TEATRO DI VINCI, 15 NOVEMBRE 2014 ore 21,15.
La Compagnia NUOVO TEATRO 2000 di PISA presenta
“ L’UOMO, LA BESTIA E LA VIRTÙ” di Luigi Pirandello

Si presenta per la prima volta al Concorso Regionale di Quarconia con “L’uomo, la bestia e la virtù” per coinvolgere il pubblico in un’originale rivisitazione dell’opera di Luigi Pirandello, curata da Cristina Poli e Fabrizio Primucci.
Questo testo teatrale veniva scritto nel 1919 e rappresentato la prima volta a Milano dalla compagnia di Antonio Gandusio. Il pubblico non l’accolse bene, forse non si aspettava da Pirandello una “commedia” dai toni così farseschi e scollacciati. Solo in seguito veniva rivalutato dalla critica e dal pubblico, al punto di essere una delle opere pirandelliane più rappresentate nel mondo e un “classico” del grande teatro italiano del Novecento.Il tema farsesco trattato dalla commedia è già contenuto nel titolo.
L’“Uomo” è la prima maschera, quella del professor Paolino che nasconde sotto il suo ostentato perbenismo la tresca con la signora Perella, che indossa la maschera della “Virtù”, una castigata ed irreprensibile madre di famiglia praticamente abbandonata dal marito, la “Bestia”, un capitano di marina che convive con una donna a Napoli e, nelle rare occasioni in cui incontra la moglie rifiuta, con ogni pretesto, di avere rapporti con lei. La commedia in maschera potrebbe proseguire con piena soddisfazione di tutti se il destino e il caso non intervenissero a far cadere ogni ipocritica apparenza.
“ L’uomo, la bestia e la virtù” - come scrive l’autore - “ è una favola piena d’amarezza, una feroce satira contro l’umanità e i suoi astratti valori. La sua comicità esteriore non è che la maschera grottesca di questa amarezza”.
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