martedì 2 giugno 2015

LA CITTÀ DI LEONARDO E IL “DA VINCI BAROQUE FESTIVAL”, TRA PASSATO E FUTURO: 5,13,19 GIUGNO E 11 LUGLIO 2015



LA CITTÀ DI LEONARDO E IL “DA VINCI BAROQUE FESTIVAL”: LA NUOVA STAGIONE CONCERTISTICA VINCIANA, TRA PASSATO E FUTURO.

Vinci, 5 giugno, 13 giugno, 19 giugno e 11 luglio 2015


Dal prossimo 5 giugno 2015, Vinci sarà proiettata nel mondo musicale del Barocco, grazie al Da Vinci Baroque Festival, nato da un'idea di Samuele Lastrucci, accolta con entusiasmo e sostenuta economicamente dalla Pro Loco, con il patrocinio del Comune di Vinci. L'iniziativa si articola in quattro appuntamenti (5 giugno, 13 giugno, 19 giugno e 11 luglio) nei quali verranno allestiti nel cuore di Vinci, città natale del Genio, altrettanti concerti che vedranno protagonista l'Ensemble San Felice, insieme a giovani talenti del panorama musicale nazionale. I primi tre concerti saranno un omaggio alle tre scuole barocche italiane: “veneziana”, con l'esecuzione delle Quattro Stagioni di Vivaldi in un'inedita versione arricchita dal timbro dei fiati; “napoletana con una rinnovata interpretazione del capolavoro sacro di Pergolesi; “romana” con la rara esecuzione della Messa della Madonna di Frescobaldi in alternatim al suggestivo canto gregoriano della Schola Gregoriana di Saluzzo. L'ultimo evento rappresenterà invece uno speciale omaggio al barocco internazionale con la realizzazione del Messiah di Haendel.  Quest'ultimo concerto vedrà ancora protagonisti, oltre all'Ensemble San Felice, il Coro Capriccio Armonico, il Coro di Pueri Cantores di San Miniato e in qualità di solisti gli allievi più meritevoli della prestigiosa masterclass di canto barocco tenuta dal soprano Lia Serafini.
Ancora una volta una proposta musicale ben strutturata, non lasciata al singolo evento, con protagonisti giovani musicisti. 


Simpatico è il titolo “Da Vinci Baroque Festival” che indirettamente richiama il presunto cognome dell’illustre cittadino. Non v’è dubbio che seppure tra il periodo musicale barocco, dal  XVII secolo  alla prima metà del XVIII secolo,  e Leonardo da Vinci vi siano quasi due secoli di differenza, la denominazione della nuova iniziativa rappresenti una grande suggestione.
“La musica non è da essere chiamata altro che sorella della pittura, conciossiaché essa è subietto dell’udito, secondo senso all’occhio, e compone armonia con la congiunzione delle sue parti proporzionali operate nel medesimo tempo, costrette a nascere e morire in uno o piú tempi armonici” scriveva il Genio di Vinci che, secondo i contemporanei, era anche un abile musicista,  poeta e cantante. I suoi biografi dicono che suonava (e insegnava) la lira. Non soltanto. Da buon inventore e artista, non si limitava alle performance musicali, bensì si adoperava nella creazione di nuovi strumenti. Il Vasari scrive che Leonardo aveva costruito una lira d’argento a forma di teschio di cavallo, grazie alla quale superò tutti i concorrenti di una gara per “musici” organizzata alla corte di Ludovico il Moro, presso il Castello Sforzesco di Milano.
Per tali motivi, la Vinci di Leonardo e la musica barocca possono rappresentare un connubio interessante, tanto più se il programma proposto si allontana dalla suggestione del mito per vivere di luce propria, non riflessa.


Nel passato ci sono stati altri tentativi di unire a Leonardo varie proposte e intere stagioni concertistiche di musica classica; senza considerare l’impegno della Filarmonica di Vinci che fin dalla metà dell’Ottocento portava il nome di Leonardo da Vinci.
Tra le varie proposte si ricorda la stagione degli anni Ottanta, dedicata a “odranoeL” dove musicisti contemporanei rielaboravano testi e note ispirate a Leonardo. Forse maggiormente conosciuta, perché più recente, nel 1994, la stagione realizzata dal Museo Ideale Leonardo interamente dedicata al mito di Leonardo, con la presentazione di un brano inedito ispirato ai rebus musicali di Leonardo, esperienza in parte già maturata sia da  Roman Vlad  per la realizzazione della colonna sonora dello sceneggiato Leonardo da Vinci che, prima ancora, da  Roberto Lupi, compositore e insegnante del conservatorio fiorentino, accanto alla riscoperta di compositori del Rinascimento fino a quelli del Barocco. Unire esperienze di musica contemporanea a quella dell’epoca leonardesca fu senza dubbio un evento interessante, grazie anche al coinvolgimento di due gruppi musicali, il Ludus Tonalis e il Querelle Ensemble. Alcuni componenti del Ludus oggi fanno parte di una formazione “pisana” di musica barocca e da camera tra le più importanti a livello internazionale, sia per l’attività concertistica che l'attività discografica. Una curiosità di cronaca: ospite di una delle suddette formazioni era anche un giovanissimo violinista fiorentino, Dario Nardella, prestato poi  alla politica.
Vinci porta senza dubbio fortuna! Quella che auguriamo alla nuova iniziativa vinciana.
Nel prossimo futuro, sarebbe bello riuscire a riunire le esperienze musicali che si sono succedute a Vinci, magari, in una stagione collaterale, per riascoltare i protagonisti di allora, senza nostalgie, con la compiaciuta soddisfazione di avere incoraggiato dei giovani talenti nella loro carriera artistica.
Grazie anche alla suggestione di quel “Da Vinci”.

Gangalandi 

Nessun commento: