
Castiglione Olona (Va), 2009
1^ Premio Nazionale Cardinale Branda Castiglione
I SEGNATI DI VINCI VINCONO IL PREMIO
E SI RIFUGIANO A CASTIGLIONE OLONA
E SI RIFUGIANO A CASTIGLIONE OLONA
… SOLO PER UN GIORNO !!!
La storia e la leggenda di Tegrino d’Anchiano e dei “segnati” di Vinci si sono affermati, a livello nazionale, nella rassegna-festival di poesia e narrativa CARDINALE BRANDA CASTIGLIONI 2009 organizzata a CASTIGLIONE OLONA (Varese) dal Circolo Culturale Masolino da Panicale, con la collaborazione e patrocinio del Comune e della Pro Loco di Castiglione Olona. La sezione del Concorso era aperta ad opere aventi come temi la storia, la cultura, il folklore, le leggende, i miti o le tradizioni del periodo medievale e rinascimentale italiano; una novità nel panorama dei moltissimi premi che vengono annualmente banditi. La storia di Vinci tratta dagli statuti comunali del XIV e XV secolo, arricchita dalle tradizioni popolari tramandate oralmente dalla gente del posto, raccolte e rielaborate in prosa poetica, con rima baciata, da Nicola Baronti, animatore della Dama di Bacco e collaboratore di associazioni vinciane, ha ottenuto il primo premio assoluto nella sezione medievale-rinascimentale. "L’Invettiva di Tegrino. Il campanilismo toscano: la storia e la leggenda di Tegrino di Anchiano" , come s’intitola l’opera, narra di una vicenda tutta paesana ovvero che a Vinci, fin dal 1321, veniva istituito un registro di “segnati” ovvero di persone, con le rispettive future discendenze, che non avrebbero più potuto svolgere alcuna attività pubblica, una specie di morte civile, per avere partecipato ad una ribellione nel 1316 nei confronti di Firenze, riuscendo addirittura a strapparle il dominio sul castello di Vinci per qualche anno. A capo di tale manipolo di ribelli vi erano dei componenti della famiglia Adimari, fra cui Tegrino, che dimoravano ad Anchiano e da lì governavano anche sul vicino castello di Cerreto Guidi. Il tradimento di falsi amici vinciaresi (come si chiamavano all’epoca gli abitanti di Vinci) permise poi alla dominante fiorentina di riprendere il comando sul castello di Vinci. Coloro che parteciparono alla rivolta furono quindi “segnati a vita”, compresa la loro discendenza, in un pubblico registro e costretti ad un quanto mai forzato esilio. Il “libro dei segnati” è ricordato in atti ufficiali del comune di Vinci fino alla fine del XVI secolo. La leggenda popolare narra tuttavia di una strana maledizione che da allora graverebbe su Vinci e le nuove generazioni di vinciaresi ovvero che per alcun uomo d’ingegno “nostrano” (nel senso di originario del luogo) non vi sarebbe stata fortuna, compreso il piccolo Leonardo, secondo il famoso detto che nessuno potrà mai essere profeta in patria. Il testo premiato, venne presentato in forma goliardica da un Anonimo Vinciarese, durante il primo percorso enoteatrale "Da Babbo a Mamma, sulle orme di Leonardo fanciullo. La Via di Caterina”, su progetto e coordinato da Diletta Lavoratorini e Nicola Baronti, tenuto a Vinci il 24 giugno 2007 nell’ambito della manifestazione “Alla mensa di Leonardo” organizzata dal Comune di Vinci, Comitato Dama di Bacco e Associazione Terra Felix. L’invettiva voleva essere una sorta di avviso, con divertite istruzioni sui tanti difetti dei toscani vinciaresi, ai partecipanti del percorso teatrale itinerante che da Anchiano li avrebbe condotti, attraversando il castello di Vinci, fino al castagno selvatico di San Pantaleo, fra rappresentazioni e degustazioni di prodotti tipici. Se ciò non bastasse, l’anima di Tegrino degli Adimari all’improvviso prendeva forma e corpo fra gli olivi di Anchiano nel personaggio del cosiddetto Segnato di Vinci, impersonato magistralmente dall’attore Simone Ceccarini dell’Associazione Teatrale Porte Girevoli di Vinci, guidata da Claudio Cinelli.
Oh vinciarese maledetto, che il mio esilio segni per sempre il tuo destino!
Che qui per uomo d'ingegno non ci sia rispetto e che mi riprenda nel cammino
Il testo premiato presenta ancora l’invettiva contro i “culi di piombo vinciaresi", dedicata a tutti i Segnati di Vinci, di ieri e di oggi, considerata per alcuni una vera e propria “befanata” secondo l’uso e la tradizione popolare della befanata del Montalbano, nei modi ironici con cui allude a luoghi e vicende attuali, svelandosi tuttavia il "mistero" dell’anonimo autore, grazie anche all'inaspettato riconoscimento nazionale ottenuto in quel di Castigliona Olona, un premio intitolato al Cardinale Branda Castiglioni e al ricordo di Masolino da Panicale.

La premiazione dell’Invettiva di Tegrino avverrà il giorno 5 luglio 2009, presso la Sala Consiliare del Centro Storico di Castiglione Olona (Va), nell’ambito della settimana del “Palio dei Castelli” che, dal 1971, si corre nel segno delle storie e tradizioni di Castiglione, ogni anno tra gli otto rioni del borgo, richiamando un gran numero di visitatori.
Per informazioni: www.circolomasolinodapanicale.it
Per l’Invettiva di Tegrino: www.circolomasolinopanicale.it/public/02.pdf
Per conoscere Castiglione Olona: www.prolococastiglioneolona.it; www.castiglioneolona.it
Una veduta di Castiglione Olona
La Via di Caterina veniva adottata nel 2008 dalla Condotta Slow Food Vinci e Montalbano e dal Consorzio delle Colline di Vinci. Si spera che anche nel 2009 possa tornare a divertire e animare i sentieri di Vinci, sulle orme di Leonardo fanciullo, grazie ancora al contributo degli attori-autori della Via di Caterina e di tutti coloro che vorranno partecipare sia come organizzatori sia come ben camminatori ... intanto porta il nome di Vinci per l'Italia.
Dama di Bacco 2009
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