mercoledì 3 giugno 2009

Ancora sul monumento che non c’è
LA SUPPOSTA DI LEONARDO

Mentre divampa la discussione, anche politica visti i programmi presentati dai candidati per le prossime elezioni comunali, fra chi sostiene che il monumento a Leonardo già esiste nel suo paese e chi insiste a non vederlo, a conferma di quanto ancora siano poco chiari nelle terre di Leonardo e del Rinascimento i rapporti fra cultura e tradizione , come del resto fra arte contemporanea e sentimento popolare; con una certa meraviglia, si deve constatare che sono oltre cento anni che si discute dell’opportunità o meno di una statua o altro monumento con il profilo e il piglio leonardesco a Vinci. Arrivati a questo punto, forse è meglio abbandonarsi ad una sana risata, sdrammatizzante e dissacratoria, grazie ad uno spirito burlesco locale, non vinciarese ma empolese, Carlo Rovini, che purtroppo ci ha lasciato qualche anno or sono, direttore della rimpianta rivista satirica L’Empoliere, nonché fine narratore e poeta, con un unico hobby, come a lui piaceva sottolineare, amare la gente che sorride. Quindi, caro Leonardo perdi ogni speranza di avere un tuo monumento in quel di Vinci … neanche si sa come eri fatto …. magari pensa ad una bella punizione per i tuoi concittadini così ingrati ! Una bella super supposta !

VINCI
Addormentata in mezzo a que’ declivi
Nessuno avrebbe volto a te lo sguardo
Se ad Anchiano, al fresco degli ulivi,
non fosse nato un giorno il Gran Bastrado.

La barba folta, lo sguardo a leopardo,
col senno superò i morti e’ vivi,
la Cena e la Gioconda, gli obbiettivi,
l’elessero dell’arte il Baluardo.

Di Vinci i figli ingrati, con sgomento,
scordarono del Genio i fasti e’ fini
tant’è che’un gli hanno eretto un monumento;

se ritornasse in vita, o Cittadini,
inventerebbe ancor a bella posta
per Vinci, su misura, ‘na supposta!


Il sonetto di Carlo Rovini e la vignetta di Bac, ovvero pseudonomino del pistoiese Franco Bacci sono tratti da il “Sonettiere” di Carlo Rovini, pubblicato a Fucecchio, nel 1981.

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