UNA GRANDE FESTA PER IL GIORNALISMO
LA SERATA LEONARDO BERNI
VINCI NEL CUORE!
I VINCIANI RACCONTANO IL PAESE DI LEONARDO
VINCI, 6 APRILE 2014
(Foto di Domenico Alessi)
Il grande successo della nuova edizione del premio
giornalistico della Città di Vinci, dedicato al corrispondente da Vinci per
quasi cinquant’anni del quotidiano La Nazione, Leonardo Berni, induce a qualche
annotazione e ricordo della serata dello scorso 6 aprile. Innanzitutto è d’obbligo
citare la giornalista pratese Sara Bessi che ha ottenuto il riconoscimento
assegnato dal Comitato Vinci nel Cuore! e dalla famiglia di Leonardo. Una
segnalazione d’onore anche a Francesco Meucci, responsabile della
cronaca di Empoli del quotidiano La Nazione, ed a Samanta Panelli, attuale
corrispondente per la cronaca vinciana.
La manifestazione è stata una vera festa per il giornalismo
locale. Un numeroso pubblico ha applaudito la partecipazione dei vincitori e
sottolineato la simpatia del personaggio Leonardo Berni, che con i suoi
racconti e articoli, raccolti per l’occasione dalla figlia Tiziana, è diventato
negli anni il “cronista“del paese. Come ha ben sottolineato un altro
giornalista fucecchiese, di una testata peraltro concorrente: “ scrivere, da
professionisti o da pubblicisti, del luogo in cui si abita, non è facile. Se ha
scritto cose giuste o meno, l’autore lo sa subito, o attraverso una telefonata
o a viva voce, di presenza, caso mai fermato per strada. È un giornalismo in
prima linea, questo. Che presuppone capacità di documentarsi, sapere tutto di
tutti, e il coraggio delle proprie idee”. In poche parole e brevi tratti,
questo era proprio Leonardo Berni.
La serata,
organizzata e curata dal Comitato Archivio Vinci nel Cuore!, è stata l’occasione
per ricordare il primo concorso giornalistico Città di Vinci e per annunciare
la ripresa dell’iniziativa, in modo continuativo, fin dal prossimo anno.
Arriva anche Samanta Panelli, attuale corrispondente da Vinci del quotidiano La Nazione (la seconda da sinistra) Vinci 6.4.2014 (foto pgc Domenico Alessi) |
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I saluti di Mons. Renato Bellini, presidente di Vinci nel Cuore, con Nicola Baronti, Tiziana Berni e Francesco Meucci, responsabile della cronaca di Empoli del quotidiano La Nazione, 6.4.2014 (pgc foto Domenico Alessi) |
IL PRIMO CONCORSO GIORNALISTICO CITTA' DI VINCI
(1962-1963)
Era esattamente il giugno 1962 quanto l’Associazione
Turistica Pro Vinci bandiva il concorso giornalistico sul tema “Leonardo e la
sua terra”. La premiazione avveniva ad Anchiano, presso la casa natale di
Leonardo, il 21 aprile 1963.
Parteciparono quindici giornalisti. La graduatoria redatta da una giuria
composta dagli on. Prof. Raffaele De Grada, Dott. Rodolfo Gazzaniga, on. Prof.
Adriano Seroni, prof. Diego Valeri, con la partecipazione per l’E.P.T. di Aldo
Mannucci, rappresentava il frutto quasi di un piccolo compromesso storico ante litteram. Il primo premio,
costituito da una somma di denaro, andava ad un articolo pubblicato sull’Osservatore
Romano da F. Ceccopieri Maruffi dal titolo “Sosta a Vinci” per “l’intrinseco
valore del pezzo sotto l’aspetto giornalistico letterario e per la garbata e
piana esposizione storico-turistica”, come annotava la commissione giudicante.
Il secondo premio veniva assegnato al giornalista empolese Giovanni Lombardi
per un articolo pubblicato su L’Unità dedicato ad una delicata questione paesana: “
Vinci: appello del Comune per la realizzazione dell’opera. Nella piazza
principale del paese sorgerà il monumento al grande Leonardo”. Terzo
classificato un giornalista sportivo, anche poeta, dalle origini vinciane del
quotidiano La Nazione, Saverio Ciattini, per un articolo sull’“automobile a
molla nel Museo Leonardiano”. Segnalati infine i giornalisti Bruno Bruni (L’Osservatore
Romano), Massimo Grillandi (Il Popolo) e
infine Ettore Stancampiano (La Giustizia).
Dal prossimo anno, l’intenzione del Comitato Vinci nel Cuore! è continuare nel segno già tracciato (a tale proposito, si ricorda anche un premio alla comunicazione sociale organizzato a San Pantaleo nel 2008) con la predisposizione di un nuovo statuto e regolamento aperto a tutti i modi e forme di fare giornalismo ai nostri giorni, con l’assegnazione ancora di premi d’onore, dedicati a Leonardo Berni e, probabilmente, anche a qualcuno dei primi vincitori della rassegna vinciana ( n.b.)
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