venerdì 22 marzo 2013

SCENE DA " I' GARIBALDINO VINCIARESE", NEL 152° ANNIVERSARIO DELL'UNITA' D'ITALIA

 L'ultima lettera del Martelli, Vinci 1859 (interprete Lautaro Olivari) 

Album di ricordi da
I' GARIBALDINO VINCIARESE
LA NUOVA ITALIA A VINCI TRA '800 E '900

a cura di Nicola Baronti,
 con la consulenza di Raffaello Santini e Francesco Cianchi.
Testi di F. Martelli, F. Dall'Ongaro, F.Ciompi, P. Bettini, I. Targioni, L.Pieri ed un Anonimo Vezzosi 
Compagnia Teatrale Unicorno di Vinci
Regia di Fabiola Veracini
 Foto di Arianna Scarselli

 Le "cembalaie" e gli stornelli risorgimentali
 L'arrivo del medico poeta di Vinci, Filippo Ciompi
 La storia di Italia Donati

 Italia Donati ( interprete: Alice Del Ministro)

 Il pranzo di Sant'Andrea del 1882 : la condanna del Ciompi

"Se la gente chiacchiera vuol dire che quarcosa l'è vero !"

  
"Meno male che c'è l'Americana di Papiano!" 
(interprete Ylenia Spinelli)

 Il "canarino" di Vinci: la storia di Poldo (interprete: Mattia Rigatti)

"Inell'inferno i peggio disgraziati", disse l'angelo dal cielo sceso
(Mattia Rigatti, Maria Luisa Manzuoli, Elena Bellucci)

Il rusignolo accivettato: la storia del Targioni narrata dall'anonimo vinciarese

Successo di pubblico per un'inedita rappresentazione teatrale in occasione del 152° anniversario dell'Unità di Italia, con i testi dei poeti del Montalbano della fine dell'Ottocento, raccolti e narrati da Nicola Baronti, con la consulenza e aiuto di Raffaello Santini e Francesco Cianchi, interpretati dai giovani attori della Compagnia Unicorno di Vinci ( Lautaro Olivari, Maria Luisa Manzuoli, Alice Del Ministro, Elena Bellucci, Ylenia Spinelli e Mattia Rigatti), con la regia di Fabiola Veracini. 
Il testo vuole essere una piccola storia della fine dell'Ottocento, a Vinci e nei dintorni, attraverso quella dei personaggi del tempo, cari ai ricordi della gente del paese, Federigo e Roberto Martelli, la maestra Carolina Mazzantini, il conte Piero Masetti, la guardia comunale detto il Lobbia, il prete del paese, il Visconti detto il Nappa, il medico poeta Filippo Ciompi, la maestrina di Porciano Italia Donati, l'Americana di Papiano, il rusignolo di Lamporecchio Idalberto Targioni, il canarino di Vinci, Leopoldo Pieri, il Gufo vinciarese e tanti altri nelle sfumature del racconto ispirato agli ideali delle lotte risorgimentali, spesso strumentalizzati, traditi e riscoperti nelle varie epoche e generazioni, dai signorottoli del paese fino ai poeti contadini. Un reading di poesia oppure una rappresentazione teatrale? Non lo sappiamo ancora dire. Il pubblico avrà scelto nel modo più opportuno, grazie ad una messinscena che ha cercato un nuovo approccio alla storia, anche quella ufficiale, forse meno rigoroso, certamente più gentile e appassionante, merito della penna dei poeti del Montalbano. La compagnia ringrazia infine Federica Baronti per la consulenza sulla musica popolare.
I' Garibaldino Vinciarese, liberamente ispirato alla seconda parte dell'Antologia Befanate e scherzi in poesia ( Sarnus, 2011) curata da Nicola Baronti, è stato progettato e realizzato dalla Compagnia Unicorno per la rassegna Risvegli di Primavera organizzata dall'Associazione Civile Casa del Popolo. Si tratta quindi di una piccola produzione teatrale, tutta vinciana,  ispirata dal salone ottocentesco della Quarconia,  dove si ritrovavano a veglia i poeti vinciani dell'Ottocento, alla quale è stata intitolata anche la rassegna-concorso regionale di teatro amatoriale della città di Vinci, giunto ormai alla quarta edizione.
Qualcuno ha chiesto anche la replica dello spettacolo. Chissà se il Garibaldino vinciarese ne avrà voglia !

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