Coordinamento mostra fotografica di Matteo Cioni

La mostra fotografica sarà visitabile tutti giorni
fino al 30 novembre 2011
Il campano di Vinci, a proposito di campane vinciaresi



Fonte: Parrocchia di Vinci

martedì 20 settembre 2011

SAN PANTALEO E LEONARDO, NEL RICORDO DI CATERINA - San Pantaleo di Vinci, 2 ottobre 2011

Parrocchia di San Pantaleo Apparita e Comitato San Pantaleo in collaborazione con Dama di Bacco Vinci con il patrocinio della Diocesi di San Miniato e del Comune di Vinci


DOMENICA, 2 OTTOBRE 2011

Chiesa di San Pantaleone Martire

San Pantaleo di Vinci (Fi) h. 14,30

Intervengono

S.E. mons. Fausto Tardelli, Vescovo di San Miniato

P.Antonio Velotto, parroco di San Pantaleo-Apparita

Carlo Pedretti, emeritus e Direttore dell'Armand Hammar Center of Leonardo Studies, Università della California, Los Angeles

Graziano Concioni, archivista, già direttore dell'Archivio Arcivescovile di Lucca

Alexander Di Bartolo, curatore dell'archivio parrocchiale di San Pantaleo

Alessandro Vezzosi, direttore del Museo Ideale Leonardo da Vinci

Romano Nanni, direttore della Biblioteca e Museo Leonardiano di Vinci

Adriano Prosperi, professore della Scuola Normale di Pisa, Accademico dei Lincei

Progetto a cura di Nicola Baronti e Alexander Di Bartolo

Le storie d'archivio di una chiesa e di un luogo vissuti da secoli, fra i più belli e significativi del Montalbano, ripercorse e rilette assieme ad alcuni dei più importanti archivisti e storici italiani. Una domenica a San Pantaleo e Campo Zeppi, definiti anche il paesaggio materno di Leonardo, perchè nel XV secolo qui viveva la madre, Caterina, accasata all'Accattabriga, sulle orme di un fanciullo che un giorno sarebbe diventato un Genio dell'umanità.


San Pantaleo e Leonardo: perché un titolo provocatorio? Cosa Leonardo ha a che fare con San Pantaleo? Sicuramente il titolo della manifestazione si pone in logica prosecuzione all’originario progetto di promozione e valorizzazione culturale denominato "San Pantaleo e Caterina", che si concretizzò nell’omonimo incontro di studio avvenuto a San Pantaleo, esattamente il 9 settembre 2007. Si trattò di una giornata speciale, di popolo come si sarebbe detto una volta, con gli studiosi di Leonardo e gli storici locali impegnati nella riscoperta della figura materna di Leonardo, Caterina, la cui presenza nel territorio della parrocchia, precisamente a Campo Zeppi, veniva attestata in vari documenti. Tanta gente e vecchi abitanti tornarono a San Pantaleo per l’occasione, dopo anni di abbandono. In quei giorni tuttavia non furono pochi a domandarsi davanti al titolo "San Pantaleo e Caterina", chi fosse questa Caterina.
Fu quindi una operazione di recupero alla memoria collettiva di un personaggio della biografia leonardiana rimasta ai margini della storia dei Da Vinci, Caterina, protagonista certamente di romanzi, spettacoli e poemi, ispirati agli artisti spesso dalle sue origini mai svelate; senza una ricerca storica e studi approfonditi, a parte quelli di Renzo Cianchi, pubblicati dal 1952 al 1974, a cui peraltro veniva dedicato il progetto complessivo. Non v’è dubbio che San Pantaleo e Caterina del 2007 ebbe il merito, anche inconsapevole, di riportare l’attenzione degli storici verso questo aspetto dell’infanzia di Leonardo. Per cui, da allora ad oggi, sono stati pubblicati altri studi sulla figura di Caterina , oltre naturalmente a letteratura di vario genere legata al mito leonardiano, forse anche un film.

San Pantaleo e Leonardo, perché il paesaggio di San Pantaleo e della valle del Vincio è stato definito il “paesaggio materno” di Leonardo. Rispetto ad altri del nostro territorio, soprattutto di pianura, è rimasto abbastanza incontaminato. Qui scorre il torrente Vincio che si colora nel paesaggio stagionale per la presenza lungo gli argini di molti salici purpurei, i cui rami utilizzati per legare le viti vengono chiamati dai contadini vinchi, in antichità anche vinci. Il nome del fiume e dei giovani rami delle piante richiamano quello del castello vicino e della famosa famiglia Da Vinci.
San Pantaleo e Leonardo quale ideale compimento di un progetto di promozione e di valorizzazione di un territorio finora rimasto marginale, quasi nascosto, suggerito e promosso dall’iniziativa popolare, accolto da associazioni del volontariato culturale e dalla parrocchia, senza finanziamenti pubblici, ideato, realizzato ed autofinanziato con l’entusiasmo, l’impegno e l’amore di tanti appassionati.
La scommessa iniziale forse ne valeva la pena. Se finora questa gente del Montalbano era stata raccontata da Leonardo attraverso le sue opere, i suoi scritti, le sue pitture, con il progetto San Pantaleo e Caterina si voleva rovesciare la prospettiva, anche a costo di apparire provocatori, con forme d’arte e di fantasia, come i percorsi enoteatrali e di poesia.
Con la restituzione della memoria storica dei luoghi, del borgo pietroso, della chiesa quasi millenaria e del castagno selvatico, volevamo quindi far parlare i testimoni di Leonardo, i loro figli, nipoti, pronipoti per generazioni, tutti testimoni di una lunga storia, tradizione e cultura contadina.
E se oggi, per la gioia degli studiosi, dagli archivi ricompaiono i nomi di Caterina e di Accattabriga, indirettamente la storia dell’infanzia, più in generale della vicenda umana, di Leonardo; assieme diamo voce alle storie dei tanti abitanti che hanno vissuto, amato, salvaguardato fino ad oggi queste terre che Leonardo sapeva così bene interiorizzare e restituire nelle sue opere. A loro, proprio a questi co-protagonisti, agli uomini che con il loro lavoro, il loro fecondo silenzio, spesso comparse nello sfondo della storia ufficiale e del mito di Leonardo, le cui storie e nomi, a poco a poco, emergono dai vecchi archivi e registri parrocchiali, viene dedicato questo incontro.
A noi resta lo scomodo testimone di portare avanti il loro messaggio, reinterpretarlo al passo del tempo, con immutati rispetto e dedizione.

Comitato San Pantaleo, 2011

martedì 13 settembre 2011

QUANTO DURA IL COMITATO ? SAN PANTALEO DAL 2007 AL 2011

Chi se lo ricorda il Comitato San Pantaleo ?
Si costituì nel 2007 dall’incontro fra alcune associazioni e appassionati di storia locale, sulla scia di una petizione popolare per salvare il grande secolare ippocastano che troneggia davanti alla vecchia chiesa, nel centro del borgo pietroso, aggredito da un parassito, abbandonato da anni. Il Comitato San Pantaleo organizzava nel 2007-2008 manifestazioni come l’evento San Pantaleo e Caterina il 9.9.2007, che vedeva il ritorno a San Pantaleo di grandi studiosi e di vecchi residenti, Natale a San Pantaleo e sul Montalbano nel 2007 e 2008 con la mostra dedicata alla piccola Epifania di Leonardo da Vinci, a cura del Museo Ideale di Vinci, incontri culturali, rassegne corali, la riscoperta della tradizione della befanata vinciarese, l’istituzione del premio per la comunicazione sociale intitolato al Carciofo d’oro di San Pantaleo … e poi la mitica Cena dell’Anno bissesto, la Cena dei Santi Stregoni e ben cinque edizioni del percorso enoteatrale La Via di Caterina, sulle orme di Leonardo fanciullo. Nell’ambito di tali manifestazioni veniva presentato il manifesto Salvatico è quello che si salva, per la salvaguardia del castagno di San Pantaleo e della valle del Vincio, ormai conosciuta come il “paesaggio materno di Leonardo”, in ragione del torrente Vincio e dei rossi salici detti vinchi o vinci, da cui deriva il nome della famosa famiglia, ma soprattutto perché nel XV secolo ospitava la madre di Leonardo, Caterina, accasata all’Accattabriga di Campo Zeppi. Nel contempo con i fondi raccolti dal Comitato, il Castagno di San Pantaleo veniva curato e tornava a fiorire, nel suo massimo splendore. Poi, come nella natura intrinseca dei comitati, per definizione soggetti provvisori e finalizzati ad una opera o specifica iniziativa, sembrava tutto finire. Il castagno di San Pantaleo, simbolo di tante iniziative, tornava così a seccare per la mancata cura e l’assenza di mezzi idonei per il trattamento.



Dell’attività del Comitato San Pantaleo, con l’ausilio della Dama di Bacco, restano importanti tracce e documenti audiovisivi, compreso il presente blog. Basta controllare su You Tube, inserendo il termine la Via di Caterina. Vi sono filmati visti da migliaia di persone. A San Pantaleo sono state le telecamere di Rai 2 e Rai 3, Italia 7 che a San Pantaleo registrava la prima puntata della trasmissione Girotondo, Sky che registrava, grazie anche alla condotta Slow Food, un documentario legato ai piccoli comuni italiani (scaricabile da You Tube) e Antenna 5 con servizi sempre puntuali sulle varie iniziative. Dell’attività e riscoperte del Comitato si sono interessate le più importante testate giornalistiche nazionali ( la rassegna stampa è veramente imponente) e locali. Sono stati pubblicati due libri, la Via di Caterina – Guida storica con note poetiche per il ben camminatore, raccolta dei testi storici e poetici dell’omonimo percorso teatrale, nel 2009, e quest’anno la Befanata Vinciarese, una Spoon River toscana, una raccolta delle rime e aneddoti ricordati in occasione della Befanata del 2008, a cura di Nicola Baronti, all’epoca presidente del piccolo Comitato. E la “Via di Caterina” nella sua forma poetica è stata in giro per l’Italia, tra i tanti si ricorda l’evento di Firenze, nel giorno di Leonardo, ovvero il 15.4.2010, e la trasferta di New York nell’ottobre del 2009, grazie alla LAPS di Fucecchio. Insomma, il Comitato ha vissuto un triennio di notevoli attività con varie appendici.


Or bene tutto questo cappello, per dire, al di là della tristezza del castagno di nuovo seccato, il rinascimento di San Pantaleo sembra rigenerarsi improvvisamente con nuove importanti iniziative e incontri. Non possiamo scrivere molto di più. La soddisfazione di chi ha avuto l’onore di rappresentare il vecchio Comitato nel 2007 è quella di aver gettato un seme importante, che altri hanno saputo raccogliere e coltivare. A giorni le importanti novità. E intanto si mormora di un prossimo film e di un testo teatrale scritto da un noto autore ispirati alla Via di Caterina. Alcune importanti opere artistiche conservate nella vecchia chiesa di San Pantaleone martire, chiusa da quaranta anni, starebbero per tornare ed essere restaurate, in parte grazie anche ai ricavi della vendita della Befanata Vinciarese.

Insomma, ma questo Comitato non era finito ????
Gangalandi

Si ripropone il vecchio logo del Comitato San Pantaleo, realizzato da Maria Elisa Baronti, e l'appello Salvatico è quello che si salva, ispirato ad un motto di Leonardo.

domenica 4 settembre 2011

Cento Anni con Vinci nel cuore
Vinci, il Campanile dell’Annunziata

1.10.1911- 1.10.2011

Immagini di Vinci tra Ottocento e Novecento
Vinci, Santuario SS. Annunziata
Inaugurazione della mostra fotografica : 1.10.2011

Nella città di Vinci stanno iniziando i preparativi per il primo ottobre 2011, quando verrà festeggiato dalla comunità il primo centenario del campanile del Santuario della SS. Annunziata. La Parrocchia di S. Croce con il parroco Mons. Renato Bellini, unitamente ad un apposito comitato, stanno organizzando per l’occasione un evento speciale: una mostra fotografica di immagini storiche del paese tra Ottocento e Novecento per rivivere i luoghi, i principali eventi, i personaggi degli ultimi cento anni di storia vinciarese, come si definivano un tempo gli abitanti del paese. Le famiglie di Vinci ed alcuni collezionisti privati hanno messo a disposizione le loro raccolte di memorie per dare vita con le fotografie e le cartoline dell’epoca ad un affresco novecentesco, in bianco e nero, che raffiguri quella storia del paese, impropriamente definita minore. Un grande album di famiglia dove verranno annotati i ricordi più belli, senza quindi la velleità di una ricostruzione storica esaustiva, teso a ricreare le suggestioni e le atmosfere di una Vinci che forse molti non hanno visto o non ricordano. L’occasione è stata il centenario del campanile, costruito per volontà della popolazione, ma soprattutto di una famiglia del paese, i Tamburini. L’evento rappresentò agli inizi dello scorso secolo il simbolo della nuova urbanizzazione della parte bassa del paese, legata da sempre all’immagine ed al culto della Vergine, definito ancora oggi nell’uso comune come il “piano della Madonna”. Il Santuario sorge infatti dove in origine si trovava un’antica cappella devozionale, poi trasformata in oratorio e benedetta agli inizi del Seicento, per assumere l’attuale fisionomia e dimensione nel secolo successivo.
La mostra fotografica inaugurerà anche un ciclo di manifestazioni dedicate proprio alla valorizzazione religiosa e storica del luogo dedicato all’Annunziata a cui il popolo di Vinci legava la sua storia, come si legge nell’epigrafe dell’altare maggiore, consacrandovi nel Settecento addirittura il proprio cuore, episodio dal quale prende il titolo la mostra fotografica : Cento anni del campanile della SS. Annunziata, con Vinci sempre nel cuore.



IL CONCERTO DELLE CAMPANE DI VINCI

1 ottobre 2011, h.12

Si segnala per gli appassionati delle tradizioni un evento eccezionale per il primo ottobre 2011 ovvero il Concerto delle Campane di Vinci, religiose e civiche, che alle ore 12 festeggeranno l'anniversario dei 100 anni del campanile della SS. Annunziata. Il rapporto di Vinci con le sue campane è storico e indissolubile. Esattamente in fila tra loro, la torre e i campanili hanno delineato il profilo del paese e le loro campane, oltre ad avere regolato la vita civile e religiosa per secoli, sono le protagoniste di storie e leggende paesane. Per chi ha vissuto Vinci sia come cittadino o semplice turista il ricordo delle campane è indelebile. L'evento è senza dubbio da non mancare.