venerdì 7 agosto 2015

DEI TROMBETTI E DELLE ZUCCHE IMPOTENTI, DA LEONARDO AL GIUSTI (POST DELLA DAMA DI BACCO DEL MAGGIO 2009)


(Ripubblicazione del post del 16.5.2009)
 
 DEI TROMBETTI E DELLE ZUCCHE IMPOTENTI
DA LEONARDO A GIUSEPPE GIUSTI A PROPOSITO DEGLI IMITATORI


Di Giuseppe Giusti, nato due secoli or sono (1809) in quel di Monsummano Terme, proprio ai piedi del Montalbano pistoiese si ricordano le numerose poesie di intonazione satirica e giocosa, nelle quali vengono presi di mira i costumi sociali della Firenze contemporanea, e, specie in quelle scritte negli ultimi anni, venivano affrontate questioni più politiche. Molti non ricordano che il Giusti era anche un fervido appassionato delle tradizioni popolari locali e ancora oggi viene ampiamente utilizzata dagli studiosi la sua Raccolta de’ Proverbi toscani, uscita la prima volta nel 1853.
Il collegamento con Vinci e Leonardo può essere quindi abbastanza semplice. 

Anche il Vinciano ha lasciato nei suoi appunti molti motti e detti tratti dalla tradizione toscana e dall’esperienza. Benedetto Croce sintetizzava l’importanza del proverbio come una forma di “sapienza del popolo” perché “ si sono formati con l’esempio e con il contributo del circostante modo di riflessione, di pensiero e di sapere”. E se il proverbio, per le sue caratteristiche, presenta una circolarità e diffusione generalizzata nella gente, altrettanto non si può dire dei “copiatori” o “imitatori” che invece traggono ragione di esistere dall’invenzione o ingegno altrui, magari dando della cosa o del ritrovato un giudizio di scontata sufficienza. 
Trombetti” li definisce Leonardo, “zucche impotenti” il Giusti, con altrettanto vigore, a dimostrazione di un sentimento comune e frequente in piccole comunità. Chi ha spirito innovativo in realtà un po’ provinciali, più che essere lodato (nessuno è profeta in patria), viene magari prima svilito e dopo copiato, senza dire la provenienza, sol per condividere l’altrui successo; indirettamente è una forma di riconoscimento dell’opera "ben fatta", anche se al Vinciano e al Giusti, da veri toscanacci, queste cose facevano un po’ ribollir il sangue. Piace quindi ricordare l’anniversario del Giusti, con garbato gusto, riportando questa similitudine d’animo fra i due storici personaggi del Montalbano nei confronti dei loro "copiatori" e di come poi la sapienza popolare ne abbia fatto esperienza in sintetici proverbi
“ Superiorità degli scopritori del vero sui commentatori delle opere altrui”
E’ da essere giudicati, e non altrimenti stimati li omini inventori e ‘interpreti tra la natura e gli uomini,a comparizione de’ recitatori e trombetti delle altrui opere, quant’è dall’obbietto fori dello specchio alla similitudine d’esso obietto apparente nello specchio, che l’uno per sé è qualche cosa, e l’altro è niente. Gente poco obbligate alla natura, perché sol d’accidental vestiti, e sanza il quale potrei accompagnarli fra li armamenti delle bestie”


Leonardo ( Codice Atlantico 117, r) da “ Scritti scelti” a cura di E. Solmi, Firenze, 1979

e il secondo di rimando, pur augurando a cotali soggetti lo stesso destino del suo predecessore , rivolgendosi ad un collega “letterato pettegolo e copista”

O chiarissimo ciuco,
O cranio parasito
All’erudita greppia incarognito;
Tu del cervello eunuco
All’anime bennate
Palesi la virtù colle pedate.
Somigli uno scaffale
Di libri a un tempo idropico e digiuno,
Grave di tutti, inteso di nessuno;
O meglio un arsenale.
Ove il sapere in preda alle tignole,
Non serba altro di sé che le parole.
Poiché sfacciatamente
Copri de’ panni altrui l’anima nuda;
Scimmia di forti ingegni e Zoilo e Giuda;
Smetti, o zucca impotente,
Di prenderti altra briga;
Strascica l’estro sulla falsariga.
 

E così concludono con i proverbi toscani :
da Leonardo :
 
La memoria de’ fatti bene appresso l’ingratitudine è fragile
La ‘nvidia offende colla fitta infamia, cioè con detrarre, la qual cosa spaventa la virtù


Dalla Raccolta dei proverbi toscani del Giusti :
Il ladro crede che tutti sian compagni a lui
Dalla Dama di Bacco :
Il lupo perde il pelo ma non il vizio
ovvero cambiano i tempi ma restano le stesse miserie umane !

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