
“Occorrerebbe impegnarsi fin d’ora a rendere permanente quello che è transitorio. Le opere della mostra “Leonardo impossibile” dovrebbero restare a Vinci costituendo motivo di richiamo culturale e turistico affiancandosi alla presentazione delle opere ingegneristiche di Leonardo, a cui è dedicato l’attuale Museo, ed alla Biblioteca Leonardiana. Si riconoscerebbe così a Vinci il ruolo di centro che raccoglie l’intera eredità del suo grande figlio. Ciò potrebbe facilitare ulteriori presenze di istituzioni di ricerca e di studiosi. L’attuale collocazione delle opere nella chiesa parrocchiale, grazie alla generosa ospitalità di Mons. Renato Bellini, dovrebbe essere rivista individuando altra sede idonea. A mio parere la collocazione dovrebbe trovarsi nel borgo antico. Dare forza e completezza alla presentazione dell’opera complessiva di Leonardo metterebbe Vinci nelle migliori condizioni per essere credibile candidato nel 2019 per un progetto europeo sulle innovazioni tecnologiche e la formazione di nuove imprese”.
Secondo Malesani ci vorrebbe quindi un atto di coraggio.
Le idee, a Vinci, non sono mai mancate. I soldi si possono trovare nei progetti europei. Le occasioni passano una volta soltanto, anche in relazione alla potenziale "sede nel borgo storico". Un altro sogno, chissa? La difficoltà spesso è quella di sapere scegliere su cosa puntare per dare concretezza ad un progetto, quando magari le proposte sono tante e da molte parti, mentre i soldi rimangono sempre quelli. L'errore sarebbe quello di non sapere scegliere. Al "buon intenditore", poche parole. Tralasciamo ulteriori commenti.
![]() |
Malesani e Don Mussie Zerai a Vincincontri 2015 |
Nessun commento:
Posta un commento