LA PORTA DELLE PROCESSIONI
Storie e aneddoti in La Vergine di Borgo e
le origini dell’Oratorio della SS. Annunziata chiamato Assunta della Madonna di
Vinci (1564-1679) a cura di Francesco Cianchi
Pubblicato dalla Parrocchia
di Santa Croce, con il patrocinio e sostegno del Comune di Vinci, presentato e distribuito in occasione della cerimonia per i “quattrocento anni” dalla benedizione della Chiesa della Madonna
di Vinci, sono ormai in via di esaurimento (presso la Parrocchia di Santa Croce) le copie del libriccino
dedicato alla SS. Annunziata di Vinci, contenente il saggio di Francesco
Cianchi dal titolo La Vergine di Borgo e
le origini dell’Oratorio della SS. Annunziata chiamato Assunta della Madonna di
Vinci (1564-1679), primo contributo per la riscoperta delle origini
dell’antica chiesina vinciana, con la raccolta delle note di archivio del padre Renzo. Fra le molte curiosità ricordate,
motivo per cui questo piccolo testo rappresenta un prezioso contributo per
ulteriori approfondimenti e ricerche sulla storia di Vinci, una forse spicca
più delle altre: la presenza, probabilmente fin dal XV° secolo, di una
specie di porta santa nel nucleo abitato del castello che veniva aperta in occasione
delle solenni processioni (in particolare quella religiosa e civile dei Santi Giovanni che si svolgeva il 27 dicembre di ogni anno). La porta è ancora oggi visibile in via Bonifazio. Anzi viene sempre
rappresentata in una delle più belle e
conosciute cartoline del paese, seppure non se ne conoscessero l’origine e la
funzione. All’acuto osservatore non
sfugge neppure la presenza degli antichi arpioni murati nel muro
che sorreggevano il portone. La memoria è lontanissima, legata all’antico
percorso delle processioni alla Vergine di Borgo che partivano dalla chiesa di
Santa Croce. Così annota Francesco Cianchi, riprendendo una vecchia segnatura paterna:
" Questo itinerario è confermato
da una fede di Bastiano di Marco Bracci dalla Casa della Fattoria di Bonifazio,
datata 22 settembre 1572, con la quale comunica di viver lì da 33 anni e di
aver sempre visto chiuso un portone che si trova fra l’orto della Chiesa di
Vinci e le mura Castellane, « et non so se maj ho saputo che detto vano sia
stato via o transito comune, solo ho visto per certe solennità dell’anno o per
conto di qualche Giubileo concesso, aprire tale portone per dar passo al prete
della chiesa ed alla processione per girare detta chiesa » (A.S.F. Bonifazio, Filza
139 – filza V – dal 1414 al 1639, n. 22, Casa della Fattoria di Vinci). L’arco che
custodiva il portone, sormontato da un tettino a doppio spiovente, esiste
tuttora in via Bonifazio, di lato al numero civico 15 ".
Francesco Cianchi: La Vergine di Borgo e le origini
dell’Oratorio della SS. Annunziata chiamato Assunta della Madonna di Vinci
(1564-1679) in La SS. Annunziata di
Vinci, quattro secoli di storia, Vinci 2012
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