sabato 26 marzo 2011

A VEGLIA CON ALI DI LUNA Vinci 1 aprile 2011

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La veglia con il poeta e saggista empolese

Massimo Corsinovi

" il poeta del silenzio "

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Monica Turoni, arpa

. VINCI, BIBLIOTECA LEONARDIANA (g.c.)

01 aprile 2011 H. 21,15

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Al termine degustazioni del vino vermiglio di Vinci,

a cura del CONSORZIO COLLINE DI VINCI

Venerdì, 1 aprile 2011 alle ore 21,15 torna a Vinci la veglia poetica nella Biblioteca Leonardiana (g.c.) con il poeta e saggista empolese, Massimo Corsinovi. Diplomato al Liceo Pontormo di Empoli e laureato in Lettere all’Università di Firenze, ha al suo attivo collaborazioni con la RAI, la «La Nazione» e varie riviste. Lavora alla Redazione della Rivista di Ascetica e Mistica dei padri domenicani nel convento fiorentino di S. Marco. Numerose le sue opere e pubblicazioni, dall’esordio, ancora studente, di Segni sul limitare, prima raccolta di poesia degli anni Ottanta all’ultimo L’infinito anelando. Clemente Rebora poeta e testimone di Cristo, Edizioni Nerbini, Firenze 2010. Due testi che rappresentano molto bene due dei grandi interessi dell’autore empolese, la poesia e lo studio critico dell’opera di Clemente Rebora. Significativo è il titolo della veglia, Ali di luna, ispirata ad una sua raccolta di poesie del 2006, edita da Polistampa, che ha ottenuto numerose recensioni a livello nazionale, anche per una forma poetica che non sembra avere riscontri nella storia della poesia contemporanea. Come è stato fatto notare la parola di Massimo Corsinovi proviene « direttamente dal silenzio: attimi di meditazione che riportano allo stato primordiale delle cose, liberandole definitivamente dal superfluo del quale l’Universo è pieno. Il grande Mario Luzi lo ha definito per l’appunto “il poeta del silenzio”, quasi a sottolineare la morbidezza dei versi dell’autore corroborati però da una forza e un valore carichi di tensione contemplativa». La sua poesia, come sottolinea Sergio Givone è quindi anche «una capacità, una forza, un’energia, una vera e propria potenza del linguaggio, che riesce a sprigionare dal linguaggio stesso un incanto, là dove sembrerebbe impossibile ritrovarlo, l’incanto, nel nostro mondo disincantato».

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La prossima veglia vinciana si presenta quindi piena di nuovi contenuti e significati, pur mantenendo lo stile e la forma dei precedenti incontri. L’accompagnamento musicale sarà curato dall’arpista Monica Turoni, diplomata al Conservatorio di Pesaro, perfezionatasi all’Accademia S. Cecilia di Roma, alla Chigiana di Siena ed infine presso l’ Indiana University di Bloomington (Usa). Ha fatto parte dell’Orchestra Giovanile Italiana della Scuola di Musica di Fiesole, ha collaborato con l’Orchestra Collegium Musicum dell’Università di Bologna, l’orchestra Bruno Maderna e la Filarmonica delle Marche. Nello stile delle vecchie veglie, il Consorzio Colline di Vinci concluderà l’incontro con una degustazione dei vini vermigli del Montalbano. Dalla poesia degli uomini si passerà a quella della terra, secondo una famosa definizione di Mario Soldati. L’abbinamento poesia e vino si è rivelato una intuizione molto felice, come hanno dimostrato i precedenti incontri, che con grande semplicità, naturalezza e cordialità hanno fatto riemergere una delle facce più belle, antiche e nobili, di un territorio ancora ricco di esperienze, iniziative e voci, purtroppo talvolta poco conosciute e comprese. La veglia poetica sta quindi diventando un nuovo percorso di avvicinamento, aperto a tutti, alla conoscenza e alla comprensione di una forma espressiva che, seppure antica, è oggi relegata a “cenerentola” dell'editoria. Forse sarà anche per tale condizione di svantaggio che rimane uno dei linguaggi più nuovi ed interessanti, ricco di autori, stili e forme, come dimostra anche l’opera dei poeti già presentati, Giuseppe Grattacaso e Marco Cipollini. L’organizzazione della sera è come sempre a cura della Commissione Cultura della Zona Pastorale del Montalbano con il Patrocinio del Comune e della Pro Loco di Vinci. L’ingresso è libero.

. Sera in paese


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Il campanile si posa

sulla mia malinconia,

un vecchio si allontana

nel vicolo semideserto

prendendo per mano

il sorriso di un bimbo

affacciato a una finestra

e l'ultimo raggio di sole

seduto sopra il tetto.

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da Segni sul limitare, 1979

Deflagra di silenzi

la sera mentre tutto

di luna s'infiora.

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da Ali di luna, 2006

Fonte: Commissione Cultura Vicariato Montalbano Occidentale

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