mercoledì 29 febbraio 2012

SCONGIURI VINCIARESI PER L'ANNO BISSESTO. RICORDI DALLA VEGLIA CONTADINA DEL 2008

LA VEGLIA ‘ONTADINA
SCONGIURI VINCIARESI PER L'ANNO BISSESTO
(Vinci, San Pantaleo 29.02.2008)

E se con me vuoi fare agli stornelli
Levati la mattina avanti ai galli
Alza la voce a chi li sa più belli

Se tu vuoi far con meco a stornellare
Prendi una sedia e mettiti a sedere
Chè fino a domattina s’ha da durare

Fior giallo rosso
i ‘contastarie stan per narrar una storia
Statevi attenti… e vi resti a memoria


Siam stasera qui tornati a cantar di Vinci
Nella veglia dell’anno bissesto a Vinci
Che non sarà funesto nonostante il dissesto
In quanto dopo la cena andrà via e di lesto
avendo noi con la gola e tutto il resto
allontanato lo spirito acido e maldestro
dei culi di piombo che ci gufano addosso
con mal occhio e fatture a più non posso,
ricordando che ai loschi alfin il mal augurato
presto e tosto con l’interesse sarà ritornato
e quel che dalla bocca è prima da lor uscito
da ogni altro pertugio sarò loro tornato in sito
da do’è il mal è partito presto sia dannato
ogni lor malvagio pensier in gola sia strozzato
non lasciando adito ad altri strani inganni,
il loro sortilegio infine resti nei loro panni
.

Fior di gloria
Questi culi di piombo ci rovinan la storia
I vinciaresi voglion ancor…. la loro memoria

Per tutte le culone
Ormai si spera nella liberazione
Hanno finito le malie e ogni loro…… elucubrazione

Vinci sia sempre amato e preservato,
dagli indigeni o di fora pensier in testa
non solo di Leonardo il loco sia onorato
del lavoro onesto dei vinciaresi a voi resta
il ricordo ardito di un cuore innamorato
che canta ancor gli usi e ogni antica vesta
al fin dei vinciaresi rimanga la memoria,
insieme a un sorriso, sopra ogni altra storia

Fior mai nato,
non ti dei mai scordar il tu' passato
se vuoi essere riverito e…… lodato

Fior di broccato
Anche il Padre Eterno ha traboccato
Gloria, beltà e vanto a Vinci…. ha riversato


Se bene vi hanno portato l'artra vorta perchè non bissare ?

venerdì 10 febbraio 2012

LA BEFANATA VINCIARESE ALLA BIBLIOTECA RENATO FUCINI, VENERDI 17 FEBBRAIO ORE 17 DELL'ANNO BISSESTO 2012


Empoli, Biblioteca Renato Fucini

Venerdì 17 febbraio 2012, ore 17

BEFANATE E SCHERZI IN POESIA

a cura di Nicola Baronti

SARNUS, 2011

con NICOLA BARONTI e letture di ANDREA GIUNTINI


Organizzato dal Comune di Empoli e dalla Biblioteca Comunale Renato Fucini, in collaborazione con la casa editrice Polistampa di Firenze, il secondo incontro di Empoli che scrive è previsto per venerdì 17 febbraio, alle ore 17, dell'anno bissesto 2012, una vera e propria sfida alla superstizione popolare. Per l'occasione forse non c'era testo più adatto delle Befanate e scherzi in poesia, appena uscito per la Sarnus (Polistampa) nella collana Toscani Super DOC, antologia di poesie e prose poetiche della tradizione di Vinci e del Montalbano, curata da Nicola Baronti, scrittore per passione, affiancato nella presentazione empolese da un attore d'eccezione, Andrea Giuntini.


Mazzoni-Larini, Il Castello di Vinci, 1919 (incisione, collezione privata)


La befanata dei poeti è una tradizione popolare del Montalbano, che trae origine da un antico gioco di società delle accademie fiorentine. I giovani del paese si trovavano la sera del 5 gennaio, a veglia, e incominciavano ad improvvisare in rima sui personaggi e le storie del loro paese. Le terzine e quartine più belle venivano trascritte su fogli che erano appesi, la mattina dell’Epifania, ai muri delle case e alle fontanelle per il divertimento o la stizza, a seconda dei casi, delle persone. Gli autori di questi versi potevano essere scrittori affermati come dei contadini improvvisatori o semplici dilettanti, ognuno intento a raccontare l’anno appena passato con storie, aneddoti e ritratti scherzosi. Rileggere e ascoltare le loro befanate, da quelle delle antiche accademie alle recenti del Novecento, molte anonime, è come sfogliare un album di bozzetti dai colori accesi. Nati come bastian contrari, questi poeti amavano il loro paese e i suoi personaggi, ma con gioiosa canzonatura li abbozzavano, li dissacravano, senza mai ferirli veramente.
In Toscana, la forma e i modi delle tradizionali befanate in poesia si trovano però anche in altri contesti. In questi casi, lo scherzo in poesia si può connotare di sottintesi assai diversi, talvolta pericolosi, soprattutto quando non è legato alla notte dell’Epifania. Grazie al successo ottenuto nel loro tempo, alcuni di questi storici aneddoti e testi sono diventati modelli, schemi e modi di dire che vengono ripetuti nelle befanate. A Vinci, si ricordano, i motti sui difetti vinciaresi lasciati da anonimi Podestà sugli Statuti del XVI secolo; il famoso scherzo epistolare di Renato Fucini con gli amici Martelli a Telemaco Signorini nel quale si evidenzia per la prima volta il «complesso di Leonardo» che affligge gli abitanti di Vinci da secoli; i «versi martelliani» nello scherno patriottico di un risorgimento vinciarese; le caricature dei cerretesi nello sfottò campanilistico; l’Avvelenata composta nei modi delle befanate dal dottore di Vinci, Filippo Ciompi, nei confronti del persecutore e della società del suo tempo, testo pressoché dimenticato della fine dell’Ottocento, che rappresenta un monito per le future generazioni, affinché la suggestione poetica giocosa non possa essere utilizzata e condotta oltre i confini della libertà e del rispetto della dignità altrui.


Il curatore dell’antologia, Nicola Baronti, e un attore toscano, Andrea Giuntini, accompagneranno il pubblico in una lettura ragionata e divertitente di questa raccolta dedicata alla poesia popolare di Vinci e del Montalbano, realizzata grazie al contributo di memoria e alla disponibilità delle persone del paese che hanno conservato le vecchie befanate e i ricordi di una tradizione smarrita. Si segnalano quindi i preziosi interventi di Francesco Cianchi, Raffaello Santini, e del poeta Iginio Tamburini di Leano, cantore di un testo, prima mai pubblicato, tradizionalmente attribuito ad un giovane Targioni di Lamporecchio. La ricerca però continua e non mancheranno delle "chicche" a sorpresa, la sera di venerdì 17 febbraio 2012, ore 17 ... delle vere e proprie befanate alla superstizione !


A cura della Dama di Bacco Vinci

giovedì 2 febbraio 2012

VINCI E LA NEVICATA DEL 2012

IL GENERALE D'INVERNO, Vinci 1 febbraio 2012


NON NEVICA MAI BENE; SE DI CORSICA NON VIENE

VINCI E LA NEVICATA DEL 2012


Via Roma


Parco della Rimembranza













Gangalandi, 2012

mercoledì 1 febbraio 2012

VINCINCONTRI, 3 FEBBRAI0 2012 ORE 21,15 - VANNINO CHITI, VICE PRESIDENTE DEL SENATO, E MANSUETO BIANCHI, VESCOVO DI PISTOIA

LE RAGIONI DI UN DIALOGO

MANSUETO BIANCHI E VANNINI CHITI, IL VESCOVO E IL VICE PRESIDENTE DEL SENATO DELLA REPUBBLICA A VINCINCONTRI

Vinci, Biblioteca Comunale - 3 febbraio 2012 h.21,15

La presentazione del libro di Vannino Chiti, Vice Presidente del Senato, originario di Pistoia, "Religioni e politica nel mondo globale" è l'occasione per un incontro tra l'autore e il Vescovo di Pistoia, Mons. Mansueto Bianchi, a Vinci, venerdì 3 febbraio 2012, alle ore 21,15, organizzato dalla Commissione Cultura del Montalbano e il patrocinio del Comune di Vinci. Una serata ad altissimo livello tra due personalità di spicco del mondo culturale e sociale della Diocesi di Pistoia e non solo. Vannino Chiti, già Presidente della Regione Toscana, ha assunto importanti incarichi politici e istituzionali a livello nazionale, personaggio di spicco del Partito Democratico. Il Vescovo, Mansueto Bianchi, riveste all'interno della Chiesa Cattolica vari incarichi come quello di Vice Presidente della Conferenza Episcopale Toscana, membro della Commissione Episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali, Presidente del Comitato per la valutazione dei progetti di intervento a favore dei beni culturali e ecclesiastici. Si tratta, senza dubbio, di due personalità molto impegnate nell'affrontare i problemi di una società globale, dal punto di vista politico e religioso, due esperienze di vita apparentemente opposte con unico obiettivo, la difesa della dignità dell'uomo.

LA FINESTRA DI MANON SU VINCI, 1 febbraio 2012


Vinci, la nevicata del 2012 (1.2.2012)

LA MANON DI VINCI

Una finestra sul nostro paese


Si apprende dal gruppo di facebook Vinciani, vinciaresi o ... vincesi ? che nei giorni scorsi un altro personaggio di Vinci se n'è andato, la Manon di Piazza del Castello, una signora tedesca che ha adottato Vinci e Vinci l'ha adottata, con silenzio e discrezione, nelle tante estati trascorse assieme.

La finestra di Manon su Vinci, proprio davanti all'antica rocca, raffigurata dai turisti inconsapevolmente in tante cartoline e foto, con la nevicata di stanotte ci ricorda ancora di Lei, di quel suo particolare tocco di classe e pizzico di stravaganza di una signora di altri tempi !

Per Manon, Vinci 1 febbraio 2o12 . La Dama di Bacco