lunedì 27 dicembre 2010

ANCORA SULLA FESTA DEI SANTI GIOVANNI

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LA FESTA DEI SANTI GIOVANNI,
LA FESTA SMARRITA
Vinci, 27 dicembre - San Giovanni Evangelista
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Il 27 dicembre, San Giovanni Evangelista, per Vinci era una festa importante, almeno fino ai primi anni del Novecento ovvero la festa del patrono del Comune di Vinci. Per maggiori approfondimenti si rimanda al post dello scorso anno. Questa volta ci soffermiamo sulle origini e natura della festa civile e cristiana.

I SANTI GIOVANNI E LE PORTE SOLSTIZIALI
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Le feste dei Santi Giovanni, che coincidono con i solstizi, evocano antichi riti agricolo-pastorali legati al nome di Giano, un’antica divinità bifronte degli Italici, identificato con il Sole nel ciclo giornaliero e annuale. Giano, re leggendario e divino, avrebbe dato inizio alla civiltà, istituendo i riti religiosi e promuovendo la civiltà. In suo onore le corporazioni degli artigiani romani celebravano le due feste solstiziali.
Giano era, in senso generale, il “custode delle porte” ed esercitava la sua influenza su ogni passaggio e su ogni inizio o principio. A lui erano consacrati il primo mese dell’anno, l’inizio di ogni mese, di ogni giorno e di ogni attività. In quanto divinità solare Giano aveva il controllo delle porte del Cielo, che il sole apre con l’alba e chiude con il tramonto, così come all’inizio e alla fine dell’anno solare.
Nel ciclo annuale Giano apre e chiude le Porte Solstiziali, attraverso le quali il sole dà inizio alle due metà, ascendenti e discendenti, del percorso annuale.
Il volto di Giano è bifronte (duplice). Da una parte è raffigurato con un volto maturo e barbuto, a simboleggiare - secondo una concezione platonica - l’attenzione rivolta alle cose del mondo, dall’altra con un volto giovane e gioioso a rappresentare invece l’aspetto divino dell’anima, attratta da Dio.
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Il nome di Giovanni, che nella tradizione cristiana, si viene a sovrapporre a quello di Giano, viene interpretato nel medioevo come “Grazia del Signore”, collegandola alla parola ebraica hanan, dal doppio senso di misericordia e di lode, per cui i due significati di “Misericordia di Dio” e di “Lode di Dio”, corrisponderebbero alle direzioni ascendenti e discendenti delle due metà del cielo annuale, in quanto la misericordia scende da Dio sugli uomini, mentre la lode sale verso la divinità. Altri studiosi invece intravedono nella radice ebraica Joni (giorno), legata al significato solare del termine, il collegamento fra il cristiano Giovanni e il pagano Giano.
I Santi Giovanni trovano pertanto un preciso riscontro nel simbolismo collegato al rapporto fra Cristo e San Giovanni Battista, come le due metà ascendente e discendente del ciclo solare. L’Evangelista muore il 24 giugno perché in quel giorno il Sole inizia a decrescere, ma la sua festa è celebrata il 7 dicembre, data della dedica della sua Chiesa ad Efeso, in quanto per la Chiesa significa la rinascita della luce e del verbo. Il Battista celebra la nascita al Solstizio d’estate, che l’Angelo del Signore annuncia come giorno di gioia in quanto, pur dando inizio alla fase oscura dell’anno, annuncia e prepara la via al prossimo avvento di luce.
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Secondo anche l’iconografia classica, nell’immagine giovane e imberbe dell’Evangelista emerge il volto bello e giocondo di Giano, simbolo del solstizio d’Inverno, mentre nella figura del Battista si ripropone la faccia barbuta ed accigliata del Dio, in rapporto al Solstizio d’Estate.
L’espressione popolare di San Giovanni che ride e San Giovanni che piange si riferisce ai due volti di Giano ed agli opposti significati attribuiti alle due Porte Solstiziali e alle due metà dell’anno, benefica e favorevole la prima, triste e malefica la seconda.
L’associazione ed il culto dei due Santi Giovanni sono comunque una tipica espressione del culto cristiano medievale. Si ricorda, a titolo di esempio, l’intitolazione della Basilica dei Santi Giovanni in Laterano (oggi impropriamente chiamata San Giovanni) attribuibile addirittura a San Gregorio Magno (590-604 d.c.), in virtù probabilmente della conservazione delle reliquie dei due santi nella suddetta basilica.
La Festa dei Santi Giovanni trova infine ancora oggi un riscontro nell’ambito dei riti esoterici collegati alla Massoneria. I Santi Giovanni erano patroni delle Gilde muratorie in Germania e in Inghilterra. Le Logge dei tre gradi simbolici sono ancora oggi dette di San Giovanni.


Nota didascalica a cura di N. Baronti per la mostra
Natale a San Pantaleo. Tradizione e cultura della festa, 2007 per la Dama di Bacco
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