LA VEGLIA ‘ONTADINA
SCONGIURI VINCIARESI PER L'ANNO BISSESTO
(Vinci, San Pantaleo 29.02.2008)
E se con me vuoi fare agli stornelli
Levati la mattina avanti ai galli
Alza la voce a chi li sa più belli
Se tu vuoi far con meco a stornellare
Prendi una sedia e mettiti a sedere
Chè fino a domattina s’ha da durare
Fior giallo rosso
i ‘contastarie stan per narrar una storia
Statevi attenti… e vi resti a memoria
Siam stasera qui tornati a cantar di Vinci
Nella veglia dell’anno bissesto a Vinci
Che non sarà funesto nonostante il dissesto
In quanto dopo la cena andrà via e di lesto
avendo noi con la gola e tutto il resto
allontanato lo spirito acido e maldestro
dei culi di piombo che ci gufano addosso
con mal occhio e fatture a più non posso,
ricordando che ai loschi alfin il mal augurato
presto e tosto con l’interesse sarà ritornato
e quel che dalla bocca è prima da lor uscito
da ogni altro pertugio sarò loro tornato in sito
da do’è il mal è partito presto sia dannato
ogni lor malvagio pensier in gola sia strozzato
non lasciando adito ad altri strani inganni,
il loro sortilegio infine resti nei loro panni.
Fior di gloria
Questi culi di piombo ci rovinan la storia
I vinciaresi voglion ancor…. la loro memoria
Per tutte le culone
Ormai si spera nella liberazione
Hanno finito le malie e ogni loro…… elucubrazione
Vinci sia sempre amato e preservato,
dagli indigeni o di fora pensier in testa
non solo di Leonardo il loco sia onorato
del lavoro onesto dei vinciaresi a voi resta
il ricordo ardito di un cuore innamorato
che canta ancor gli usi e ogni antica vesta
al fin dei vinciaresi rimanga la memoria,
insieme a un sorriso, sopra ogni altra storia
Fior mai nato,
non ti dei mai scordar il tu' passato
se vuoi essere riverito e…… lodato
Fior di broccato
Anche il Padre Eterno ha traboccato
Gloria, beltà e vanto a Vinci…. ha riversato
SCONGIURI VINCIARESI PER L'ANNO BISSESTO
(Vinci, San Pantaleo 29.02.2008)
E se con me vuoi fare agli stornelli
Levati la mattina avanti ai galli
Alza la voce a chi li sa più belli
Se tu vuoi far con meco a stornellare
Prendi una sedia e mettiti a sedere
Chè fino a domattina s’ha da durare
Fior giallo rosso
i ‘contastarie stan per narrar una storia
Statevi attenti… e vi resti a memoria
Siam stasera qui tornati a cantar di Vinci
Nella veglia dell’anno bissesto a Vinci
Che non sarà funesto nonostante il dissesto
In quanto dopo la cena andrà via e di lesto
avendo noi con la gola e tutto il resto
allontanato lo spirito acido e maldestro
dei culi di piombo che ci gufano addosso
con mal occhio e fatture a più non posso,
ricordando che ai loschi alfin il mal augurato
presto e tosto con l’interesse sarà ritornato
e quel che dalla bocca è prima da lor uscito
da ogni altro pertugio sarò loro tornato in sito
da do’è il mal è partito presto sia dannato
ogni lor malvagio pensier in gola sia strozzato
non lasciando adito ad altri strani inganni,
il loro sortilegio infine resti nei loro panni.
Fior di gloria
Questi culi di piombo ci rovinan la storia
I vinciaresi voglion ancor…. la loro memoria
Per tutte le culone
Ormai si spera nella liberazione
Hanno finito le malie e ogni loro…… elucubrazione
Vinci sia sempre amato e preservato,
dagli indigeni o di fora pensier in testa
non solo di Leonardo il loco sia onorato
del lavoro onesto dei vinciaresi a voi resta
il ricordo ardito di un cuore innamorato
che canta ancor gli usi e ogni antica vesta
al fin dei vinciaresi rimanga la memoria,
insieme a un sorriso, sopra ogni altra storia
Fior mai nato,
non ti dei mai scordar il tu' passato
se vuoi essere riverito e…… lodato
Fior di broccato
Anche il Padre Eterno ha traboccato
Gloria, beltà e vanto a Vinci…. ha riversato
Se bene vi hanno portato l'artra vorta perchè non bissare ?
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