Il "pensatoio" ... inizio della disfida in ottava rima - Faltognano 5.1.2014 |
LA BEFANATA DI FALTOGNANO
Circolo Arci, 5 gennaio 2015 ore 20
-
Rivive
l’antica tradizione della vigilia dell’Epifania
con due giovani “campioni” dell’ottava rima toscana. Fabrizio Ganugi di
Prato e Enrico Rustici di Braccagni si contenderanno il titolo di “Befana” del
2015.
Come
ridere sull’anno passato e sperare in un migliore anno nuovo con i poeti,
secondo l’antica usanza del Montalbano.
Si
consiglia la prenotazione !!! Per
informazioni rivolgersi alla Casa del Popolo di Faltognano oppure tel. 338 6640772 – 349 5293253
Nella
vigilia dell’Epifania torna la Befanata dei Poeti alla Casa del Popolo di
Faltognano di Vinci sulla scia del divertimento e dell’entusiasmo dopo il
successo della scorsa edizione. Nobilitata dalle accademie fiorentine del Cinquecento,
il gioco di società in poesia della “befanata” s’ispira a tradizioni antichissime. In questa
notte speciale, infatti, si credeva che
gli animali potessero acquistare il dono della parola per dire agli uomini
tutto quello che non potevano nel corso dell’anno, comprese anche le cose
spiacevole e pettegole; così come il servo poteva dirla finalmente ai padroni,
il contadino al fattore (“L’altre notti non sono a questa uguali/ che le
bestie, il passato e futuro/ ci annunziano ch’abbiam tarpate le ali” scriveva
il poeta Antonio Petrei in un famoso Prologo per una Befanata cinquecentesca).
Un gioco nel quale attraverso la scherzo e la poesia in rima si arrovesciavano le sorti degli uomini.
Finché non arrivò la Befana in persona, nella versione delle accademie
fiorentine. In verità si trattava di un poeta che, scelto tra i convenuti,
veniva incaricato di improvvisare rime sulle”polizze” ovvero le sorti dei
prescelti, a sorteggio tra i nomi
lasciati in vasi d’oro e d’argento. Il più importante poeta “befanaro” è stato
il Lasca, Anton Francesco Grazzini Questa versione del gioco è infine approdata e
volgarizzata nelle osterie e nei ritrovi popolari fino a quasi tutto il secolo
scorso. Nella veglia dell’Epifania, si ritrovavano i poeti del paese (non
importa che fossero “laureati”, spesso erano semplici popolani con il dono
della rima) per inventare e scrivere le Befane ovvero terzine, quartine o
ottave sui personaggi e gli eventi che avevano caratterizzato l’anno appena
trascorso. Talvolta nell’abbinamento delle polizze si creavano coppie di
zitelli e si disfacevano quelle di sposati. Si scoprivano gli “artarini” ovvero
le simpatie, le amicizie o le antipatie del paese. Spesso trascritte su fogli
venivano appese alle fontanelle, come a Vinci, o agli alberi del poggio, vedi a
Fucecchio. O addirittura venivano cantate da colle a colle. Un’usanza che i
vecchi contadini ricordano ancora, tipica del Montalbano e di tutto il
territorio dell’Empolese -Valdesa, seppure le nobili origini di questo gioco di
società non fossero conosciute ( fortunata una recente pubblicazione di
“Befanate e Scherzi in Poesia” edita dalla Sarnus Firenze, che ha permesso di
riscoprire e valorizzare l’antica tradizione a Vinci e sul Montalbano).
La
Befanata che Faltognano ripropone è un ritorno alle antiche origini
rinascimentali del gioco. Sono infatti due poeti in ottava rima, scelti tra i
più giovani e apprezzati a livello toscano e -
permetteteci - nazionale, chiamati ad improvvisare sugli eventi e i
personaggi dell’anno appena trascorso, suggeriti dai partecipanti attraverso il
gioco delle polizze.
Un
modo divertente per verificare quale evento o personaggio dell’anno vecchio
abbia colpito maggiormente l’immaginario collettivo e benedirlo con l’ottava
rima, lasciandolo ai posteri. Una volta queste “befane” erano ricordate e tramandate a
memoria. Oggi, grazie ai moderni mezzi di riproduzione, si spera di fare una
raccolta vera e propria con i testi prodotti nel corso di queste divertenti
serate. È
anche un nuovo progetto per sostenere quel pensiero popolare caro alle case del
popolo, come quella di Faltognano, per tanti anni centro di aggregazione della
comunità e punto di ritrovo di poeti e improvvisatori, che venivano da tutto il
Montalbano.
Enrico Rustici |
I
poeti improvvisatori di quest’anno, che si contenderanno il titolo di “befana”,
sono Fabrizio Ganugi di Prato e Enrico Rustici di Braccagni, scelti dagli
organizzatori tra le più interessanti leve dell’ottava rima toscana. Due
giovani, non a caso, a dimostrazione di
come questa antica forma poetica riesca a rinnovarsi nei temi, nelle
forme espressive, nel linguaggio mantenendo fede alla struttura dell’ottava, a
quell’anima popolare dei poeti “ a braccio” e del “contrasto”, peraltro, alla
base anche di nuove forme espressive care ai giovani, come il rap.
Per
partecipare all’incontro conviviale dell’antica “osteria in rima” nel corso
della quale avverrà la disfida poetica della “befanata” occorre prenotarsi da
subito.
Per
informazioni rivolgersi alla Casa del Popolo di Faltognano oppure tel. 338 6640772 – 349 5293253
La tradizione dei cartelloni delle Befane |
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