domenica 29 luglio 2012

AL TAGLIO DEL NASTRO LE MEMORIE DEL TERRITORIO. LA PORTA DEL BARCO REALE A SANT'AMATO, 28.6.2012. I PAESAGGI DELL'ANIMA DI LEONARDO, DA ANCHIANO A CAMPO ZEPPI DI SAN PANTALEO.

Il taglio del nastro, 28.7.2012  ( Foto Dama di Bacco) 

 SANT'AMATO DI VINCI
28 LUGLIO 2012
LA PORTA DEL BARCO REALE

   
La porta del Barco - Sant'Amato 20.7.2012 (Dama di Bacco)


Sant'Amato di Vinci, 28 luglio 2012.
Mentre a Vinci iniziava la Festa dell'Unicorno con migliaia di persone accorse a festeggiare la magia degli elfi, sul monte, dove probabilmente gli elfi dovrebbero vivere, a cura dell'Associazione Sant'Amato a Tavola e Montalbano Domani  veniva "riaperta", restaurata e accessibile da sentiero debitamente curato, l'antica porta al Barco Reale, il grande muro che delimitava la riserva granducale del Montalbano. Una piccola riscoperta che trova radici lontane nell'appassionata ricerca e studio di Alessandro Lassi e Giuseppe Pisacreta degli anni Ottanta, che i volontari delle associazioni locali hanno saputo oggi debitamente valorizzare e promuovere, con il Sindaco di Vinci e le autorità a tagliare un nastro tricolore, segno di una convinta partecipazione e riappropriazione dei tanti beni artistici del nostro territorio, considerati impropriamente minori. La peculiarità dell'evento riporta alla memoria l'altra grande inaugurazione, del giugno scorso, alla restaurata casa natale del Mito Vinciano, con un allestimento moderno e ricercato e costi, senza dubbio, maggiori. 
Due eventi, apparentemente diversi, ma strettamente uniti da una convinta e ragionata riscoperta del territorio, in chiave di una valorizzazione turistica importante per il futuro di Vinci e del Montalbano, orientata sempre più verso la salvaguardia del "paesaggio" di Leonardo, ovvero di quel "paesaggio dell'anima vinciana" di cui ancora oggi gli abitanti ne sono testimoni,  più o meno consapevolmente.

 
Il taglio del nastro alla "nuova" casa dei Da Vinci (foto Dama di Bacco)

ANCHIANO DI VINCI
22 GIUGNO 2012
INAUGURAZIONE DEI RESTAURI
ALLA CASA DEL MITO


SALVATICO E' QUEL CHE SI SALVA
SAN PANTALEO, CAMPO ZEPPI E CATERINA
Salviamo il paesaggio materno di Leonardo

Tramonto a San Pantaleo, dietro Campo Zeppi. Vinci, 24 giugno 2007

 



Si ricorda in questo contesto, come in una naturale successione di eventi, quello del 24 giugno 2007 quando un gruppo di giovani del paese cantando la canzone "Caterina" di De Gregori tornarono al borgo di San Pantaleo (abbandonato da anni, senza luce e acqua) e attesero questo tramonto, nella convinzione di aver riportato una luce sulla storia della madre di Leonardo e di Vinci (bellissimo e suggestivo il brevissimo video inserito dai ragazzi su YouTube che si può facilmente scaricare). Da allora, la valle del Vincio, dove vola il nibbio del primo ricordo dell'infanzia di Leonardo, è sempre più visitata, in sordina probabilmente; ultimi in ordine di tempo i pellegrini della Fiaccola di San Pantaleone di Montauro.  
Molto è stato fatto con la comunicazione, molto c'è da fare in termini di recupero e manutenzione del borgo e delle case sparse della campagna per una della tante belle "note paesaggistiche" del nostro territorio. Nel frattempo, però, Campo Zeppi e la casa della Caterina sono state inserite nei percorsi naturalistici d'eccellenza da parte del Comune di Vinci e indicate tra i luoghi Vinciani nelle guide della Biblioteca Leonardiana. Studiosi e mass-media stanno venendo a San Pantaleo, ininterrottamente. A novembre scorso, per esempio, una troupe della televisione giapponese ha girato un documentario sulla figura della Caterina a Campo Zeppi. Nel 2010 c'erano stati addirittura gli studenti e professori dell'Università di Syracuse di New York per una ricerca sul territorio.
Dal 2007 ad oggi, la RAI, Canale 5, Sky oltre alle televisioni locali hanno diffuso nel mondo le immagini di San Pantaleo e di Campo Zeppi, rilanciato gli studi con le foto degli anni Cinquanta e Settanta curati da Renzo Cianchi e Alessandro Vezzosi. 
Questi due precedenti eventi ci fanno sperare, nel tempo necessario ai piccoli passi, che anche questo lembo del nostro territorio possa avere nei prossimi anni un recupero integrale nella memoria collettiva di una comunità. 
Dal 2007, la Dama di Bacco rinnova l'invito a tutti quanti, autorità ecclesiastiche, in primis, ma anche autorità politiche, associazioni per il recupero storico e artistico dei beni culturali e architettonici, studiosi di Leonardo: tornate e salvate San Pantaleo e la valle del Vincio, paesaggio dell'anima di Leonardo. 

San Pantaleo e Caterina, 9.9.2007 (Foto D. Lavoratorini)
Bencamminatori sulla Via di Caterina, 2008 ( Foto D. Lavoratorini)

Il paesaggio dell'anima, visto da Buccialla (Foto Dama di Bacco)

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