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La panchina vinciarese. Agonia (Cesare Berni), Vera (Sandra Pacini) e i'Poeta (Andrea Cinelli) |
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I piccioncini sulla panchina vinciarese, Federica Giotti e Ranieri Vezzosi |
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Il rappresentante del Comitato Vinci nel Cuore!, Silvano Guerrini |
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"La notte aperse lenta i suoi tesori". Rossana Bertini legge Giorgio Nicodemi (1891) |
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"Vinci esultò, da lungi, nel mezzodì sonoro". Luigi Palandri legge Bruno Bruni (1973) |
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"Come un pescatore di terra tornerò per la vendemmia". Luana Bertini legge dalla Via di Caterina di N. Baronti |
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Simone Giacomelli, canta Caterina |
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Chiara e Giovanni Ciattini leggono Saverio, il poeta giornalista |
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"Prendetemi per mano stelle" Giovanni legge le poesie del padre, Saverio Ciattini |
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Chiara, legge le liriche dello zio, Saverio Ciattini |
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Patricia Ferrali legge il medico umanista Umberto Marianelli |
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Nicola Baronti per il Comitato con Letizia e Paola, figlie di Umberto Marianelli |
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Emanuela Berni, la Signorina Co'icché, legge Renato Fucini e Luigi Galardi |
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I nuovi Cantastorie di Vinci |
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Ma icchè ci si fa in questo posto? |
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Le rime sgangherate |
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Federica Giotti, legge la poesia dello zio Giacomo Tofani, La Befanata delle donne |
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Sandra Pacini, nipote del sacerdote Ilario Tofani, legge la poesia "Vitolini" |
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Roberta Pucci interpreta "La mia Toscana" di Anzio Baldacci |
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Angela Donnadio alle prese con la poesia dei "bon bon" di Anzio |
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Le ombre. Nicola Baronti e Elena Tozzi |
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Elena Tozzi interpreta dal Governatore delle Acque di N. Baronti, "La promessa di matrimonio, come salice e fiume" |
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L'Amore per la Donna, Ranieri Vezzosi nel contrasto in ottava di Natale Masi |
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L'Odio per la Donna, Giacomo Mazzanti nel contrasto in ottava di Natale Masi |
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Pamela, nipote di Natale Masi, conclude la serata con la bellissima poesia Donna |
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Il saluto del Sindaco, Alberto Casini |
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Il pubblico |
COMUNICATO STAMPA
“I vinciani
raccontano il paese di Leonardo”, un successo di piazza e un nuovo catalogo con
l’Archivio dei Poeti di Vinci (1843-1942), curato del Comitato Vinci nel Cuore!
Venerdì
sera, 12 luglio 2013, nella Piazza dei Guidi, opera di Mimmo Paladino, si è
raccolto il paese di Vinci per ascoltare i suoi poeti. Vinci nel Cuore! I Vinciani raccontano il paese di Leonardo è
stata una serata magica, sotto il campanile di Santa Croce e la torre, simboli
della comunità, gratificata da una numerosa partecipazione di pubblico e di
interpreti delle liriche, sempre cittadini vinciani. L’organizzazione è stata
curata dal Comitato Vinci nel Cuore!,
nato nell’ambito della Parrocchia di Santa Croce per volontà di Mons. Renato
Bellini, appassionato cultore e studioso delle tradizioni popolari ( a lui si deve, per esempio, la costituzione
del Centro Studi dedicato alle poetessa pastora Beatrice del Pian degli
Ontani), in collaborazione con le compagnie del «Teatro di Vinci», con
particolare riguardo de I soliti Ignoti
da Vinci e il patrocinio del Comune, presente con il Sindaco, Alberto
Casini.
Sotto
il titolo di “Caterina e le altre” sono
state riproposte opere dedicate a Caterina, madre di Leonardo, e alle altre donne
di Vinci di autori come il leonardista Giorgio Nicodemi; il poeta scrittore
Bruno Bruni; il giornalista poeta Saverio Ciattini; il medico umanista Umberto
Marianelli; il capostipite dei poeti vinciani, Renato Fucini; il farmacista
Luigi Galardi; il sacerdote Ilario Tofani; il contadino Giacomino Tofani;
l’artigiano Anzio Baldacci; il poeta contadino, anche materassaio, Natale Masi,
conosciuto come maestro e ispiratore di un Roberto Benigni agli esordi. A leggere e interpretare queste «anime
poetiche» erano i loro familiari oppure dei concittadini. Nella serata è stata
presentata inoltre una piece teatrale in vernacolo della serie “La panchina
vinciarese”, che ha visto come protagonisti tre personaggi del paese,
conosciuti come Agonia, i’Poeta e la Vera. È stata l’occasione per il debutto
dei nuovi “Cantastorie di Vinci” con le “rime sgangherate e gli stornelli
vinciaresi”, a cura della Compagnia Teatrale Unicorno, nonché per ricordare una recente fortunata
esperienza di teatro popolare itinerante realizzata a Vinci, “La via di
Caterina, sulle orme di Leonardo fanciullo”. Il cantautore vinciano, Simone
Giacomelli, ha curato gli interventi musicali. I video, invece, sono state
piccole “opere” di Domenico Alessi. È veramente impossibile elencare i
nominativi di tutti i partecipanti, a cui il Comitato Vinci nel Cuore rivolge
un sentito ringraziamento. Da estendere tuttavia anche a coloro che hanno donato nuovo materiale agli archivi fotografici
storici ed hanno permesso la presentazione, in contemporanea, del secondo
Catalogo di Vinci nel Cuore, dedicato all’Archivio dei Poeti di Vinci, ovvero
ad oltre quaranta autori, nati dal 1843 (anno
di nascita di Renato Fucini, il capostipite) al 1942, che hanno vissuto e amato il paese.
Si tratta di un’opera unica nel suo genere.
La raccolta si compone di otto sezioni letterarie, con autori di varia provenienza, formazione
e stile, oltre a quattro nuove sezioni fotografiche storiche. Tempo fa qualcuno
parlava di Vinci come di una piccola “Spoon River toscana”. Sfogliando le
pagine del nuovo Catalogo se ne ha la conferma. Dal professore accademico al
contadino, tantissime persone si sono raccontante con la poesia. Tale coinvolgente passione veniva notata anche dallo scrittore Renato Fucini, in
alcuni suoi scritti dedicati a questo lembo del Montalbano, tra Vinci, Cerreto
Guidi e Lamporecchio. Grazie alla ricerca storica è stato possibile ricostruire delle dinastie,
con il talento che passava di padre in figlio, soprattutto tra i poeti
contadini. Si parla così delle storie dei Pieri, Ferrali, Vezzosi, Tofani,
Santini e di tante altre famiglie di Vinci. Alcune addirittura ritornate al
paese per l’occasione. Il tutto – come
sottolinea Mons. Bellini nell’introduzione del nuovo catalogo dell’Archivio dei
Poeti di Vinci, senza distinzioni di ceto sociale, culturale o politico. Anche
se vivono all’interno di varie ispirazioni spirituali, “ li accomunano i
fondamentali umani e l’odore del Montalbano. Riproducono, nella creatività
della poesia e nella leggerezza del canto, la vita vera, quella quotidiana,
striata di gioia e di sofferenza, di festa e di lavoro, di fede e
rassegnazione, di satira e umorismo, di ripicche e risentimenti, di ingiustizie
e maldicenze, di ritratti caricaturali e di mordenti prese in giro”.
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