mercoledì 24 aprile 2013

25 APRILE, FESTA DELLA LIBERAZIONE


DAL DISCORSO DI CALAMANDREI
AGLI STUDENTI DI MILANO, 26 GENNAIO 1955

La Costituzione come un testamento

Quanto sangue, quanto dolore per arrivare a questa Costituzione! Dietro ad ogni articolo di questa Costituzione, o giovani, voi dovete vedere giovani come voi caduti combattendo, fucilati, impiccati, torturati, morti di fame nei campi di concentramento, morti in Russia, morti in Africa, morti per le strade di Milano, per le strade di Firenze, giovani che hanno dato la vita perché la libertà e la giustizia potessero essere scritte su questa carta. « Quindi, quando vi ho detto che questa è una carta morta, no, non è una carta morta, questo è un testamento, un testamento di centomila morti. Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati, dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lí, o giovani, ol pensiero perché lí è nata la nostra costituzione »
Piero Calamandrei
Discorso ai giovani tenuto alla Società Umanitaria, Milano, 26 Gennaio 1955

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