domenica 26 dicembre 2010

A PROPOSITO DI BUSTI LEONARDIANI.....


Monumento a Leonardo, Vinci 1921
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SUL MONUMENTO OTTOCENTESCO DI LEONARDO
Una interessante segnalazione ed alcune riflessioni
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La pubblicazione delle Befanate Vinciaresi sta suscitando interesse e riscoprendo la passione, l'amore e la dedizione per il paese da parte di molti vinciaresi. Come Dama di Bacco non può che fare piacere. Per tale motivo evidenziamo il commento lasciato da un lettore che probabilmente spiega la fine del monumento ottocentesco a Leonardo, che abbelliva l'omonima piazza, con la successiva nota del curatore dell'antologia (Dama di Bacco).

Dal commento al post della Dama di Bacco del 23 dicembre 2010:
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Salve, sono Matteo Cioni di Vinci, lavoro presso la Misericordia di Vinci, volevo fare i complimenti per il simpatico libro molto interessante, inoltre volevo precisare che il busto di Leonardo che compare nella cartolina non è andato perduto ma si trova adagiato sul muro di una abitazione in località Beccorosso di Vinci. Sono un collezionista di cartoline di Vinci, ho notato quelle nel libro, di cui ne possiedo alcune anche io e nel mio piccolo ho fatto delle ricerche. Magari un giorno ne parleremo di persona! Complimenti a presto.

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Ringrazio Matteo per la segnalazione. Spero ardentemente che sia lo stesso busto del monumento ottocentesco raffigurato nella cartolina pubblicata. In ogni caso, sarebbe interessante sapere per quale motivo dalla piazza principale del borgo prima, dal Museo Leonardiano poi, dove si trovava inizialmente conservato secondo alcune testimonianze, sia finito - ammesso che si tratti effettivamente dello stesso - nella casa di Beccorosso. Alessandro Vezzosi nel libro "I ritratti di Leonardo", edito nel 2009, pubblica una foto e nella didascalia parla di un busto "dimenticato" nella campagna vinciana. Personalmente, non desidero entrare nel merito della vicenda storica. Nel recente libretto sulle tradizioni popolari ho preferito riportare esclusivamente i fatti, usando il condizionale sull'attuale destinazione del busto, per non ingenerare subito delle polemiche inutili. Non spetta a me risolvere la complessa storia. Non ho i titoli, nè gli strumenti per farlo. La mia speranza era quella di provocare - con spirito costruttivo - gli animi vinciaresi e, magari, invogliare qualche storico locale a ricercare e scrivere sull'annosa vicenda del monumento a Leonardo, che peraltro s'intravede in altre cartoline. Non è vero, quindi, che "a Vinci si dorme sempre", come annotava il funzionario cinquecentesco della Podesteria di Vinci!
Per la ricerca storica sulle tradizioni popolari ed il contenuto del libretto, in verità, mi interessava molto di più l'epigrafe dedicata a Leonardo, che Francesco Cianchi peraltro ricavava da alcune fotografie dell'epoca, non tanto dalla cartolina dove risultava illeggibile. Come si può evincere da chi avrà la possibilità di sfogliare il quaderno, si tratta di una iscrizione che ricalca la forma latina, indizio di una mano molto preparata. Per tale motivo, Renzo e Francesco Cianchi pensavano ad un compositore fiorentino, peraltro invitato a Vinci in occasione dell'inaugurazione del monumento nel 1875. Io propenderei per un poeta, per mera partigianeria ! In ogni caso - come si sottolinea nel libro delle befanate - i Vinciaresi non sono riusciti a festeggiare il centenario del monumento, anche perchè nel 1975, cento anni dopo, il monumento non c'era più, il busto era probabilmente smarrito nella campagna di Vinci, come hai segnalato; della storica epigrafe non v'era più traccia, se non il ricordo orale degli anziani.
Caro Matteo, mi congratulo per la tua passione di collezionista attento e preparato. Le cartoline pubblicate purtroppo non sono di mia proprietà, nè degli altri autori. Fanno parte di una bellissima collezione privata il cui proprietario mi ha chiesto di non rivelare il nome per motivi personali. Tuttavia sulla cartolina del monumento di Leonardo, che ho avuto il piacere di visionare e detenere per un giorno, ci sono delle ulteriori novità. Quando il libro era ormai in stampa, mi è stato riferito di una identica cartolina in possesso ad altro vinciarese, spedita addirittura nel 1921. Dovrebbe far parte di una mini serie di tre cartoline pubblicate da una casa editrice veneziana, così mi dicono. Ti auguro di trovarle al più presto, magari tutte quante! Si potrebbero pubblicare su di una prossima edizione delle Befanate o su altro quaderno di storia locale, con le opportune correzioni.
Colgo l'occasione, per ricordare che i proventi di questa prima edizione delle Befanate verranno destinati per opere di beneficenza. L'intenzione dei vari autori è quella di contribuire al restauro di una opera d'arte del nostro territorio. Il ricavato non sarà molto, per il numero limitato di copie e probabilmente di lettori. Il gesto tuttavia vuole essere il modo più diretto per testimoniare come, nel segno della tradizione popolare, sia ancora possibile per quei vecchi vinciaresi, evocati nella rima poetica toscana, raffigurati in vecchie cartoline, condividere assieme ai giovani di oggi l'amore, la cura e l'attenzione per il paese, collaborare nel segno della continuità storica alla comune opera per la tutela e la salvaguardia artistica e ambientale del nostro territorio (compreso il monumento ottocentesco di Leonardo). Grazie ancora Matteo, perchè con il tuo prezioso contributo confermi che vi è ancora la possibilità di far rivivere lo spirito e l'anima del luogo ..... alla faccia magari di chi parla male dei vinciaresi!

Nicola Baronti

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