IL TEATRO DI VINCI
DI... VINO ORIENTE
TERZA PUNTATA DELLA SERIE "IL VINO NELLA STORIA"
COMPAGNIA TEATRALE MARVESIO
scritto e diretto da ADELAIDE FACCENDA
ANCHIANO, 6 AGOSTO 2014 ORE 21,15
Ritorna il Teatro di Vinci, questa volta ad opera della Compagnia Marvesio
che ormai da tre anni, in collaborazione con il Consorzio Colline di Vinci, a
cadenza annuale, grazie anche alla penna e regia di Adelaide Faccenda, sta mettendo in scena una storia del vino attraverso storici personaggi, come anticipo
della nota manifestazione Calici di Stelle. Quest’anno è la volta del “Di Vino
Oriente”, atto unico, che andrà in scena nel suggestivo scenario di Anchiano, mercoledì 6 agosto 2014 alle ore 21,15,
presso la casa natale di Leonardo, a seguire degustazione del “nettare” di
Vinci. Posti limitati e numerati, quindi da prenotare al seguente indirizzo
email marvesio@gmail.com.
Si deve sottolineare, ancora una volta,
l’impegno e il contributo delle compagnie del teatro amatoriale per la
creazione di un teatro del territorio, legato al paesaggio, alla poesia, alle
tradizioni popolari, all’enogastronomia.
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"Lo vino pretto", primo capitolo della "storia del vino" |
Grazie all’attento e prezioso patrocinio del Consorzio Colline di Vinci,
ormai da tempo, si è creato un vero e proprio intreccio tra letteratura,
poesia, teatro e vino di Vinci per contribuire alla promozione e alla
valorizzazione dei luoghi del territorio e della loro tradizione, con un ciclo
di eventi che ormai dura per l’intero anno solare, tra recital e spettacoli. Non
v’è dubbio che con la storia del vino, “poesia della terra”, come quella
dell’olio di oliva, sia possibile raccontare anche
la storia economica, religiosa, sociale e ambientale degli abitanti. Non
solo. La gente si avvicina al teatro e alla poesia, ingiustamente definiti
settore di nicchia, in prima persona, ricostruendo e condividendo le proprie
vicende familiari, interagendo come spettatori con gli attori della “Via di
Caterina”; oppure fornendo loro stessi il materiale per opere collettive, dal “Garibaldino Vinciarese” alla “Grande Guerra contro tutte le guerre”, dando
l’ispirazione per nuove maschere popolari, l’Agonia, il Poeta e la Vera della
“panchina vinciarese” o il prossimo “Quarconio”. Insomma un vero e proprio teatro
popolare, in grado di avvicinare anche
coloro che non sono abituali frequentatori delle sale; un teatro che non è mai una
semplice rappresentazione, ma una testimonianza di passioni e valori da
tramandare alle nuove generazioni.

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