domenica 27 settembre 2009

LA VIA DI CATERINA A NEW YORK ??? CHE POESIA HAI LETTO ?


LA VIA DI CATERINA A NEW YORK ???

Quando Cristoforo Colombo scopriva il nuovo continente americano, il 12 ottobre 1492, Leonardo aveva quarant'anni. Caterina era ancora a San Pantaleo, vedova da poco di Accattabriga. Leonardo la stava chiamando da Milano per averla con sé. Partirà probabilmente nell'anno successivo. Forse nessuno avrebbe pensato che i tre personaggi, Cristoforo Leonardo e Caterina potessero incontrarsi, almeno a quel tempo, quando le frontiere erano tali, si discuteva addirittura se la terra fosse rontonda, non si sapeva ancora quante terre contenesse e gli uomini non si parlavano dall'una all'altra parte del mondo, come oggi accade.

Nel 2009, per il giorno che gli Stati Uniti d'America ancora dedicano a Cristoforo Colombo, il Columbus Day, Leonardo e la Caterina di Vinci, sì proprio quella evocata su quel sentiero scalcinato che porta a San Pantaleo, hanno avuto un invito speciale. Che fare ???

Qualcuno dice che Caterina abbia avuto le traveggole, altri probabilmente dicono che si è fatta una poesia di quello scalcagnato di Gangalandi !

La poesia a volte fa male !!!

Seguite il blog e forse saprete !!!

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giovedì 24 settembre 2009

LA GRANDE MAGIE, recital di Andrea Vagnoli, a La Corte degli Accorti di Castelnuovo d'Elsa venerdì 25 settembre




La Corte degli Accorti ospita

venerdì 25 settembre 2009 - ore 21.15 - a Castelnuovo d'Elsa

il recital di
Andrea Vagnoli

LA GRANDE MAGIE
questa sera
Mi stupirò







"La vita è un gioco, e questo gioco ha bisogno di essere sorretto dall'illusione, la quale a sua volta deve essere alimentata dalla fede. Ogni destino è legato al filo di altri destini in un gioco eterno: un gran gioco nel quale non ci è dato scorgere se non particolari irrilevanti".


Eduardo De Filippo, Confessione di un figlio di mezzo secolo, "Il Dramma", 1950


Un viaggio nella maschera, energia multiforme della creazione, in bilico fra serio e comico, fra grandi verità e piccole ciarlatanerie, l'armonia e il caos, il reale ed il fittizio. Ognuno e Nessuno. Un giocondo Prestigiatore dall'ironico sorriso accompagna lo spett-attore oltre la Parvenza e l'Illusione, sorretto da una Parola che infonde alle cose il chiarore di una differente e più profonda verità. Da Eduardo De Filippo, William Shakespeare, Ettore Petrolini, Giovanni Testori.

La Corte degli Accorti, nella casa privata della cantautrice fiorentina Chiara Riondino, continua ad incarnare la sua vocazione di laboratorio permanente d'arte "fatta in casa", con tutta la tradizione di artigianalità che spettacoli di buona fattura si portano sempre con sé. Un'operazione originale in cui tentare di ridefinire il ruolo dell' artista oggi e dare ospitalità, gratuitamente, al bisogno di espressione così diffuso, per il quale si lamenta sempre di più la penuria di spazi e occasioni, per i giovani, ma non solo. Entrata libera alla Corte degli accorti. Fuori dai circuiti consueti del mercato dello spettacolo.

Note biografiche:
Andrea Vagnoli nasce “col botto” nel maggio del 1970, quando a Empoli si festeggia il Corpus Domini coi fuochi d'artificio...Ama definirsi un Esibizionista Incosciente. Al primo anno delle medie superiori partecipa ad una recita scolastica con un ruolo marginale, guadagnandosi inesorabilmente, negli anni successivi, la parte di protagonista. Alla maturità, inizia a scrivere e mette in scena spettacoli "one trans show" in cui si trucca, imparrucca, si impailletta e canta dal vivo: da allora non ha più smesso di proporre il suo "gay cabaret". Dal 1997 al 2001 è autore e speaker radiofonico per Radio Fatamorgana di Empoli. Dal 2000 lavora con la compagnia di teatro di figura Teatrombrìa e gira tutta l'Italia come attore e animatore, realizzando oggetti si scena e componendo musiche per gli spettacoli. Nel 2007 dà vita al personaggio del "Professor Forchetta", portando in giro mini-spettacoli di animazione per bambini. Nel corso degli anni si è cimentato nella presentazione di manifestazioni di vario genere, tra cui le ultime edizioni del premio letterario Villa Petriolo a Cerreto Guidi. Dice di se stesso: "credo che il teatro si approfitti di me per farsi notare".


Andrea Vagnoli

INFO: La Corte degli Accorti – Vicolo Risorgimento/angolo Via della Repubblica - Castelnuovo d'Elsa (Castelfiorentino, FI) – e-mail: lacortedegliaccorti@gmail.com – tel. 0571.673326

giovedì 17 settembre 2009

Vini d'Elite al Castello di Oliveto, Castelfiorentino. Domenica 20 settembre



Con il mese di settembre arriva l’appuntamento enologico più atteso dagli appassionati del settore e dal pubblico: Vini d’Elite. La kermesse, giunta alla V edizione, è in programma domenica 20 settembre nel suggestivo Castello di Oliveto a Castelfiorentino ed è organizzata dall’Associazione Italiana Sommelier della Valdelsa.

Per l’occasione sono stati selezionati 150 prestigiosi vini. Previsto un banco d’assaggio d’olio extravergine d’oliva e aceto balsamico oltre alla degustazione di prodotti tipici. Novità di quest’anno tre “Seminari” che illustreranno i metodi di degustazione professionale del vino. Sarà inoltre allestita la “Sala degli Aromi”,un percorso affascinante alla scoperta dell’origine dei profumi dei vini.
Non mancherà il gelato artigianale di Sergio Dondoli, lo chef della Bottega di Chichibio presenterà un piatto tipico della tradizione toscana, “Le Follie di Arnolfo” offriranno dolci tipici e cioccolato, previsto un angolo degustazione del tartufo bianco delle colline sanminiatesi e infine “Sparkling Drinks” a cura di Andrea Balleri Sommelier e Barman.

Accesso al banco d’assaggio con degustazione e bicchiere con logo Vini D’Elite 15€ non occorre prenotazione.
La manifestazione gode del patrocinio del Comune di Castelfiorentino, Circondario Empolese Valdelsa e Provincia di Firenze.


Il Castello di Oliveto si trova in via di Monte Ulivo 6, tra Castelfiorentino e Certaldo. Per informazioni: www.aistoscana.it; delegato.elsa@aistoscana.it; Castello di Oliveto tel. 0571-64322.

domenica 13 settembre 2009

A OCCHI CHIUSI, la mostra di Angela Chiti alla Corte degli Accorti domenica 20 settembre



“A occhi chiusi”, la mostra fotografica di Angela Chiti, a La Corte degli Accorti di Castelnuovo d’Elsa (Castelfiorentino, FI) domenica 20 settembre 2009

Apertura mostra fotografica ore 10.00/18.30

Inizio reading di poesia a cura dell’Associazione Assenzio ore 18.30
Entrata libera



Nel delizioso borgo medievale di Castelnuovo d'Elsa continua a settembre l’avviata sperimentazione culturale della cantautrice fiorentina Chiara Riondino: la casa privata dell’artista, tornata ad abitare a Castelnuovo d'Elsa da qualche anno, rianimando la residenza storica dei nonni materni sulle colline della Val d'Elsa, si apre, materialmente, alle proposte di quanti vorranno partecipare, con il proprio, personale, contributo artistico, a rinverdire questa già floridissima terra d'antica tradizione d'arte e cultura. Uno spazio aperto, la corte della Marionella nella bella abitazione dalla classica struttura toscana di Chiara, con tanto di torre trecentesca alla spalle, da trasformare in una sorta di teatro domestico, com'era in uso, mutatis mutandis, nelle residenze patrizie di fine '700, anche a Firenze, in cui si realizzavano recite private in spazi teatrali improvvisati. La Corte degli Accorti continua ad incarnare la sua vocazione di laboratorio permanente d'arte "fatta in casa", con tutta la tradizione di artigianalità che spettacoli di buona fattura si portano sempre con sé, aperto a progetti culturali condivisi dalla comunità di creativi che ha preso residenza a Castelnuovo d’Elsa. Un'operazione originale in cui tentare di ridefinire il ruolo dell' artista oggi e dare ospitalità, gratuitamente, al bisogno di espressione così diffuso, per il quale si lamenta sempre di più la penuria di spazi e occasioni, per i giovani, ma non solo. Entrata libera alla Corte degli accorti. Fuori dai circuiti consueti del mercato dello spettacolo.

Domenica 20 settembre, in concomitanza con l’annuale Festa del dolce, la Corte degli Accorti ospita la mostra fotografica di Angela Chiti “A occhi chiusi”, a cui l’Associazione culturale Assenzio, dalle ore 18.30, porta in omaggio il reading di poesia e musica ispirato agli autori preferiti della fotografa, Emily Dickinson, Matsuo Basho, Dino Campana, Cristina Campo, Giorgio Caproni, che la accompagnano nell’ascolto del lato nascosto delle cose che la circondano e nella ricerca della visione di un altro orizzonte di senso.


Note biografiche:

Angela Chiti vive a Sesto Fiorentino (Firenze). Dopo aver lavorato per il teatro e realizzato diversi reportages in Italia e all'estero, si dedica per un periodo interamente al ritratto. Senza cedere alle suggestioni stilistiche e alle mode, si muove in un ambito estremamente soggettivo, lavorando negli ultimi dieci anni ad una ricerca visiva incentrata su temi esistenzialisti e di grande forza evocativa. www.angelachiti.com

“Con l’uso del colore la serie di opere fotografiche a occhi chiusi mostra una svolta decisiva nel percorso artistico ed espressivo di Angela Chiti. Finora il suo talento e la sua passione avevano ritenuto opportuno utilizzare esclusivamente il bianco e nero, scanditi nelle loro infinite variazioni. Nella raffinata eleganza dei suoi microcosmi evocativi, a volte è difficile capire se si tratta di fotografie o di opere pittoriche fotografate. È come se pittura e fotografia fossero entrate in simbiosi, compenetrandosi in risultati emblematici e fortemente suggestivi, evolvendo in una dimensione “altra”, in cui sogno, memoria, vissuto si intrecciano e rimandano ai molteplici aspetti dell’interiorità umana. Sono immagini in assenza di peso specifico, aliene alla gravità, al tempo e a qualsiasi anatomia, realizzate senza alcuna elaborazione tecnica o costruzione formale. Vi si possono immaginare lievi tracce materiche di realtà, ma forse è soltanto una necessità razionale di chi guarda e non accetta di lasciarsi andare al “vuoto” di pochi elementi immersi nella luce e nel colore. Un vuoto permeato da un’ “essenza” silenziosa che l’artista ha intuito e fermato attraverso la fotografia. Con l’intenzione di sospendere, anche solo per un istante, il ritmo convulso del vivere e spostare l’attenzione su tutto ciò che ogni giorno sfugge, cancellato dall’urgenza”.

INFO: La Corte degli Accorti – Vicolo Risorgimento/angolo Via della Repubblica - Castelnuovo d'Elsa (Castelfiorentino, FI) – e-mail: lacortedegliaccorti@gmail.com – tel. 0571.673326

sabato 12 settembre 2009

LA CHIESA E IL DI' DI SANTA CROCE A VINCI, 14 SETTEMBRE

La Cappella del Crocifisso in S Croce, Vinci
(dopo i recenti restauri)

SOLENNI FESTEGGIAMENTI
IN ONORE DELLA SANTA CROCE
Vinci, 14 settembre 2009


Veduta della Chiesa di Santa Croce

La festa dell'Esaltazione della Santa Croce a Vinci ricorda l'intitolazione dell'antica "cappella di Vincio", dentro le mura del castello, menzionata in molti documenti dal 1132, secondo alcuni studiosi già intitolata a Sant'Andrea, a cui nel XIII secolo veniva aggiunta la dedicazione alla Santa Croce, l'unica presente nell'ambito della diocesi di Pistoia. Un'ipotesi, ma resta tale, seppure suggestiva e comunque degna di approfondimenti, vorrebbe che la Santa Croce di Vinci si ponesse proprio in contrapposizione simbolica al dirimpettaio (scusate il termine) Santo Volto, crocifisso simbolo del vescovo di Lucca. All'epoca dei Conti Guidi, in virtù anche di un accordo politico con il vescovo di Pistoia, Vinci rappresentava infatti l'ultimo baluardo dinanzi alle mire egemoniche del potente vescovo lucchese la cui diocesi arrivava alle porte del paese, comprendendovi Streda e San Pantaleo. Il dì di Santa Croce tuttavia non si ritrova nella rubrica dei giorni festivi e feriali dello statuto comunale del 1418, laddove invece vengono specificati i santi dei popoli che componevano il comune, ivi compresi San Lorenzo, San Pantaleone, Santa Lucia. Finalmente con lo statuto comunale del 1564 viene fatta un po' di chiarezza e d'ordine anche fra i santi patroni, specificando in San Giovanni Evangelista il santo del comune, in Sant'Andrea il protettore e patrono del popolo di Vinci e, finalmente, fra i giorni festivi, viene ricordato anche "per il titolo della cappella del comune, allì quattrodici (di settembre) la exaltazione della croce". Non vengono tuttavia aggiunti o accoppiati altri giorni di vacanza del potere giudiziario, in segno di festività, come nelle occasioni importanti ( per esempio per Sant'Andrea addirittura quattro giorni innanzi e quattro dopo), probabilmente anche perchè lo statutario, almeno dal XVI secolo, fissava dopo le calende di settembre l'inizio della vendemmia e quindi il popolo di Vinci si doveva occupare di altre cose e faccende, meno spirituali. Si prevedeva al 10 dicembre infine la "sagra della Chiesa di Vinci" ovvero un'altra festa smarrita del paese.



Vinci, il popolo di Sant'Andrea
Don Emilio Fulignati, penultimo parroco di Vinci, aveva voluto riscoprire il senso profondo della festa di Santa Croce, ponendo ai quattro lati cardinali della parrocchia delle croci devozionali in ricordo di tale antica dedicazione. L'attuale parroco, don Renato Bellini, ha riposto al centro delle feste patronali proprio il dì dell'Esaltazione della Santa Croce, con la solenne processione in notturna nel giorno del 14 settembre 2009 ( a Lucca, per il Sacro Volto e il cosiddetto mottettone finale, la solenne processione civile e religiosa viene effettuata alla vigilia, ovvero nella tarda serata del giorno 13 settembre).
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La cappella del Crocifisso in Santa Croce di Vinci

Una nota finale religiosa, ma anche turistica: la cappella del Crocifisso ovvero della Santa Croce esiste ancora, a lato della chiesa di Sant'Andrea, seppure non sia segnalata dalle guide turistiche del paese. Merita tuttavia una visita. In essa, dentro alcune nicchie, sono conservati l'antico crocifisso della chiesa, forse addirittura dei tempi di Leonardo, e alcune statue in cartapesta del 1600. Peraltro, dal giugno scorso, grazie al contributo economico di molte famiglie vinciaresi, la piccola cappella è tornata a risplendere, con la pulitura del marmo, dei drappeggi e l'imbiancatura. L'altare, dono della famiglia Salvi nel 1891, con la sua policromia bianco-rosacea, la sua architettura, i suoi simbolici bassorilievi si presenta così di nuovo solenne e gradevole, recuperando al patrimonio culturale del paese un bene di indubbio pregio artistico, ma soprattutto di grande significato per il nome e le origini della comunità di Vinci e del popolo di Sant'Andrea.
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Vendemmia settembrina a Vinci
A Vinci, per la festa di Santa Croce, è ormai tempo di vendemmia, come si ricorda anche negli statuti comunali. All'epoca di Leonardo era il podestà, sentito il Consiglio della Podesteria, a stabilire il giorno d'inizio e comunque mai prima delle calende di settembre. I proverbi "agricoli" legati alla festa sono tuttavia connessi alla rima di croce con noce per cui "per Santa Croce, pane e noci" oppure " per Santa Croce la pertica sul noce ". Nello stesso giorno si festeggia anche San Cipriano, caro ai tartufai. In effetti, nelle vicine campagne samminiatesi di solito proprio in questo periodo inizia la raccolta del famoso tubero, per cui " A San Cipriano il tartufaio dietro il cane".
Gangalandi

mercoledì 9 settembre 2009

STORIA DI CAMPANILI, FRAMMENTI DI STORIA. LAZZERETTO, 11 SETTEMBRE 2009



OTTANT'ANNI
SOTTO IL CAMPANILE
DI LAZZERETTO
11 settembre 2009, h. 21,15

Saranno Adriano Prosperi, Francesco Asso, Arnaldo Nesti e Claudio Salvatori a ricordare l'evento della posa della prima pietra, una scheggia di storia che come per tutti i campanili segna comunque l'identità di un luogo e di un popolo. Una mostra di fotografie e documenti tratti dall'archivio parrocchiale renderà tangibile alla memoria dei presenti episodi e personaggi, restando aperta fino al 20 settembre 2009 nei locali della compagnia parrocchiale. La manifestazione, promossa dalla Parrocchia di Santa Maria della Neve di Lazzeretto, sarà coordinata da Alexander Di Bartolo, dottorato di ricerca in Storia della Scienza presso l'Università degli Studi di Pisa. Il tutto con il patrocinio del Comune di Cerreto Guidi. Auguri al campanile e alla comunità di Lazzeretto !

martedì 8 settembre 2009

Ricordi da La Via di Caterina



...or non vedi tu che l'occhio abbraccia la bellezza di tutto il mondo?

Leonardo Da Vinci