Maria Paola Sacchetti (premio migliore attrice) in Chi ha paura di Virginia Woolf? dei Giardini dell'Arte (premio per la migliore rappresentazione)
SUCCESSO DELLA TERZA EDIZIONE
DEL QUARCONIA FESTIVAL
Concorso del teatro amatoriale regionale
(foto p.g.c. Arianna Scarselli)
Si è conclusa presso la Sala Incontri della Casa del Popolo di Vinci la terza edizione del concorso vinciano che sta suscitando sempre più interesse e notorietà, grazie anche alla partecipazione di compagnie molto preparate (spesso amatoriali solo di nome) e testi di indubbio valore artistico. Giustificati sono quindi sia l'imbarazzo della giuria nella difficile scelta che la soddisfazione dell'Organizzazione dell'Associazione Civile Casa del Popolo per i risultati raggiunti. Come nelle precedenti edizioni il premio alla carriera è andato ad un personaggio del teatro amatoriale di Vinci, quest'anno è stata prescelta Dina Vezzosi, attrice-caratterista della storica compagnia filodrammatica Leonardo da Vinci. Il trofeo assegnato al Vincitore del Concorso, una bellissima scultura in pietra serena raffigurante un olivo con la musa del teatro, è opera del giovanissimo artista vinciano, Emanuele Giraldi. Presenti alla cerimonia di premiazione, il Sindaco, Dario Parrini, il Vice Sindaco e Assessore alla cultura, Alberto Casini, il Presidente dell'Assemblea del Circondario Empolese Valdelsa, Giuseppe Torchia, la Presidente della Casa del Popolo, Paola Brogi, il Coordinatore della Giuria per questa edizione, Nicola Baronti, con i vari giurati, Adelaide Faccenda, Cesare Berni, Raffaello Santini, Maria Polizzotto, Luigi Talenti, Giuliana Gherardini. A tutte le compagnie è stato dato in regalo il dischetto con le immagini di scena, realizzate dalla fotografa Arianna Scarselli, di cui pubblichiamo un piccolo estratto, a ricordo della loro partecipazione. Ospite della serata la divertente Bandina di Lamporecchio. Presentatori (nonchè giurati) Luigi Palandri e Fabiola Veracini, rispettivamente direttore e coordinatore delle prime due edizioni e direttrice dell'ultima.

Sonia Ceramelli (al centro, premio per la migliore caratterista) nel Gattotardo (premio anche per la migliore regia) della Compagnia Stenterello di Firenze
ALBO DEI VINCITORI DELLA III^ EDIZIONE
PREMIO
ALLA MIGLIORE RAPPRESENTAZIONE TEATRALE
Compagnia
I GIARDINI DELL’ARTE di Firenze per lo spettacolo CHI HA PAURA DI VIRGINIA
WOOLF ? di E. ALBEE
PREMIO
ALLA MIGLIORE REGIA
Raul
Bulgherini, autore-regista di IL GATTOTARDO presentato dalla Compagnia STENTERELLO
di Firenze
PREMIO
AL MIGLIORE QUADRO SCENICO
Compagnia
ZONA TEATRO LIBERO (Z.T.L.) di Pistoia per lo spettacolo NATALE AL BASILICO
PREMIO
SPECIALE DELLA GIURIA
Compagnia AL DI LA’ DELLA LUNA – GRUPPO GIOVANI
GAT DI CASTELNUOVO ELSA per lo spettacolo
NON TOGLIETECI L’AMIGDALA E L’IPPOCAMPO
PREMIO
ALLA MIGLIORE INTERPRETAZIONE FEMMINILE
MARIA
PAOLA SACCHETTI per l’interpretazione nel dramma CHI HA PAURA DI VIRGINIA WOOLF
? presentata dalla Compagnia I GIARDINI
DELL’ARTE
PREMIO
ALLA MIGLIORE INTERPRETAZIONE MASCHILE
CARLO
CONFORTI per l’interpretazione nello
spettacolo TREXTRE presentato dalla Compagnia ASSENZIO di Castelfiorentino
PREMIO
ALLA MIGLIORE INTERPRETAZIONE FEMMINILE NON PROTAGONISTA
NICOLETTA
MARIA LOISI per l’interpretazione nello spettacolo TREXTRE presentato dalla Compagnia
ASSENZIO di Castelfiorentino
PREMIO
ALLA MIGLIORE INTERPRETAZIONE MASCHILE NON PROTAGONISTA
CLAUDIO
CAPPELLINI per l’interpretazione nella commedia NATALE AL BASILICO presentata
dalla Compagnia Z.T.L. di Pistoia
PREMIO
ALLA MIGLIORE CARATTERISTA FEMMINILE
SONIA
CERAMELLI per l’interpretazione nel GATTOTARDO della Compagnia Stenterello di
Firenze
PREMIO
AL MIGLIORE CARATTERISTA MASCHILE
LORENZO
GIGLI per l’interpretazione nello spettacolo IL CICLONE presentato dalla
compagnia Metropolis di Sesto
Fiorentino.
(Appunti dalla relazione del Presidente della Giuria)
Desidero
sottolineare, in ogni caso, l’impegno ed il lavoro di tutti i partecipanti.
In
particolare, ribadire l’indubbio merito del teatro amatoriale di portare questo
genere d’arte in ogni luogo, a tutti i livelli. Siete tutti quanti, anche
inconsapevolmente, degli operatori culturali.
La conoscenza
è, a mio avviso, il primo strumento per arrivare alle persone e scoprire magari
nuovi talenti, quella “grazia” che ognuno possiede, magari inconsapevolmente, che se sollecitata o incuriosita può senza
dubbio sviluppare come persona. Questo vale per tutti i generi di arte (
pittura, scultura, scrittura …), ma il talento teatrale è quello che si addice
meglio al mio esempio. Pensate alla persona semplice, timorosa, introversa e
che magari sul palco all’improvviso si trasforma in primo attore o nel comico.
Un po’ come il talento, spesso nascosto e invisibile e che nell’occasione si
materializza. E quanti talenti possono rimanere nascosti se non hanno avuto
l’occasione, la conoscenza, l’esperienza. Forse è anche questo il compito del
teatro amatoriale, andare alla ricerca del talento fuori dalle accademie,
facendo conoscere l’arte del teatro nei luoghi più impensabili.
Nicoletta M. Loisi (premio attrice non protagonista) con i fratelli Conforti ( il terzo, Carlo è premio per il migliore attore) per 3X3 della Compagnia Assenzio di Castelfiorentino
Grazie
per questo lavoro, grazie per essere venuti a Vinci, grazie alla Casa del
Popolo che ci ha ospitati. Forse la cornice non rispetta nel migliore dei modi
la "liturgia" del teatro, la magia delle luci, del palco o del sipario. Bisogna
però ricordare che il teatro non è solo questo. Tali elementi rappresentano la
cornice, quello che conta è l’emozione, quella grazia che ognuno possiede e che
nella rappresentazione riesce a trasmettere. E la grazia può essere grande o
piccola, come il talento. Quello che è importante è la sua intensità, la sua forza
interiore, che poi esternamente può diventare entusiasmo, passione, desiderio
di crescere e di meglio conoscere quel talento.
Io
ritengo quindi che il teatro sia soprattutto questo, al di là della sua
ritualità.
Io
credo che il teatro possa essere fatto dovunque, come recitare Leonardo nel
mezzo degli olivi con le “quinte” dei paesaggi del Montalbano.
Io credo che il
teatro possa avere tanti palcoscenici, come le piazze e le strade ( lo abbiamo
visto a Vinci nelle stagioni estive).
Io credo che il teatro sia anche il primo e il dopo della
rappresentazione: le prove dello spettacolo e la fine, dopo gli applausi, nel momento in cui da attori
ci si trasforma spesso in operai nello smontare e riportare a casa le
scene dello spettacolo. In quel momento forse, si torna all’origine della
storia e della tradizione, a quel teatro diffuso di strada, alla commedia
dell’arte, a quel teatro "artigianale" perché fatto dagli uomini e dalle
invenzioni degli uomini, come era nello spirito della Quarconia di Vinci.
Quindi grazie per quello che ci avete trasmesso con la speranza che nel vostro
girovagare, tra pubblici diversi, siate riusciti ad affinare il vostro talento
e, magari, di averne scoperti altri.
( N. Baronti - Giuria III^ Edizione Concorso Teatrale di Quarconia)
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