Dopo il successo del 2014 torna a FALTOGNANO
LA VEGLIA
DELL’EPIFANIA E LA BEFANATA DEI POETI
Faltognano (Vinci) 5 gennaio 2015 ore 20
Prenotazione obbligatoria
Rivive una delle più antiche
tradizioni del Montalbano e della Valdelsa, la “befanata dei poeti”.
All’origine un gioco di società delle accademie rinascimentali fiorentine che
poi passava nelle cantine e osterie
contadine, con improvvisazioni in rima, spesso dissacranti, sugli eventi
dell’anno vecchio e i personaggi del paese. La tradizione a Vinci è continuata
fino agli anni Settanta del secolo scorso. La befanata “vinciarese” si
distingue da quella pistoiese e
maremmana, forse più conosciuta, tradizionale rito di questua. In questo caso,
è invece un'intera comunità che si prende in giro con le parole dei poeti, rovesciando
le posizioni; per cui se nell'antichità erano gli animali che la cantavano ai padroni
oppure i contadini ai fattori, oggi è la Befana ad interessarsi delle vicende amorose e scherzose
dei cittadini del paese.
La tradizione si rinnova, per il
secondo anno, con un evento ancora speciale. Saranno due giovani e affermati poeti dell’ottava rima a cantare nella veglia dell’Epifania. La poesia come un ideale companatico ad una
cena toscana, a prenotazione obbligatoria, che vuole rievocare la tradizione
con i poeti di oggi e una prospettiva più ampia di storie, personaggi ed eventi,
non solo locali.
L’antica festa è un modo per
ricreare un luogo ideale per la poesia popolare nelle “case del popolo”, in particolare
quella di Faltognano, laddove una volta cantavano i vecchi poeti dell’ottava
rima del Montalbano, fra cui l’ultimo e più grande, Natale Masi, detto il
Guercio di Vinci, maestro di ottave del mitico Benigni. Non a caso, per
ricordare l’antica usanza e i vecchi
maestri vengono da Prato, FABRIZIO GANUGI e da Braccagni ENRICO RUSTICI, due
tra i più giovani apprezzati poeti improvvisatori di oggi, che rielaborano l’ottava rima nel linguaggio
poetico contemporaneo, con nuovi stili e arrangiamenti. Con tale manifestazione,
gli organizzatori intendono promuovere
anche un progetto per la costituzione di un centro di conoscenza e di
valorizzazione delle tradizioni popolari dell’Empolese Valdelsa.
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