Davide e Betsabea. La Bibbia va in scena in uno
spettacolo epico
Nel fine settimana anche un laboratorio di formazione intensivo
dove sarà possibile sperimentare le tecniche di narrazione orale e il
training di un moderno cantastorie.
Sabato 17 luglio alle 21.30 nella Chiesa di Santa Croce, verrà
rappresentato per la prima volta a Vinci “Davide e Betsabea”, lo spettacolo
di punta della Compagnia di Storytelling Raccontamiunastoria,
di e con Davide Bardi e Paola Balbi.
Lo spettacolo, patrocinato dal Comune di Vinci, dalla Parrocchia di Santa
Croce e realizzato in collaborazione con le associazioni Suonamidite e Vinci
Nel Cuore, rappresenta un'esperienza forte, provocatoria, unica
e coinvolgente sotto tanti aspetti: per le tematiche trattate (la storia
del Re Davide e della sua ultima moglie Betsabea, tratta dall'Antico
Testamento), lo stile particolare (lo storytelling, ovvero narrazione orale improvvisata), la
bravura e complicità sul palco degli interpreti, anche autori dello
spettacolo che dal 2007 lo portano in scena superando le 300 repliche
(anche in un evento speciale nel 2010 in collaborazione con il Maestro Ennio
Morricone e la sua orchestra), sia in italiano che in inglese in
tutto il mondo (numerosi Paesi d'Europa, Stati Uniti, Canada, Emirati
Arabi Uniti, Singapore, ai Caraibi) e apportandovi continue migliorie.
Davide e Paola, oratori e cantastorie del secondo millennio, affrontano e
propongono la Bibbia come un’epica, riportando il testo sacro alla
sua originale dimensione di narrazione orale e valorizzandone
l'aspetto letterario di racconto di gesta e di patrimonio culturale
universale, libero da ogni interpretazione religiosa e giudizio di
carattere morale.
Attraverso un lavoro di ricerca meticoloso e attento e uno stile di
racconto diretto e personale, il pubblico è trasportato in un mondo
arcaico e archetipo, dove le emozioni sono forti e i cinque
sensi amplificati. Uno spettacolo diretto e potente che reinterpreta
in chiave moderna la tradizione medievale della Sacra
Rappresentazione.
Una performance che, senza avvalersi delle scorciatoie di effetti
speciali o trovate sceniche, punta tutto sulla bravura degli attori, la
loro abilità di connessione con il pubblico e l'uso sapiente della
parola e del movimento scenico.
«È una storia che ci rappresenta e che è cresciuta con noi negli
anni. L'abbiamo rappresentata centinaia di volte in tantissimi Paesi
del mondo ma ad ogni replica proviamo la stessa intensa emozione della
prima volta . È una storia senza tempo composta più di 4500 anni fa ma
ancora oggi in grado di parlare dritta al cuore delle persone. Tratta
degli unici argomenti davvero interessanti e di cui valga la pena
parlare: l'amore, il sesso, la lotta personale, il fallimento, la
morte, la rinascita, la possibilità di avere una seconda chance - dicono gli interpreti -. Ogni volta che inizia lo
spettacolo per noi inizia una specie di trance, entriamo completamente nel
mondo della storia e vibriamo con essa fino alla fine. È una
storia magica, che prende nelle viscere, in grado di trasportare
negli abissi e di elevare. La sua potenza deriva proprio dal fatto che
viene da una tradizione orale antichissima. Un racconto che è stato
tramandato per secoli in Medio Oriente prima di essere scritto.
Profuma di deserto, di corpi in amore, di nascita, di morte, di
sangue e di vento».
Di Medio Oriente e deserto del resto, Paola Balbi e Davide Bardi sono veri
estimatori ed esperti, considerato che dal 2016 hanno aperto una
filiale di Raccontamiunastoria a Dubai, attraverso la quale
organizzano Festival ed eventi di storytelling in tutta la regione.
«Vedere e sperimentare la vita nel deserto ci ha cambiati profondamente,
un'esperienza che ha portato nuove note nella nostra voce e nel
nostro racconto. Lo storytelling è un arte la cui espressione è
profondamente connessa con le esperienze reali e la vita degli artisti che
lo praticano. Si tratta di una performance basata
sull'improvvisazione, dove le parole di ogni rappresentazione nascono
estemporaneamente sulle immagini mentali di un racconto antico, viste
con gli occhi dell'anima dell’attore. Siamo felicissimi di portare la
nostra arte a Vinci in un luogo così prestigioso come la Chiesa di
Santa Croce».
Lo spettacolo sarà seguito da un dialogo con il pubblico, introdotto e
condotto da Mario Costanzi (presidente dell’Associazione Suonamidite
OdV, fondatore del Centro D’Arte Mulino
del Ronzone e laureato alla Pontificia Università
Gregoriana di Roma) dove il pubblico avrà l’occasione di dialogare
con gli attori sull’importanza di rileggere le storie bibliche nella loro
originale dimensione di racconto orale.
Davide Bardi e Paola Balbi sono attori professionisti diplomati in
prestigiose scuole d'arte drammatica e direttori artistici di
Raccontamiunastoria, oltre che del Festival Internazionale di Storytelling
Raccontamiunastoria di Roma, Storytelling Time di Bolzano e
Tales on the the Island negli Emirati Arabi Uniti. Due veri
maestri dell'arte della narrazione orale, a buona ragione considerati
come i migliori cantastorie contemporanei d'Italia, ovvero storytellers (secondo l'accezione internazionale),
dal momento che i due artisti sono molto conosciuti anche sulla scena
europea e mondiale del genere.
Per chi fosse interessato ad avvicinarsi a questa arte performativa, Paola
e Davide terranno a Vinci presso il Centro D’Arte Mulino del Ronzone
venerdì 16, sabato 17 e domenica 18 luglio anche un laboratorio di
formazione intensivo dove sarà possibile sperimentare le tecniche di
narrazione orale e il training di un moderno cantastorie.
Info e dettagli: raccontamiunastoria@yahoo.it o Raccontamiunastoria
- Festival Internazionale di Storytelling su Facebook.
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