DAL DISCORSO DI CALAMANDREI
AGLI STUDENTI DI MILANO, 26 GENNAIO 1955
La
Costituzione come un testamento
Quanto sangue, quanto dolore per arrivare a questa Costituzione! Dietro ad ogni
articolo di questa Costituzione, o giovani, voi dovete vedere giovani come voi
caduti combattendo,
fucilati, impiccati, torturati, morti di fame nei campi di concentramento,
morti in Russia, morti in Africa, morti per le strade di Milano, per le strade
di Firenze, giovani che hanno dato la vita perché la libertà e la giustizia
potessero essere scritte su questa carta. « Quindi, quando vi ho detto che
questa è una carta morta, no, non è una carta morta, questo è un testamento, un
testamento di centomila morti. Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra
Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri
dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati, dovunque è morto un
Italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lí, o giovani, ol pensiero perché lí è nata la nostra costituzione »
Piero
Calamandrei
Discorso ai giovani tenuto alla Società Umanitaria, Milano, 26 Gennaio 1955
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